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Elezioni politiche 2022

Chi votare alle elezioni 2022: tutti i programmi dei partiti a confronto

I programmi elettorali dei principali partiti politici, di destra e di sinistra, candidati alle elezioni del 25 settembre 2022: il confronto e l’analisi delle proposte per capire chi votare il 25 settembre.
A cura di Tommaso Coluzzi
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Oggi si vota in Italia per le elezioni politiche 2022: urne aperte dalle 7 alle 23 per rinnovare il Parlamento ed eleggere i nuovi deputati e senatori. Moltissimi sono gli elettori ancora indecisi, che sceglieranno oggi stesso chi votare alle politiche. Per farsi un'idea di quale partito si avvicini maggiormente alle proprie idee politiche, risulta indispensabile conoscere i programmi elettorali degli schieramenti in campo.

Ogni partito e coalizione ha reso noto il proprio programma di governo, a partire dalla coalizione di centrodestra, favorita dai sondaggi, che ha presentato sia un programma unitario sia un programma per partito.

Questo contenuto si propone di essere una guida alla comprensione dei programmi: abbiamo quindi raccolto e sintetizzato le principali proposte dei partiti, ma anche analizzato le posizioni relative ad alcuni temi specifici, come l'approvigionamento energetico, le politiche del lavoro e i diritti civili. I programmi completi sono anche disponibili sul sito del Ministero dell'Interno, oltre che sulle piattaforme ufficiali dei partiti candidati.

Ricordiamo quali sono i partiti e le coalizioni in campo: da un lato coalizione di centrodestra, formata dai partiti di Giorgia Meloni, Matteo Salvini e Silvio Berlusconi. A seguire analizzeremo la coalizione di centrosinistra, con il PD di Enrico Letta, + Europa, Verdi e Sinistra e Impegno Civico.

Dedicheremo poi spazio ai programmi elettorali degli altri partiti, dal Movimento 5 Stelle di Giuseppe Conte al Terzo Polo formato da Matteo Renzi e Carlo Calenda, senza trascurare gli altri partiti, come Unione Popolare, Possibile e Italexit.

Insieme al think thank Tortuga, abbiamo analizzato la fattibilità dei programmi elettorali dei partiti: in concreto, quindi, ci siamo chiesti quanto costerebbe attuare i programmi elettorali e quali sono le coperture, al fine di comprendere quanto i punti presenti nei programmi politici siano effettivamente realizzabili.

Leggere i programmi elettorali è il modo migliore per farsi un'idea su chi votare.

I programmi politici di tutti i partiti alle elezioni 2022

Il confronto tra i temi nei programmi elettorali

L'analisi dei programmi elettorali

I programmi elettorali contro il caro energia

Tra i temi di maggiore attualità e urgenza per il Paese c'è sicuramente l'aumento del costo dell'elettricità e del gas, che si ripercuotono sulle bollette e che potrebbero portare a conseguenze difficili il prossimo inverno. Dal tetto del prezzo del gas all'utilizzo del nucleare, passando per rigassificatori e investimenti sulle rinnovabili, vediamo cosa prevedono i programmi dei partiti per far fronte all'emergenza energetica.

Il tetto al prezzo del gas è la proposta che trova maggiore accordo tra i partiti nei loro programmi elettorali. Nel centrodestra si dicono d'accordo al price cap sia la Lega che Fratelli d'Italia, ma insistono affinchè esso sia stabilito a livello europeo per non rischiare di penalizzare l'italia.

Il PD di Enrico Letta punta invece tutto sull'idea dei "Prezzi dell'energia amministrati per 12 mesi": qualora Bruxelles non riesca a trovare una soluzione, il nostro Paese potrebbe quindi trovare una soluzione propria e alternativa.

Una delle soluzioni proposte per l'approvvigionamento energetico è il ritorno al nucleare: "Se l'Italia vuole essere indipendente non può essere l'unico grande Paese a dire di no alle centrali pulite", afferma il leader della Lega Matteo Salvini. L'idea è condivisa anche da Forza Italia, e trova riscontro nel programma comune del centrodestra. Anche il Terzo Polo, composto da Italia Viva e Azione, condivide la proposta del nucleare: Calenda e Renzi si dicono favorevoli a un "Mix di generazione, che includa rinnovabili e nucleare". La proposta del nucleare non trova invece la condivisione nè del PD nè del M5S.

