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“Il silenzio di Hamilton non è di protesta”: per Villeneuve è colpa di Toto Wolff

Secondo Jacques Villeneuve il motivo del lungo silenzio di Lewis Hamilton dopo il GP di Abu Dhabi in cui ha perso il Mondiale di Formula 1 all’ultimo giro è dovuto al comportamento antisportivo del team principal della Mercedes Toto Wolff dopo la sconfitta.
A cura di Michele Mazzeo
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Il silenzio di Lewis Hamilton prosegue. Il sette volte campione del mondo non ha più parlato pubblicamente (né davanti ai microfoni né tramite i social network) da quel 12 dicembre in cui, in seguito ad un controverso finale del GP di Abu Dhabi, si è visto soffiare il Mondiale di Formula 1 2021 da Max Verstappen.

Da allora a parlare è stata solo la Mercedes per bocca del team principal Toto Wolff che ha parlato di un Lewis Hamilton sofferente per la cocente delusione che lo ha segnato profondamente e infuriato con la FIA per la controversa decisione presa dal Direttore di Gara Michael Masi negli ultimi giri della corsa sul circuito di Yas Marina che di fatto gli ha fatto perdere un titolo che sembrava già suo. Ed è stato sempre Wolff a lasciare intendere che quanto accaduto ad Abu Dhabi ha fatto sì che il pilota britannico prendesse in considerazione l'ipotesi di un addio immediato alla F1, aggiungendo recentemente che neanche Mercedes sa cosa farà Hamilton.

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I gesti compiuti dal 36enne di Stevenage in questi 40 giorni di silenzio (la diserzione del Gala di fine stagione della FIA e l'aver smesso di seguire tutti gli account che seguiva in precedenza su Instagram a cominciare da quello ufficiale della Formula 1) sembrano confermare quanto rivelato dal team principal della Mercedes. Così come le impressioni di chi lo conosce bene come l'ex patron della Formula 1 Bernie Ecclestone (che si è detto sicuro di un suo ritiro immediato dopo aver incontrato il papà del pilota) e le indiscrezioni, mai smentite, fornite da fonti vicine a lui secondo le quali la sua partecipazione al prossimo Mondiale di Formula 1 2022 sarebbe legata all'esito delle indagini della FIA sul convulso finale del GP di Abu Dhabi; indiscrezioni a cui la stessa Federazione Internazionale ha risposto con un improvviso messaggio che sembra essere indirizzato al sette volte campione del mondo.

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Nonostante ciò però non tutti sono convinti che il lungo silenzio di Lewis Hamilton sia una forma di protesta nei confronti della FIA e della Formula 1 o che la decisione sul suo futuro (ritiro o continuare a correre) sia legata a quanto avvenuto in quel GP di Abu Dhabi. Tra questi c'è il campione del mondo 1997 Jacques Villeneuve che ha una teoria del tutto alternativa dei fatti rispetto a quella raccontata da Wolff. Secondo il canadese anzi sarebbe stato proprio il comportamento anti-sportivo del team principal Mercedes la causa del lungo silenzio di Lewis Hamilton:

"Io interpreto il suo silenzio anche come un modo per prendere le distanze da Wolff. Perché si può perdere con stile – ha detto infatti Jacques Villeneuve in un'intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport – invece Toto si è comportato come qualcuno che gioca a Monopoli ma, perché sta perdendo, butta tutto all’aria. Per me ha creato un danno di immagine. E Hamilton su questo tema è sensibile – ha poi aggiunto l'ex pilota della Williams -, perché pensa al suo futuro in America, forse a Hollywood".

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Anche secondo Jacques Villeneuve però Lewis Hamilton sta ancora decidendo se continuare a correre anche nel Mondiale di Formula 1 2022 o appendere il casco al chiodo. Ma anche in questo caso il figlio dell'indimenticato Gilles ha una sua teoria che non collima con quanto lasciato intendere da Toto Wolff e dai gesti compiuti dal pilota britannico. Secondo l'ex driver canadese infatti la decisione non sarebbe legata alle indagini della FIA sul GP di Abu Dhabi bensì alla competitività della macchina che Mercedes gli metterà a disposizione per provare a vincere quell'ottavo titolo che gli permettere di staccare il leggendario Michael Schumacher e diventare a tutti gli effetti il pilota più vincente della storia della Formula 1:

"Si ritira o continua a correre? Dipende dalla bontà della nuova Mercedes – ha difatti spiegato Jacques Villeneuve – se sarà facile vincere o meno. Se diventasse complicato…Lewis è un po' stanco, ha trascorso stagioni tranquille dopo il ritiro di Nico Rosberg e di certo non voleva vivere un anno come è stato l'ultimo. Pensava di arrivare ai record con facilità e non è andata così" ha infine concluso il campione del mondo di Formula 1 1997 in quella che ha tutta l'aria di essere una stoccata nei confronti di Hamilton.

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