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Procedura infrazione, Ue: “È giustificata. Il governo ha danneggiato l’economia”

Il vicepresidente della Commissione europea, Valdis Dombrovskis, ha affermato che la procedura di infrazione a carico dell’Italia è giustificata. “Il criterio del debito, che pesa per 38.400 euro ad abitante oltre a 1000 euro all’anno per rifinanziarlo, dovrebbe essere considerato non rispettato per cui una procedura per deficit eccessivo basata sul debito è giustificata”, si legge nel rapporto. Secondo Dombrovskis, il governo gialloverde ha provocato seri danni all’economia.
A cura di Annalisa Girardi
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In foto: il vicepresidente della Commissione Ue, Valdis Dombrovskis.
In foto: il vicepresidente della Commissione Ue, Valdis Dombrovskis.

La Commissione europea apre alla procedura d'infrazione per disavanzo eccessivo del debito contro l'Italia. Nei conti pubblici italiani del biennio 2018-2019 c'è una "deviazione significativa" rispetto agli impegni presi con Bruxelles. "Il debito pesa per 38.400 euro ad abitante oltre a 1000 euro all'anno per rifinanziarlo", scrive ancora la Commissione, affermando che il rallentamento economico spiegherebbe solo in parte "l'ampio gap" in materia di rispetto dei vincoli e la "retromarcia" su alcune riforme per la crescita ratificate in passato. Il deficit oltre il 3% che si attende nel 2020, inoltre, rappresenta un serio fattore aggravante.

Il documento si conclude affermando che "il criterio del debito dovrebbe essere considerato non rispettato per cui una procedura per deficit eccessivo basata sul debito è giustificata". La decisione sarà poi discussa dal Comitato economico e finanziario di cui fanno parte i rappresentanti dei ministri del Tesoro europei che dovranno poi pronunciarsi entro 15 giorni. Si tratta del primo step che, in assenza di un accordo con il governo italiano che eviti la deriva del bilancio pubblico, può effettivamente aprire alla procedura d'infrazione. Questa comporterebbe una stretta sull'attuazione di misure per ridurre il debito che può durare anche diversi anni. Per scongiurare questa ipotesi, si dovrà varare una manovra finanziaria entro l'anno. L'ultima parola sull'avvio della procedura spetta ai ministri Ue.

Il vicepresidente della Commissione: "Il governo ha danneggiato l'economia"

"L'Italia non ha rispettato la regola del debito e una procedura è giustificata, ma non stiamo aprendo la procedura oggi", ha detto il vicepresidente della Commissione Ue, Valdis Dombrovskis, spiegando che "prima devono esprimersi gli Stati membri". Secondo Dombrovskis, l'esecutivo guidato da Giuseppe Conte ha provocato seri danni all'economia. Con una "crescita quasi al palo", ricorda inoltre il numero 2 della Commissione, la questione va al di là di qualsiasi procedura: a quanto anticipa l'agenzia di stampa Reuters, il Fondo Monetario Internazionale riterrebbe il debito italiano un rischio per l'intera Eurozona, facendo delle difficoltà economiche del Paese un problema di impatto sovranazionale. Insieme alla Brexit e alle tensioni commerciali dovute alla guerra dei dazi fra Cina e Stati Uniti, il bilancio dell'Italia è un fattore di instabilità per l'area euro.

Matteo Salvini: "Con sanzioni e austerità il debito cresce"

Il ministro dell'Interno, Matteo Salvini, commenta su Twitter la decisione della Commissione Ue di raccomandare agli Stati membri di avviare la procedura d'infrazione a carico dell'Italia: "Con i tagli, le sanzioni e l'austerità sono cresciuti debito, povertà, precarietà e disoccupazione; dobbiamo fare il contrario", afferma il leader del Carroccio. Salvini sottolinea anche che l'unico modo per ridurre il debito "creato in passato" sia tagliare le tasse, con la Flat Tax, e permettere agli italiani di lavorare di più e meglio. "Non chiediamo i soldi degli altri, vogliamo solo investire in lavoro, crescita, ricerca e infrastrutture. Sono sicuro che a Bruxelles rispetteranno questa volontà", conclude il vicepresidente del Consiglio.

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