L'alleanza tra Verdi e Sinistra è il partito che dà maggior spazio all'investimento nelle rinnovabili: all'interno del programma elettorale, che fa del contrasto all'emergenza climatica uno dei suoi principali pilastri, si parla di una piena transizione ecologica con taglio delle emissioni e passaggio alle rinnovabili. Questa posizione è condivisa anche dal Partito democratico e dai pentastellati. Il centrodestra condivide in parte questa posizione: la coalizione ha infatti sempre sostenuto la necessità di non far pagare alle imprese il prezzo della transizione.

Un altro tema legato all'approvvigionamento energetico del Paese è quello dei rigassificatori: Renzi e Calenda si dicono d'accordo alla "realizzazione di impianti di rigassificazione nel quadro di una strategia nazionale di transizione ecologica virtuosa e sostenibile". Si fa quindi riferimento al rigassificatore di Piombino e alle polemiche che sono conseguite alla proposta.

I programmi dei partiti sui diritti civili

Un tema caro all'opinione pubblica, e presente in vario modo nei programmi dei partiti, è certamente quello dei diritti civili. Vediamo quali sono le proposte dei diversi partiti in merito.

Il Partito Democratico considera i diritti civili la terza colonna portante del suo programma elettorale dopo l'ambiente e il lavoro. Si parla di pieno riconoscimento dei diritti della comunità Lgbtq+, con la proposta di un nuovo ddl Zan, l'approvazione del matrimonio egualitario, la parità salariale tra uomo e donna, il diritto all'aborto e la tutela dei diritti sessuali e riproduttivi. Nel programma del PD si parla anche dello Ius Scholae e di una legge sul fine vita.

I diritti civili giocano un ruolo chiave anche nel programma della coalizione Verdi e Sinistra: oltre a una legge contro l'omotransfobia, si chiede la legalizzazione dei matrimoni egualitari e l'accesso alle adozioni da parte di coppie dello stesso sesso. Viene poi proposta una nuova legge sulla cittadinanza e il superamento della Bossi-Fini in fatto di diritti dei migranti. Vi è infine una legge sul fine vita e sulla legalizzazione della cannabis.

Il programma del Terzo Polo parla di tutela dei diritti civili e contrasto alle discriminazioni; anche qui troviamo la proposta di legge contro l'omotransfobia e una maggiore tutela delle persone disabili. Tra le altre cose, è prevista una nuova legge per la cittadinanza italiana sulla base dello Ius Scholae.

Nel programma del Movimento 5 Stelle si parla di matrimonio egualitario, educazione sessuale e affettiva nelle scuole, riforma del diritto di cittadinanza basato sullo ius scholae. Si parla altresì di una legge contro l'omotransfobia e delle misure sul fine vita e sulla legalizzazione della cannabis.

Nel programma della Lega si parla invece di diritto ad avere una "famiglia composta da una mamma e da un papà"; il partito di Matteo Salvini è contrario a una revisione della legge sulla cittadinanza. Per quanto riguarda i diritti delle donne, si parla di contrasto all'integralismo islamico. In materia di migranti, si conferma la Bossi-Fini e si sottolinea il diritto alla sicurezza.

Per quanto riguarda Fratelli d'Italia, il programma di Giorgia Meloni prevede la necessità di "assicurare l'effettività dei diritti civili e sociali". Si parla di contrastare le discriminazioni basate sulle scelte sessuali delle persone. Si dice sì alle unioni civili, ma no alle adozioni monogenitoriali o alla maternità surrogata.

Le proposte nei programmi dei partiti sul Reddito di cittadinanza

Uno dei temi su cui si è giocata gran parte della campagna elettorale è il Reddito di cittadinanza, la misura voluta dal Movimento 5 Stelle e che divide sia la politica che l'opinione pubblica. Il reddito di cittadinanza è un sussidio garantito dallo Stato che è andato a sostituire il Rei, ovvero il "Reddito di inclusione".

Il Movimento 5 Stelle, principale promotore della misura, ha aperto a una revisione del reddito di cittadinanza, con l'aggiornamento dei parametri per famiglie numerose e persone con disabilità, nonchè con l'introduzione di condizioni di accesso per cittadini extracomunitari e con la compatibilità del reddito per i lavori stagionali fino a 3000 euro annui.

Nel centrodestra, invece, si tende a considerare il valore del Reddito di Cittadinanza più come un sussidio per chi non può lavorare che come un attivatore del mercato del lavoro. Giorgia Meloni sostiene, infatti, che il reddito vada dato a chi non può lavorare, disabili e famiglie senza reddito con minori a carico. Quanto a Forza Italia, Berlusconi ha dichiarato di non volerlo abolire, anzi, di volerlo rafforzare per tutte le persone in povertà. Ha altresì dichiarato che bisogna fare un distinguo tra chi he ha veramente bisogno e chi potrebbe andare a lavorare.

