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Zingaretti contro Boschi: “Quando si parla male degli altri è perché si hanno poche idee”

Il segretario del Pd, Nicola Zingaretti, risponde all’esponente di Italia Viva, Maria Elena Boschi, non risparmiando un chiaro attacco: “Il consenso si conquista sulla base delle proprie idee e non criticando gli altri dicendo cose non vere, parlando male degli altri. Parlare male degli altri significa avere poche idee e logorare le alleanze”.
A cura di Stefano Rizzuti
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La polemica tra il Pd e Italia Viva non si spegne e viene, anzi, ravvivata dalle parole del segretario dem, Nicola Zingaretti, che si rivolge direttamente a Maria Elena Boschi. Durante la registrazione della puntata di Porta a Porta, in onda su Rai 1, Zingaretti risponde alla frase di Boschi, secondo cui il Pd sta diventando il partito delle tasse: “Non faccio polemica, non lo so perché la Boschi ha detto così, anche perché lei ha governato quando era nel Pd. Do un consiglio a tutti: il consenso si conquista sulla base delle proprie idee e non criticando gli altri dicendo cose non vere, parlando male degli altri. Parlare male degli altri significa avere poche idee e logorare le alleanze”. Il segretario del Pd spiega ancora: “Credo che occorra affermare le proprie idee senza cercare di screditare gli altri. Io, di sicuro, non scenderò mai a questo livello, non ho intenzione di fare polemiche”.

Zingaretti parla anche del governo: “C'era bisogno di chiedere lealtà, a me quello che non è piaciuto è che si decidano insieme delle cose e spesso dei provvedimenti molto positivi vengono poi oscurati dalla polemica quotidiana. Si discute ma poi si lavora insieme, si deve dare ai cittadini che si può uscire da questa situazione. Io ero il più scettico nel fare questo governo, ora sono il più leale a chiedere di produrre fatti”. Secondo il segretario del Pd “in questo governo c’è speranza e sospeso, noi dobbiamo alimentare la speranza ed eliminare il sospetto”. Per farlo bisogna eliminare le “troppe polemiche, il troppo egoismo intorno a questo governo”.

La quota 100 e la manovra

Tornando sulle polemiche interne al governo Zingaretti si sofferma sulla quota 100, che Italia Viva chiede di abolire: “Gualtieri è stato molto chiaro: interrompere all'improvviso questo processo avrebbe creato ingiustizie, era giusto trovare un compromesso. Quando si dice governo di coalizione significa che nessuno può fare il furbo”. Sulla legge di Bilancio il segretario dem continua: “È una manovra con un periodo di tempo a termine, interromperla all’improvviso sarebbe ingiusto. Rispetto al maggior partito di coalizione era giusto trovare un compromesso”. Per quanto riguarda le sanzioni per i commercianti che non si dotano del Pos Zingaretti ritiene che “il governo abbia deciso di prendere una pausa di riflessione per non penalizzare né chi compra né il commerciante”.

Russiagate, Zingaretti ringrazia Conte

Sul caso del Russiagate e sull’audizione del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, al Copasir, Zingaretti ci tiene a ringraziare l’inquilino di Palazzo Chigi "per essere andato a riferire davanti alle Camere. Può sembrare scontato, ma abbiamo avuto un ministro dell'interno che in passato non lo ha fatto. Credo che la cosa più importante è avere chiarito che i servizi segreti non hanno avuto alcun ruolo e credo si sia fatto un passo avanti in questa vicenda”.

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