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Hamilton ancora sotto shock, medita il clamoroso ritiro: “Non supererà mai il dolore”

Lewis Hamilton non ha superato la delusione per il titolo Mondiale di F1 perso al GP di Abu Dhabi contro Verstappen all’ultimo giro. Il pilota britannico medita il clamoroso ritiro: “Non supererà mai il dolore”.
A cura di Fabrizio Rinelli
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L'ultimo giro del GP di F1 ad Abu Dhabi potrebbe essere stata anche l'ultima volta di Lewis Hamilton in pista. Il pilota della Mercedes, in testa alla gara fino alla fine, è stato poi superato da Max Verstappen dopo l'ingresso della Safety Car che ha riequilibrato le sorti della gara. L'olandese ha così potuto conquistare il suo primo Mondiale di F1 lasciando Hamilton nello sconforto più totale dato che sentiva già l'odore del suo storico ed ottavo titolo in Formula 1. Due ricorsi bocciati, la decisione di ricorrere in appello prima di ritirare questa possibilità. Insomma, la Mercedes le ha provate tutte per far valere le proprie ragioni prima di tornare sui suoi passi e decidere che forse non era il caso iniziare una battaglia legale per capire chi davvero dovesse vincere questo Mondiale.

Nel corso di una lunga conferenza stampa però, Toto Wolff, team principal della Mercedes, ha spiegato che questa delusione Mondiale per Hamilton è stata molto più che una sconfitta. Il pilota è rimasto deluso da ciò che è accaduto, specie per le circostanze inusuali in cui si è consumata la sua sconfitta all'ultimo giro. Wolff ha spiegato che sia lui che Hamilton dovranno lottare per superare "il dolore e l'angoscia" dopo la gara, ma sperava che la delusione di aver perso il titolo in un modo così controverso non spingesse Hamilton verso l'addio alla Formula 1. Uno scenario impensabile fino a pochi giorni fa e che invece potrebbe diventare realtà proprio a conferma delle stesse parole di Wolff: "Lewis e io siamo delusi in questo momento", ha detto Wolff.

Il team principal di Mercedes ha spiegato cosa stia accadendo nella testa di Hamilton in questo momento: "Non siamo delusi dallo sport, lo amiamo con ogni osso del nostro corpo e lo amiamo perché il cronometro non mente mai – ha sottolineato – Ma se rompiamo quel principio fondamentale di correttezza sportiva e autenticità dello sport, allora improvvisamente il cronometro non diventa più rilevante perché siamo esposti a decisioni casuali".

Toto Wolff rincara la dose e rivela con tutta franchezza che in questo momento Lewis Hamilton starebbe pensando di lasciare la F1: "Non supererà mai il dolore e l'angoscia che è stata causata domenica – ha proseguito Wolff – Spero davvero che Lewis continui a correre, perché è il più grande pilota di tutti i tempi", ha aggiunto ancora il team principal di Mercedes.

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Wolff prova a scuotere il pilota britannico con parole di conforto. Troppa la rabbia e la delusione per un risultato che sembrava essere già in pugno e che invece è sfumato solo nell'ultimo e incredibile giro di Abu Dhabi: “Hamilton ha dominato le ultime quattro gare e non c'era nemmeno il dubbio su chi avesse vinto la gara – ha sottolineato ancora Wolff – Lavoreremo su questo nelle prossime settimane e mesi". Wolff si rivolge poi direttamente ad Hamilton sperando che il pilota britannico non dica davvero addio al mondo della F1: "Penso che come pilota il suo cuore dirà che deve continuare perché è al culmine della sua carriera – ha spiegato – Ma dobbiamo superare anche il dolore che gli è stato causato domenica, perché è un uomo con valori chiari. È difficile capire che sia successo".

Il team principal di Mercedes ha continuato a spiegare i giorni immediatamente successivi a quella folle gara corsa ad Abu Dhabi. Un appuntamento difficile da dimenticare: "Abbiamo deciso insieme a Lewis di protestare, di lanciare il ricorso e di ritirare il ricorso – ha spiegato ancora Wolff – Come potete immaginare non solo per lui ma anche per noi come squadra è stato terribile trovarsi di fronte a una decisione che ha deciso l'esito della campionato Mondiale. Ma nessuno di noi, né lui né noi, voleva vincere un mondiale in aula". Wolff conclude la sua intervista scagliandosi contro la FIA: "Siamo stati profondamente offesi domenica e non è stato solo un caso di cattiva gestione, è stata la lettura delle regole che ha lasciato Lewis come un bersaglio".

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