Passando al centrosinistra, il Partito Democratico propone una revisione del reddito di cittadinanza, riconoscendo che esso ha aiutato moltissime persone soprattutto durante la pandemia, ma che vadano migliorate in generale le politiche attive per il lavoro, soprattutto per l'impiego giovanile.

Il terzo polo di Azione e Italia Viva propone una profonda revisione del reddito di cittadinanza, dandolo solo a chi è impossibilitato a lavorare. Calenda, poi, propone che in caso di rifiuto di una proposta di lavoro "congrua" al profilo, il sussidio vada revocato.

Luigi Di Maio, che ha firmato il decreto che istituiva l'RdC quando era ministro del Lavoro, ha ammesso che qualcosa non ha funzionato, puntando il dito in particolare contro i centri per l'impiego: la sua non è una proposta di abolizione del Reddito di cittadinanza, bensì la possibilità di apportare una serie di modifiche per permettere alla misura di essere più efficace.

Il confronto tra i programmi elettorali su lavoro e aumento salari

Il lavoro e l'aumento dei salari è un tema comune ai programmi di tutti i partiti, partendo dal presupposto che, negli ultimi trent'anni, gli stipendi in Italia non sono cresciuti, a differenza di altri Paesi europei.

Nei programmi si parla anzitutto di salario minimo: la proposta fa parte dei cavalli di battaglia del Movimento 5 Stelle, ma anche PD e l'alleanza Verdi/Sinistra Italiana concordano sulla necessità di imporre un tetto minimo agli stipendi in Italia. Anche Azione e Italia Viva si sono detti d'accordo al salario minimo, mentre si è espressa in modo contrario la leader di FdI Giorgia Meloni: "I salari in Italia sono ridicoli perchè la tassazione è al 47,5%. Se vuoi alzare i salari devi abbassare le tasse sul lavoro".

Parlando di lavoro, aumento dei salari e tassazione, si parla nei programmi anche di taglio del cuneo fiscale: questa è la principale proposta del centrodestra, che critica il costo del lavoro troppo elevato in Italia. Il costo del lavoro pesa infatti tanto sulle imprese quanto sui lavoratori, che si trovano meno soldi in busta paga. A favore degli sgravi fiscali ci sono anche Matteo Renzi e Carlo Calenda; a metà strada il Partito Democratico, che sottolinea che lo sconto deve riguardare i lavoratori, più che le imprese.

Tra le proposte del Partito Democratico per innalzare i salari c'è quella di prevedere una mensilità in più di stipendio: le risorse per finanziare questa misura deriverebbero proprio dal taglio del cuneo fiscale.

Il centrodestra, in particolare Fratelli d'Italia, ha proposto degli incentivi per le aziende che assumono di più, in particolare quelle che inseriscono nel proprio organico un numero maggiore di giovani e donne.

L'ultima proposta sul lavoro, presente nel programma del Movimento 5 Stelle, riguarda invece la riduzione dell'orario a parità di stipendio: "Possiamo partire da quattro ore di riduzione sulle 40 settimanali", ha dichiarato Giuseppe Conte.

Chi votare il 25 settembre: i programmi dei partiti sulle pensioni

Dopo aver confrontato le posizioni dei partiti sul lavoro, passiamo adesso a cosa prevedono i programmi di coalizioni e gruppi politici in relazione alle pensioni. Un tema particolarmente sentito, anche a causa dello spettro del ritorno alla legge Fornero dal 2023.

Il centrodestra, nel suo programma comune, parla di innalzare le pensioni minime, sociali e di invalidità. La Lega di Matteo Salvini, nel suo programma elettorale, insiste invece su Quota 41 – il che significa pensione a 67 anni. La promessa di Forza Italia, infine, è di innalzare tutte le pensioni a un minimo di mille euro. Si tratta di due proposte particolarmente costose, che se combinate tra di loro costerebbero ben 30 miliardi l'anno.

