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Di Maio contro Grassi, passato alla Lega: “Si dimetta e dica quanto costa un senatore al chilo”

Il capo politico del Movimento 5 Stelle, Luigi Di Maio, va all’attacco di Ugo Grassi (passato alla Lega) e degli altri senatori che potrebbero lasciare il M5s. Di Maio chiede loro di dimettersi e lancia una provocazione: “Mandino una lettera e alleghino anche il listino prezzi dei senatori del mercato delle vacche aperto da Salvini”.
A cura di Stefano Rizzuti
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Il passaggio del senatore Ugo Grassi dal Movimento 5 Stelle alla Lega scatena l’ira del capo politico pentastellato e ministro degli Esteri, Luigi Di Maio. Che in diretta su Facebook attacca: “Se ci sono senatori come Grassi, che è appena passato alla Lega, evitino di utilizzare una cosa non vera come il Mes: consegnino una bella lettera al presidente del Senato e dicano semplicemente che vogliono cambiare casacca e tradire il mandato che i cittadini gli hanno dato. Non c'è nulla di male. Ma vadano a casa, altrimenti a quella lettera alleghino anche il listino prezzi dei senatori del mercato delle vacche aperto da Salvini e dicano quanto costano al chilo”.

Per Di Maio il voto sul Mes è stato solo usato come una “scusa di qualcuno che vuole cambiare casacca”. Poi continua il suo attacco: “Grassi oggi è passato alla Lega, so che ci sono altri, se sentono il bisogno di continuare in un altro partito perché pensano che il M5s non gli possa dare abbastanza potere o svolgere in maniera individualistica il loro ruolo possono passare alla Lega, ma non raccontino balle: gli hanno promesso un seggio alle regionali o alle prossime elezioni nazionali. È la solita dinamica dei voltagabbana”.

Salvini replica a Di Maio: è lui che ha salvato la poltrona

L’accusa del ministro degli Esteri a Matteo Salvini, di aver aperto quello che definisce come il “mercato delle vacche”, viene subito respinta dal leader leghista, che replica: “Se c'è qualcuno che per salvare la poltrona ha tradito i loro ideali sono Di Maio e Grillo, andando con il Pd: pensare che ci siano soldi o ricompense è roba da vecchia politica. Noi siamo aperti a Roma come in Calabria ai Cinque Stelle che vogliono rimanere coerenti”, afferma da Vibo Valentia.

Sibilia contro Grassi: era contro i cambi di casacca

Il sottosegretario all’Interno, Carlo Sibilia, tra gli esponenti di spicco del Movimento 5 Stelle, ricorda un vecchio post sul blog delle stelle, risalente a febbraio 2018, dell’allora candidato al Senato Ugo Grassi. In quel post Grassi spiegava come funziona la clausola che prevede una multa per i cambi di casacca. Una clausola difesa a spada tratta da Grassi in quel post. Sibilia condivide su Twitter quel post e scrive: “La politica insegna a dare grande valore alle idee di tutti e a rispettare le proprie. È noto che il Movimento 5 Stelle abbia chiesto ai suoi candidati di sottoscrivere la clausola anti “floor crossing”. Chi decide di andar via deve rispettare gli elettori e pagare”.

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