La vita privata di Emanuela Fanelli e la carriera dell’attrice, conduttrice alla Mostra del Cinema di Venezia

Emanuela Fanelli è l'attrice romana che Alberto Barbera ha scelto quest'anno come volto della 82esima edizione della Mostra del Cinema di Venezia. Non più madrina, ma conduttrice, una scelta che segna un cambio di passo nella kermesse e che, come dichiarato stesso dall'attrice, è un termine "più fedele a quello che veniva già richiesto a chi ha ricoperto questo ruolo prima di me".
La vita privata di Emanuela Fanelli, l’attrice è single
Sul suo privato Emanuela Fanelli è sempre stata particolarmente riservata, non ha mai rivelato qualcosa che riguardasse la sua vita lontano dagli schermi. In un'intervista aveva rivelato che la sua ultima relazione, risalisse ad alcuni anni fa e in merito alla possibilità di conoscere nuove persone, l'attrice aveva raccontato:
Non uso le app di incontri, mi imbarazza e mi annoia la fase della presentazione: di che cosa ti occupi, quali sono i tuoi hobby. Eppure, la maggior parte delle mie conoscenze si è fidanzata o sposata grazie a Tinder
D'altronde, ha continuato, quando incontra qualcuno che suscita il suo interesse entra nella modalità "amica di calcetto" che, quindi, come è lei stessa ad ammettere: "non è una tecnica seduttiva efficace". Sull'idea di avere figli, invece, Fanelli ha detto apertamente che non esclude la possibilità di averli, ma che non bisognerebbe più chiedere ad una donna quali siano le sue intenzioni in merito.

La carriera di Emanuela Fanelli: dalla tv al Festival di Venezia
Per quanto riguarda la sua carriera, in realtà, è iniziata in maniera graduale e negli ultimi anni c'è stata una vera e propria escalation. Fino ai 33 anni, infatti, non aveva paventato la possibilità di fare della recitazione un lavoro: "Era l'hobby della sera, il pensiero felice prima di andare a dormire" ha raccontato, ma poi quando ha deciso di buttarsi anima e corpo in questa avventura, pian piano le si sono aperte diverse porte, tra cinema e tv. Tra le prime occasioni di visibilità, quelle nello show in seconda serata di Valerio Lundini, ovvero Una pezza di Lundini, per poi approdare al cinema, in ruoli come quello di Marisa in C'è ancora domani, che le è valso un David di Donatello come attrice non protagonista, stesso riconoscimento vinto per Siccità nel 2023. È stata poi protagonista di serie come Call My Agent-Italia su Sky o No Activity su Prime Video, ma anche del film campione di incassi Follemente.
Perché quest’anno a Venezia c’è una conduttrice e non una madrina
Una scelta, quella di ridefinire il ruolo da "madrina" a "conduttrice" voluto dal direttore artistico della Mostra, Alberto Barbera che ha spiegato anche il perché di questa scelta: "Da diversi anni, ormai, non usiamo più il termine "madrina" e parliamo di "conduzione" della cerimonia di apertura e chiusura. Rivoluzioneremo la cerimonia di apertura per renderla un po’ meno ingessata". Un cambiamento linguistico che è stato applaudito, nonché condiviso e che riflette la necessità di sancire ufficialmente un'evoluzione nel mondo del cinema e del Festival.