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Tre sconfitte su tre: il disagio delle squadre italiane in Champions League

Le tre squadre italiane impegnate negli ottavi di finale di Champions League sono state tutte sconfitte nella gara d’andata. Tre ko diversi. Perché Juventus e Atalanta hanno la possibilità di recuperare, a differenza della Lazio battuta 4-1 dal Bayern in casa. Le squadre di Serie A sono sembrate inadeguate non tanto a livello di gioco o schemi, ma di ritmo e di intensità. E c’è il solito problema del metro arbitrale che in Europa è differente.
A cura di Alessio Morra
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Le tre squadre italiane ancora in corsa in Champions League sembravano tutte e tre avere la possibilità di passare il turno e accedere ai quarti di finale. Ma il bilancio dopo le gare d'andata degli ottavi è molto negativo. C'è ancora il tempo per rimediare, soprattutto per Juventus e Atalanta, mentre la situazione per la Lazio è compromessa, ma ciò che resta lascia molto a desiderare.

Juve ko con il Porto

La Juventus grazie al gol di Chiesa ha evitato un 2-0 che sarebbe stato complicato da recuperare. Al ritorno basterà vincere 1-0 a Pirlo, che confiderà nelle prodezze di Cristiano Ronaldo che in Champions League si esalta, da sempre. Ma dopo la disputa di tutti gli ottavi di finale salta subito all'occhio una cosa. La Juventus è stata l'unica delle otto squadre vincitrici del girone eliminatorio a perdere. Negli ottavi si sono registrate infatti sette vittorie esterne, e una interna, che è quella del Porto sulla Juve per 2-1. I bianconeri non sono entrati in campo con lo spirito giusto e in avvio di tempo (primo e secondo) si sono fatti sorprendere, errore di Bentancur sul primo gol, e dormita della difesa sul raddoppio. La squadra di Pirlo è stata lenta, macchinosa, ha mostrato un gioco antico in un calcio dove si corre, anzi si vola come ha dimostrato il Bayern Monaco.

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Lazio travolta dal Bayern

La gara dell'Olimpico ha avuto un esito netto. Il Bayern quando ha pigiato sull'acceleratore ha fatto quello che ha voluto. Il bel gol di Correa ha reso meno pesante il passivo. La squadra di Inzaghi ha certo pagato alcune incertezze dei singoli, ma contro i campioni d'Europa si è visto un gap enorme, e pensare che il Bayern aveva una squadra anche rimaneggiata, a causa di infortuni e contagi dal Covid. Il 4-1 è pesante, non solo perché di fatto decide l'esito della doppia sfida, ma perché la Lazio è in Serie A una delle squadre con la miglior organizzazione ed ha un centrocampo eccezionale, contro il Bayern però è crollato tutto. E la Lazio non è riuscita a rispondere alle folate dei bavaresi che volavano con Sané e il baby Musiala, gol da record.

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Atalanta beffata dal Real Madrid

Stregata la partita dell'Atalanta. Freuler ingiustamente espulso dopo 17 minuti, infortunio per Duvan Zapata e gol decisivo dei blancos con Mendy a pochi minuti dal termine. Ma a bocce ferme si può dire che l'1-0 a Madrid è rimediabile, considerati i troppi passi falsi interni del Real in questa stagione, e in generale negli ultimi anni in Champions. Ma al netto di tutto questo va detto però che dall'Atalanta ci si aspettava qualcosa di più. Il Real era pieno di assenti e sicuramente si aspettava di trovare una squadra arrembante che invece non è riuscita mai a impensierire Courtois.

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Tre sconfitte su tre, peggio non si poteva fare. Ora si può solo migliorare e con la speranza di vedere due squadre di Serie A nei quarti di finale (alla Lazio serve una vittoria per 4-0 a Monaco per superare il turno). Le italiane si sono fatte trovare in generale impreparate e ancora una volta si è visto come le nostre compagini non siano capaci di reggere il ritmo e l'intensità di squadre degli altri campionati principali, squadre che giocano un calcio più fisico e che corrono anche molto di più. E poi c'è il solito problema degli arbitraggi, perché in Europa, come noto, lo stile dei fischietti è differente.

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