Il Partito Democratico, a capo della coalizione del centrosinistra, fa una proposta diversa, ovvero la pensione agevolata per chi svolge mansioni usuranti. Tra le proposte nel programma del PD anche quella di rendere strutturali Opzione Donna e Ape Sociale. Anche il M5S propone un allargamento della platea dei lavori usuranti, ed è dello stesso avviso del PD su Opzione Donna e Ape Sociale. Infine, i pentastellati chiedono il riscatto gratuito della laurea

Il centrosinistra – o almeno quello riunito intorno al Pd – propone la pensione agevolata per chi svolge mansioni usuranti, rendendo poi strutturali Ape sociale e Opzione donna. Il terreno su cui – più o meno – si stava muovendo il governo Draghi in vista della scadenza della fine dell'anno. La sinistra, però, che fa parte della stessa coalizione, guarda con molto interesse alle proposte della destra. Più generose in termini di pensioni.

Il Movimento 5 Stelle, allo stesso modo, propone un ampliamento importante dei lavori considerati usuranti. Idem sulla proroga di Ape sociale e Opzione donna. Inoltre per i giovani viene richiesto il riscatto gratuito della laurea e il riconoscimento dei periodi di tirocinio.

Nel Terzo polo non ci si nasconde: l'opzione più probabile è il ritorno alla legge Fornero.

Il programma del centrodestra alle elezioni politiche

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Cominciamo dal centrodestra, che ha presentato un programma unitario per la coalizione che comprende Fratelli d'Italia, Lega, Forza Italia e la lista Noi Moderati (che a sua volta contiene Udc, Coraggio Italia, Italia al Centro e Noi con l'Italia). Ecco i temi più importanti:

  • Per quanto riguarda la pressione fiscale, viene proposta la flat tax
  • Il centrodestra propone il presidenzialismo, quindi l'elezione diretta del Capo dello Stato
  • Nel programma si prevede una profonda revisione del reddito di cittadinanza
  • Torna il blocco navale proposto da Giorgia Meloni e i decreti sicurezza contro l'immigrazione
  • Sulle pensioni, Berlusconi e Salvini hanno lanciato rispettivamente le pensioni a mille euro e Quota 41

Il programma elettorale di Fratelli d'Italia di Giorgia Meloni alle politiche 2022

Nonostante la coalizione di centrodestra abbia presentato un programma unitario, anche Fratelli d'Italia ha diffuso il proprio programma di partito, che presenta alcune somiglianze con quello di coalizione. Ecco i temi principali del programma:

  • Politiche per la famiglia e la natalità: introduzione del quoziente familiare e di un fondo per aiutare le donne a portare a termine le gravidanze
  • La riduzione della pressione fiscale, l'estensione della flat tax e la lotta all'evasione
  • Il liceo del Made in Italy, la protezione del marchio e dell'eccellenza italiana
  • Riduzione della tassazione sul lavoro attraverso il taglio del cuneo fiscale
  • Introdurre un meccanismo che premi le aziende che più assumono
  • Aggiornamento del Piano nazionale di adattamento ai cambiamenti climatici
  • Rilancio del blocco navale contro l'immigrazione
  • Introduzione del Presidenzialismo alternativo al Parlamentarismo
  • Tutela dell'interesse nazionale in politica estera

Il programma elettorale della Lega di Matteo Salvini alle elezioni 2022

Anche la Lega di Matteo Salvini ha presentato un programma di partito; ecco i temi per punti.

  • Politiche sull'immigrazione: ripristino dei decreti sicurezza
  • Taglio del cuneo fiscale e salario minimo per il lavoro
  • Reintroduzione dei voucher contro il lavoro nero
  • Istituzione di Quota 41 per le pensioni
  • Revisione del reddito di cittadinanza, divisione tra percettori idonei e non idonei al lavoro
  • Politiche per la famiglia: lotta alla denatalità e difesa della "cultura della vita"
  • No fine vita, no cannabis, no ideologia gender
  • Estensione della flat tax al 15% alle partite IVA con fatturato fino a 15mila euro
  • Pace fiscale e abbattimento dell'Iva sui beni di prima necessità
  • Politica estera europeista e atlantista, che abbia come obiettivo "la stabilità"
  • Presidenzialismo sulla falsariga del modello francese
  • Tutela del Made in Italy

Il programma del centrosinistra alle elezioni politiche 2022

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Il centrosinistra non ha presentato un programma unitario, a differenza del centrodestra. Ogni partito ha pubblicato il proprio programma elettorale: chiaramente esistono delle somiglianze tra i punti dei programmi politici interni alla coalizione.

