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Hamilton in guerra con la FIA, infrange le regole a stagione finita: adesso rischia

Si allungano le polemiche e le ombre dopo la conclusione del Mondiale di Formula 1, con Lewis Hamilton protagonista di una decisione che potrebbe costagli cara.
A cura di Marco Beltrami
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Quanto accaduto in occasione dell'ultimo infuocato Gran Premio della stagione, ad Abu Dhabi, ha lasciato il segno in Lewis Hamilton. Il pilota britannico detronizzato da Max Verstappen, pur essendosi comportato in maniera impeccabile nell'immediato post-gara con tanto di complimenti agli avversari, non ha digerito le scelte della direzione FIA. Lui e tutta la Mercedes si sentono "defraudati" per la gestione soprattutto della safety-car da parte di Michael Masi, e nonostante la scelta di rinunciare all'appello al Tribunale FIA contro le decisioni prese dai Commissari di Formula 1, c'è la volontà di manifestare in maniera forte il proprio dissenso.

Basti pensare che il 7 volte campione del mondo britannico ha deciso di disertare il consueto Gala di premiazione organizzato dalla FIA, in cui vengono celebrati i vincitori e i protagonisti della stagione di Formula 1. Un'assenza che fa rumore quella di Hamilton e del team principal della Mercedes Toto Wolff, dopo che già le loro auto non erano state inviate a Parigi in occasione delle foto pre-gara. Nelle dichiarazioni ai media, il manager austriaco aveva spiegato i motivi della scelta: "Non ci saremo né io e né Lewis. Non ci sarò per la mia lealtà a Lewis e per la mia integrità personale. Siamo stati profondamente offesi domenica. Ma saremo rappresentati come squadra da James Alison, che prenderà il trofeo a nome di tutte le persone a Brackley e Brixworth che dovrebbero celebrare il nostro ottavo titolo mondiale consecutivo, che meritano di essere celebrati, perché è un risultato fantastico di cui siamo molto orgogliosi".

Quella di Hamilton però è una decisione che potrebbe costargli carissima. L'assenza in occasione del gala della FIA rappresenta infatti una vera e propria violazione del regolamento, visto che è obbligatoria la partecipazione alla celebrazione dei primi tre classificati del campionato mondiale di Formula 1. Il tutto è sancito dall'articolo 6.6 del Regolamento Sportivo della F1 che recita: "I piloti che si sono classificati primo, secondo e terzo nel Campionato devono essere presenti alla cerimonia annuale di premiazione della FIA". Cosa succederà dunque ora? La FIA imporrà o meno delle sanzioni al vice-campione del mondo per non essere andato all'evento?.

A quanto pare la prospettiva non preoccupa Lewis che è molto amareggiato e deluso da quanto accaduto sulla pista di Yas Marina, al punto di pensare anche di non tornare nell'abitacolo. Una prospettiva drastica, ma non da escludere stando a quanto svelato da Toto Wolff ai microfoni di Sky Sports: "Ci vorrà molto tempo per digerire quello che è successo domenica. Non credo che lo supereremo mai, non è possibile. E certamente non lui come pilota, non supererà mai il dolore e l'angoscia provocati. Se correrà ancora? Ci vorrà molto tempo per digerire quello che è successo domenica".

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