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Eurovision Song Contest 2022

Francesco Monte sogna l’Eurovision: “Discriminato perché vengo dalla tv. Ana Mena? Nessun rancore”

La vittoria al Festival di San Marino sarebbe una grande rivincita per Francesco Monte, che a Fanpage racconta quanto il pregiudizio del pubblico pesi sulla scelta di fare musica. “Non sono fatto per la tv, la telecamera mi creava una sorta di violenza. Sul palco mi sento me stesso”.
A cura di Giulia Turco
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Francesco Monte con "Mi ricordo di te" (ADRENALINA) è tra i Big finalisti di Una voce per San Marino, il Festival dello stato indipendente che permetterà al vincitore di partecipare all'Eurovision 2022, in programma dal 10 al 14 maggio. Il primo classificato si troverà dunque a sfidare la selezione di artisti europei, compresi Blanco e Mahmood, vincitori dell'ultimo Festival di Sanremo.

Tra un sound check e l'altro, Francesco Monte racconta a Fanpage.it la sua voglia di riscatto, dopo l'esclusione da Sanremo e le polemiche attorno al "caso" Ana Mena. "Su di me ci sono troppi pregiudizi", spiega. "Quando si tratta di gossip i media sono pronti a gonfiare le notizie, ma dei miei meriti come artista non si parla".

Sabato 19 febbraio sul palco di San Marino, Monte si gioca la sua grande occasione: la vittoria potrebbe traghettarlo sul palco del Festival europeo senza nemmeno passare per la kermesse sanremese. Lui non ha dubbi: "Chi vincerà? Spero io. Voglio far capire alla gente che la musica è ciò che voglio fare nella vita".

Dall'occasione sfiorata a Sanremo, alla possibilità di candidarti per l'Eurovision. Sarebbe una bella rivincita. Come ti senti all'idea?

Sono felice ed emozionato, ho voglia di mettermi alla prova in un contesto di gara, testare per la prima volta l’adrenalina di una competizione. Oggi finalmente gareggia Francesco. Girando attorno al mondo dello spettacolo per 11 anni, ci sono stati momenti in cui le mie insicurezze mi hanno bloccato, ma poi ho capito che il mio posto è la musica. Voglio far capire alle persone che sto lavorando sodo e che questo è il lavoro che voglio fare nella mia vita.

Il pubblico però ti ha conosciuto attraverso il mondo dei reality. Quanto è difficile guadagnarsi credibilità nel passaggio verso la musica?

Su di me ci sono stati tanti pregiudizi. A livello personale non mi ferisce, ma il problema è che spesso ad essere prevenuti sono gli addetti ai lavori. Chi lavora in questo ambito è ancora troppo impregnato dall’idea di me legata alla tv. Si fanno tante battaglie contro le discriminazioni di ogni genere, ma anche nel mio ambito ne ho subite tante. Spesso mi sono sentito dire dai produttori: “Ma perché questo vuole cantare?”. Dobbiamo essere più aperti e al passo coi tempi. Spero che la visione della società possa cambiare.

Un anno fa dicevi di aver scelto la musica per te stesso, per un'esigenza intima e personale. Oggi però ti giochi un palco importante, dove il consenso del pubblico è fondamentale. Le tue aspettative sono cambiate?

La voglia di mettermi alla prova l’ho sempre avuta, il mio istinto è quello di stimolarmi e migliorarmi sempre. Sicuramente pensare di poter presentare lo stato di San Marino all’Eurovision mi dà una botta di adrenalina impressionante. Arrivare primo sarebbe stupendo, ma non fondamentale. Il mio obiettivo oggi è lanciare un messaggio per dire: "Basta, l’avete capito che voglio fare questo?! Lasciatemi fare, perché tanto non smetterò".

Non hai apprezzato la scelta di Ana Mena, cantante spagnola, al Festival italiano. Ora tu, artista italiano, gareggi per San Marino. Come rispondi a chi giudica incoerente il tuo comportamento?

Queste provocazioni fanno sorridere, perché non vedo un nesso tra le due cose. Parliamo di due contesti diversi. Questa manifestazione ha un regolamento che prevede la partecipazione di artisti di diverse nazionalità. Inoltre nasce con un’altra ottica, non ha la stessa storicità di Sanremo.

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Anche la partecipazione di Ana Mena a Sanremo però era in linea col regolamento, lo ha chiarito Amadeus. Magari c'era ancora un pizzico risentimento per la tua esclusione dal Festival? Con lui ne hai parlato?

No, zero, non ho parlato con Amadeus e non mi aspettavo neanche di ricevere una risposta. Io ho solo espresso un mio pensiero, a nome di tanti artisti, anche con molta più esperienza di me, che aspettano da anni di partecipare al Festival e che non sono mai stati ammessi. Non c'era alcun risentimento, non è proprio nelle mie corde perdere tempo a fare polemiche.

Allora perché durante il Festival sei tornato sull'argomento pubblicando un sondaggio che metteva a confronto la tua canzone e quella della cantante spagnola?

Quello era un sondaggio lavorativo, le informazioni mi servivano per la mia attività, niente di più. Molte persone ci hanno ricamato sopra e questo è dovuto probabilmente alla mia provenienza televisiva. Per tanti la mia vita è stata in pasto alla gente, che oggi si prende la libertà di fantasticare su quello che dico o faccio. Mi spiace che quando si tratta di parlare di meriti, i media fanno fatica con me, mentre quando si tratta di gossip sono pronti a gonfiare ogni minima cosa.

Dalle tue parole comunque sembravi deluso dalla Rai. Se ci fosse l'opportunità riproveresti il prossimo anno o hai chiuso con Sanremo?

Deluso è un parolone…Il Festival quest'anno è stato bellissimo, l’ho trovato molto simile alla spettacolarizzazione di eventi come Eurovision o gli MTV Music Awards. Gli artisti erano molto liberi, meno impostati. L’occhio del mondo è finalmente puntato sull’Italia. Per quanto mi riguarda, magari quando arriverà il tempo… oppure prenderò oltre vie, chissà. Il Festival non è un passaggio obbligatorio.

Uomini e Donne, il GFVip, L'isola dei Famosi. Sono un capitolo chiuso per te?

Sono esperienze che ho già vissuto e non le rifarei, ma non ho chiuso del tutto con la tv. Semplicemente non voglio fare troppe distinzioni. In Italia siamo molto abituati a "settorializzare", ma uno non esclude l’altro in realtà. La musica è il mio obiettivo principale, ma si può intrecciare con la tv per farla arrivare al pubblico.

Eppure hai raccontato che quella vita ti faceva soffrire molto, che non faceva per te. Hai detto di aver sofferto persino di attacchi di panico.

Sì, col tempo ho capito che il palco mi fa stare molto più a mio agio, la telecamera in uno studio mi creava una sorta di violenza. Non sono fatto per la televisione, sono fatto per la naturalità, non amo le maschere. Anche sul versante gossip, io come sempre non apro bocca, sono gli altri a parlare di me e alla fine ci casco in mezzo.

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