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Ultimatum di Matteo Salvini al governo: “Se entro 15 giorni non cambia la situazione è un problema”

Il giorno dopo il discorso del presidente del Consiglio Giuseppe Conte non si allenta la tensione che ha caratterizzato le ultime settimane di governo. Matteo Salvini, intervenendo a Rtl 102.5, ha lanciato il suo ultimatum: “La mia volontà c’è, ma se mi dovessi accorgere che tra 15 giorni ci ritroviamo qui a dirci le stesse cose sarebbe un problema”.
A cura di Tommaso Coluzzi
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Le nubi di tensione che hanno avvolto il governo nelle ultime settimane non sembrano intenzionate a diradarsi, anzi. Ieri sera sono arrivate le parole del presidente del Consiglio Giuseppe Conte, che ha chiesto chiaramente ai suoi due vice se volessero proseguire o no con questo esecutivo, con entrambi che hanno risposto positivamente. Non è passato molto tempo dalle 18.15 di ieri, eppure Matteo Salvini questa mattina è tornato sulla questione a Rtl 102.5: "Non ho alcuna intenzione di far cadere il governo, ma il governo è pagato per fare, i ministri e i presidenti sono pagati per fare – ha spiegato il ministro dell'Interno – La mia volontà c'è, ma se mi dovessi accorgere che tra 15 giorni ci ritroviamo qui a dirci le stesse cose, con gli stessi ritardi e gli stessi rinvii, allora sarebbe un problema". Il leader della Lega ha sottolineato: "Noi siamo pronti, vogliamo fare, abbiamo idee e progetti", ma ora "conto che assorbiti i voti di questa campagna elettorale tutti partano determinati e compatti".

Nella stessa intervista il vicepresidente del Consiglio è tornato sulla questione Sblocca cantieri, sostenendo che sul tema non sia "la Lega ad avere le idee chiarissime, ma il Paese". Secondo Matteo Salvini è il momento di "resettare il codice degli appalti, aprire i cantieri e cancellare tutta quella burocrazia". Sullo stesso tema è intervenuto anche il ministro competente, quello delle Infrastrutture, Danilo Toninelli a Radio 24: "Mi sono stancato della retorica che Salvini dice sì e il Movimento 5 Stelle dice no, si dice sì alle cose giuste". Secondo il ministro pentastellato "lo sblocca cantieri è il giro di boa, risolto quello si va avanti". Dato "che Salvini non vuole far cadere il governo – ha continuato Toninelli – e vuole andare avanti gli chiedo di venire al tavolo tecnico sullo sblocca cantieri, perché la campagna elettorale è finita". Ma lui "a parole dice andiamo avanti ma nei fatti con l'emendamento allo sblocca cantieri bocciato da tutti e non solo da noi, fa l'esatto opposto", ha spiegato il ministro delle Infrastrutture.

Mentre per quanto riguarda il tema della flat tax lo stesso ministro pentastellato ha sottolineato: "Io dico che sulla flat tax siamo con lui. Salvini la vuole fare? Si chiudesse in una stanza con il ministro Tria e trovasse un accordo con l'Unione europea, noi non lo osteggeremo". Basta che "non continui ad andare in campagna elettorale", ha concluso Toninelli.

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