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Champions ed Europa League, la delusione del calcio italiano: chi si salva?

Dalla disfatta della Lazio alla rabbia dell’Atalanta in Champions League, per finire con l’eliminazione del Napoli in Europa League. Passando attraverso la sconfitta (recuperabile) della Juventus e il pareggio stentato del Milan. Solamente la Roma tiene fede alle attese. Il bilancio è comunque deludente: 3 sconfitte, un pari e due successi (di cui uno è inutile)
A cura di Alessio Pediglieri
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Il ritorno dell'Italia del calcio nelle fasi finali delle Coppe europee ha confermato l'estrema difficoltà del nostro calcio a riprendersi un posto da protagonista tra Champions ed Europa League. Il bilancio è estremamente deludente, con tre sconfitte su tre nella massima competizione continentale nelle partite d'andata degli ottavi di finale e due qualificazioni su tre in Europa League, con la cocente eliminazione ai sedicesimi del Napoli di Rino Gattuso.

Delle sei squadre italiane scese in campo europeo nessuna ha fornito reali segni confortanti. Forse solamente la Roma, confortata anche dal rassicurante vantaggio dell'andata ha mantenuto fede alle aspettative anche se i giallorossi, oltre ad una tranquilla qualificazione agli ottavi di finale non sono andati oltre, centellinando forze psicofisiche per gli impegni di campionato (dove rischiano di perdere per infortunio Dzeko). Per il resto, non c'è molto da dire, il bilancio recita tabellini da comprimarie: due sconfitte e una disfatta in Champions, un pareggio e due vittorie – di cui una inutile – in Europa League.

Chi ha deluso maggiormente è stato il Napoli di Gattuso, eliminato dal piccolo Granada capace di imbavagliare gli azzurri anche al ‘Maradona' dopo aver strappato un successo casalingo all'andata. La vittoria per 2-1 non è servita ad andare oltre in Europa e giustamente, i partenopei hanno dovuto lasciare il passo agli spagnoli. Troppo poco ciò che si è visto in180 minuti di gioco, per meritarsi ulteriore fiducia in Coppa. Gattuso recrimina e si dispiace, ma questo Napoli appare sempre più una clamorosa incompiuta dell'ex centrocampista, oggi ancora una volta sul bordo del baratro.

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Decisamente male anche la Lazio di Inzaghi, sommersa da un Bayern straripante più per gli errori dei capitolini che per una determinata prova di superiorità. Troppo facile vincere se si spalancano le porte: i campioni di Germania, d'Europa e del Mondo, si sono presi con un poker all'Olimpico già un posto ai quarti, condannando la Lazio ad un ruolo da comprimaria e all'addio alla Champions. Dove restano aggrappate Juventus e Atalanta, entrambe sconfitte, di misura da Porto e Real Madrid. Due partite legate dal filo conduttore di una evidente difficoltà (per motivazioni e cause ben diverse) nel proporre il proprio gioco.

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Resta il Milan, qualificatosi con un doppio pareggio tra Belgrado e Milano. I rossoneri hanno nascosto le difficoltà del momento con una qualificazione che permetterà di riordinare le fila e giocarsi gli ottavi di finale di Europa League. Traguardo importante per la crescita di un gruppo che sta vivendo il suo periodo più delicato della stagione. Tra le parate decisive di Donnarumma e l'attesa di ibrahimovic a Sanremo, per Pioli è tempo di non sbagliare più e ritrovare l'autostima che si è persa strada facendo.

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