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Manovra, trovata l’intesa nella maggioranza: tutte le novità della legge di Bilancio

Trovato l’accordo di maggioranza sulla legge di Bilancio: ci sarà il carcere per gli evasori sopra i 100mila euro, mentre viene rinviata a luglio l’entrata in vigore sia delle multe per i commercianti che non si dotano di Pos che la stretta sull’utilizzo del contante. Confermato anche il bonus befana, in attesa di capire per quali spese varrà.
A cura di Stefano Rizzuti
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L’accordo alla fine è stato trovato. Dopo ore di trattative, nella tarda serata è arrivata l’intesa nel vertice di maggioranza sulla legge di Bilancio. Un accordo che soddisfa i 5 Stelle e le loro richieste e che riporta un po’ di calma dopo la tempesta. Le novità principali riguardano la stretta sull’utilizzo dei contanti e le multe per i commercianti che non si dotano del Pos: in entrambi i casi, comunque, se ne parlerà a partire da luglio. Un rinvio che va incontro alla richiesta del M5s formulata al presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, e al ministro dell'Economia, Roberto Gualtieri. Ci sarà anche il carcere per gli evasori sopra i 100mila euro: andrà nel decreto fiscale, ma entrerà in vigore solamente dopo la conversione in legge da parte del Parlamento.

Il carcere per gli evasori, come detto, ci sarà. E a spiegare come funzionerà è il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, che sottolinea come si prevedano pene “da 4 a 8 anni partendo da una somma evasa di 100mila euro”. Oltre agli accordi, comunque, c’è anche qualche rinvio: bisogna chiudere il quadro generale della manovra, con qualche conto ancora da perfezionare. E poi si dovrà discutere del regime forfetario delle partite Iva.

Manovra, confermato il bonus befana

C’è la conferma del bonus befana, una misura per contrastare l’evasione che entrerà a regime nel gennaio 2021: sarà in quella data che i cittadini che avranno effettuato pagamenti con carta e bancomat si vedranno restituire una parte della somma spesa. Varrà per alcune spese effettuate a partire da luglio 2020 tramite strumenti elettronici. È al momento allo studio il funzionamento del sistema del cashback e, in particolare, sul tavolo c’è l’elenco delle spese che rientrerebbero in questo meccanismo che dà poi diritto al bonus befana.

Nell’elenco dovrebbero rientrare le spese effettuate dal parrucchiere, dall’estetista, nelle officine, nei ristoranti e anche per le prestazioni di idraulici ed elettricisti. La lista potrebbe essere ancora più ampia, arrivando a comprendere anche medici e dentisti. Questo superbonus dovrebbe valere per un valore del 19% delle spese effettuate con carte e bancomat nei settori che faranno parte dell’elenco. Le risorse a disposizione sono circa tre miliardi, con un bonus che andrebbe dai 300 ai 500 euro in base alla platea raggiunta. La prima ipotesi è quella di passare dagli attuali 6-7 milioni coinvolti a quasi 15 milioni di utenti raggiunti.

Legge di Bilancio, la soddisfazione di Pd e M5s

Sia il Pd che i 5 Stelle esprimono soddisfazione per l’accordo trovato in serata. Per i dem ci pensa il ministro della Cultura, Dario Franceschini: “L’intesa sull’inasprimento delle norme per i grandi evasori adempie al punto 16 del programma di governo e rientra nella strategia di lotta all’evasione centrale per il governo. Il fatto poi che nel decreto fiscale sia previsto che le norme entreranno in vigore non subito ma soltanto al momento della conversione, garantisce al Parlamento sulla possibilità di approfondirne tutti gli effetti e conseguenze”.

Esulta il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, con un post su Facebook: “Il carcere ai grandi evasori entra nel decreto fiscale, come aveva chiesto con forza il M5S. E anche la confisca per sproporzione. Ambedue le norme entreranno in vigore dopo la conversione in legge da parte del Parlamento. D'ora in avanti chi evaderà centinaia e centinaia di migliaia di euro sarà finalmente punito con il carcere. Colpiamo i pesci grossi”. Soddisfazione anche per il rinvio delle multe per il mancato uso del Pos: “Sono posticipate al luglio del 2020, nell'attesa di un accordo sull'abbassamento dei costi delle commissioni delle carte di credito e dei dispositivi per il pagamento”. Di Maio conclude: “Il M5s non molla mai”.

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