Il programma elettorale del PD di Enrico Letta

Il programma del Partito Democratico si apre con una citazione di David Sassoli: "La speranza siamo noi, quando non chiudiamo gli occhi davanti a chi ha bisogno, quando non alziamo muri ai nostri confini, quando combattiamo ogni forma di ingiustizia". Ecco i temi principali:

  • Sviluppo sostenibile e transizione ecologica, riduzione dei costi energetici e miglioramento della mobilità sostenibile
  • Politiche del lavoro e riduzione dei divari, mensilità in più per gli stipendi, salario minimo sul modello tedesco
  • Ritorno alla legge Fornero per le pensioni, eccetto i lavori usuranti
  • Conferma del reddito di cittadinanza, da ricalibrare per non penalizzare le famiglie numerose
  • Aumento degli stipendi degli insegnanti
  • Garanzia degli asili nido per chi ha un ISEE basso
  • Contrasto all'evasione fiscale
  • Introduzione di una tassazione agevolata per il secondo percettore di reddito in famiglia
  • Creazione di un nuovo patto di stabilità europeo
  • Rafforzamento del servizio sanitario nazionale
  • Diritti civili: ddl Zan, matrimonio ugualitario e Ius Scholae

Il programma di Verdi e Sinistra

Nella coalizione di centrosinistra c'è anche l'alleanza Verdi e Sinistra, che ha presentato a sua volta un suo programma – qui l'integrale – differente rispetto a quello del Pd. Ecco i temi:

  • Difesa della Costituzione così com'è, quindi il no al presidenzialismo
  • Spinta verso le energie rinnovabili
  • No al nucleare e alle trivellazioni
  • Meno plastica e obiettivo zero emissioni
  • Legge sul fine vita e sulla legalizzazione della cannabis
  • Proposta del salario minimo per il lavoro

Il programma di Impegno Civico

Anche Impegno Civico, il partito di Luigi Di Maio, ha pubblicato il proprio programma elettorale. Vediamo i punti chiave:

  • Ambiente: neutralità climatica nel 2050, sviluppo della Missione 2 del PNRR, legge internazionale sul clima
  • Rafforzamento dei servizi di sanità territoriale
  • Favorire le assunzioni a tempo indeterminato
  • Taglio al cuneo fiscale
  • Razionalizzazione dei bonus per le imprese
  • Diversificare le fonti energetiche
  • Accelerare lo sviluppo delle fonti rinnovabili

Il programma del Movimento 5 Stelle

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Il Movimento 5 Stelle si presenta da solo alle elezioni del 25 settembre e ha preparato un programma incentrato sui temi centrali per il nuovo corso, quello targato Conte. Ecco i punti programmatici:

  • Rilancio del cashback fiscale e alleggerimento del fisco
  • Salario minimo a 9 euro l'ora
  • Riduzione dell'orario di lavoro a parità di salario
  • Rafforzamento del reddito di cittadinanza
  • Evitare il ritorno alla legge Fornero per le pensioni
  • Pensioni anticipate per mamme lavoratrici
  • Diritti civili: matrimoni egualitari, ius scholae, legge contro l'omotransfobia
  • Transizione ecologica e tutela dell'ambiente
  • Riforma del titolo V per riportare la sanità alla gestione diretta dello Stato
  • Politica estera: Italia in Europa e nella Nato ma con un "atteggiamento proattivo"
  • Vincolo del doppio mancato per tutti i partiti

Il programma di Azione e Italia Viva

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Dopo il turbolento passaggio con il Pd, Azione ha deciso di stringere un accordo con Italia Viva per formare il famoso Terzo polo, che ha presentato un proprio programma unico. Ecco i temi principali:

  • Utilizzo dell'energia nucleare per arrivare a zero emissioni entro il 2050
  • Azzeramento delle tasse sul lavoro per i giovanissimi
  • Salario minimo
  • Revisione del reddito di cittadinanza: si perde il sussidio se si rifiuta il primo lavoro
  • Elezione diretta del presidente del Consiglio
  • Ripristino della prescrizione sostanziale in tema di giustizia

Il programma di Unione popolare

La lista Unione popolare, guidata dall'ex sindaco di Napoli De Magistris, ha presentato a sua volta un programma. Ecco i punti cardine:

  • Salario minimo e abolizione del Jobs Act
  • Abolizione della legge Fornero sulle pensioni
  • Stop alle armi in Ucraina
  • Superamento della NATO
  • Tassazione agli extraprofitti
  • Nazionalizzazione del settore energetico
  • Introduzione della patrimoniale
  • Diritti civili: eutanasia legale, legalizzazione della cannabis
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