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Gozi (Pd) entra nel governo francese, Di Maio: “Valutare se revocargli cittadinanza italiana”

Il vicepresidente del Consiglio, Luigi Di Maio, chiede di revocare la cittadinanza italiana a Sandro Gozi, ex sottosegretario agli Affari europei dei governi Renzi e Gentiloni che ora andrà a ricoprire un incarico molto simile per il governo francese e per la nazione guidata da Emmanuel Macron.
A cura di Stefano Rizzuti
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Era sottosegretario agli Affari europei con Renzi e Gentiloni. Ora ricoprirà un ruolo molto simile, ma non nel governo italiano, bensì in quello francese. Sandro Gozi, esponente del Pd, collaborerà con il governo di Edouard Philippe e con il presidente Emmanuel Macron, in attesa di diventare eurodeputato: la sua nomina arriverà solo a ottobre, dopo la Brexit. Gozi si occuperà in Europa di istituzioni Ue e delle relazioni della Francia con il Parlamento di Strasburgo e Bruxelles. Una notizia che in Italia ha ricevuto reazioni scomposte. Tra queste c’è anche quella del vicepresidente del Consiglio, Luigi Di Maio, che questa mattina chiede di revocare la cittadinanza italiana all’esponente del Pd.

Parlando a margine della giornata di orientamento per i navigator (che assisteranno i beneficiari del reddito di cittadinanza nei centri per l’impiego), Di Maio invia un messaggio chiaro: “Nulla contro la Francia, ma bisogna valutare se togliere la cittadinanza” a Gozi, afferma. “Tu lavori per il governo italiano, rappresenti e servi lo Stato italiano e poi a un certo punto lo tradisci e ti vai ad arruolare nelle fila di un altro governo come responsabile della politica europea del governo Macron – spiega Di Maio – allora bisogna valutare se togliergliela perché siamo di fronte a una cosa inquietante per cui un nostro sottosegretario, anche se era del Pd, adesso diventa esponente di un altro governo con cui abbiamo molte cose in comune ma anche interessi  configgenti".

La stessa richiesta arriva anche da Fratelli d’Italia. Giorgia Meloni e i deputati Andrea Delmastro delle Vedove, Francesco Lollobrigida e Giovanni Donzelli hanno scritto al presidente del Consiglio una lettera pubblicata sul Giornale: “Sandro Gozi, già sottosegretario della presidenza del Consiglio del governo Renzi con delega agli Affari europei, secondo autorevoli fonti giornalistiche non smentite neanche dallo stesso interessato, a breve verrà nominato, in seno al governo francese, responsabile degli Affari europei. Non capiamo da dove possa scaturire tanta riconoscenza da parte dello Stato francese nei confronti di Sandro Gozi ma le norme sulla cittadinanza italiana precisano che motivo di perdita della nostra cittadinanza possa essere il conseguimento di cariche pubbliche da parte di uno Stato estero”.

Gli esponenti di Fratelli d’Italia si appellano a Conteper impedire a chi abbia avuto la possibilità di accedere a dossier rilevanti per l’interesse nazionale di cambiare casacca impunemente e militare per altre nazioni. Le chiediamo, quindi, di avvisare Sandro Gozi che non sarà tollerata la sua scelta, rispetto alla quale non esiterà alla intimazione di legge e alla consequenziale procedura di revoca della cittadinanza”.

Si può revocare la cittadinanza a Gozi?

La legge italiana sulla cittadinanza, in effetti, prevede la possibilità di revocarla a chi accetta un incarico pubblico in uno Stato estero, come affermano gli esponenti di Fratelli d’Italia. Ma solamente nel caso in cui il cittadino italiano – in questo caso Gozi – accetti l’incarico nonostante il governo italiano glielo vieti espressamente. Circostanza che, almeno per il momento, non sembra esserci verificata. In particolare la legge di riferimento – consultabile anche sul sito del ministero degli Esteri – prevede che “il cittadino italiano che si arruoli volontariamente nell’esercito di uno Stato straniero o accetti un incarico pubblico presso uno Stato estero nonostante gli venga espressamente vietato dal Governo italiano” può vedersi revocata la cittadinanza.

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