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Senato, protesta del Pd: dem occupano banchi del governo mostrando Costituzione, seduta sospesa

Protesta del Pd al Senato: i parlamentari dem hanno occupato i banchi del governo, tenendo in mano la Costituzione e chiedendo alla presidente Alberti Casellati di verificare se sia realmente possibile ri-assegnare un seggio rimasto vacante in Sicilia a un candidato del Movimento 5 Stelle in Umbria, operazione ritenuta “incostituzionale”.
A cura di Stefano Rizzuti
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Protesta nell’Aula del Senato da parte degli esponenti del Pd. I senatori dem hanno occupato i banchi del governo all’interno dell’Aula di Palazzo Madama, mostrando le copie della Costituzione. La protesta nasce dalla decisione di discutere i provvedimenti della Giunta per le elezioni che ha assegnato il seggio rimasto vacanza in Sicilia all’Umbria. Una scelta che porta a eleggere un senatore del Movimento 5 Stelle, avendo i pentastellati già esaurito la lista degli eletti (e di tutti i candidati) in Sicilia. La decisione si sarebbe dovuta votare oggi al Senato. Per Alan Ferrari si tratta di una “questione di una gravità assoluta che non ha precedenti nella storia repubblicana”. Il senatore dem ha chiesto quindi “opportune verifiche presso gli organi costituzionali competenti affinché la decisione sia assunta nel rigoroso rispetto della Costituzione e della legge elettorale”.

L’occupazione dei banchi del governo era stata annunciata durante il suo intervento dallo stesso Ferrari: “Se lei non sospende noi occupiamo i banchi, se lei non ci concede un incontro per discutere”, aveva detto rivolgendosi alla presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati. Il seggio di cui si discute, dunque, non è stato assegnato in Sicilia e la Giunta sostiene che debba essere reindirizzato in Umbria, permettendo così a un esponente in più del M5s di entrare a Palazzo Madama. I 5 Stelle, infatti, non hanno altri candidati nella lista in Sicilia, avendoli già eletti tutti. Ferrari ha letto una missiva indirizzata a Casellati chiedendo di verificare la legittimità costituzionale di questa scelta alla luce del riparto dei seggi su base regionale. Inoltre, i dem hanno annunciato che sono pronti a proseguire la protesta in sede giurisdizionale e presentando ricorso alla Consulta.

La presidente del Senato ha quindi deciso di sospendere la seduta, non riuscendo però a impedire l’occupazione dei banchi del governo da parte dei parlamentari del Pd. Poi ha convocato il capogruppo dem, Andrea Marcucci, insieme a una delegazione del partito per discutere dell’occupazione dell’Aula, che non si è comunque fermata, e delle richieste del Pd. Con Marcucci sono presenti all’incontro con Casellati anche Dario Stefano e Franco Mirabelli.

La presidente del Senato ha deciso di inviare alla Corte costituzionale il dossier riguardante questo provvedimento che permetterà "di assegnare al listino dell'Umbria un seggio scattato in Sicilia". A comunicarlo è il capogruppo del Pd a Palazzo Madama, Andrea Marcucci. Intanto in Aula è ripresa la seduta dopo vari rinvii e dopo la conferenza dei capigruppo. Il Senato ha respinto le proposte di modifica del calendario presentate dall'opposizione, a partire da quella dem che chiedeva di non esaminare la relazione della Giunta. A confermare l'invio alla Corte costituzionale anche la stessa Casellati durante la discussione: "Si è raggiunto un accordo in base al quale io scriverò una lettera al presidente della Corte costituzionale rappresentando che su istanza del senatore Marcucci, ma con il consenso di tutti i gruppi, il provvedimento e il relativo resoconto saranno trasmessi per opportuna conoscenza".

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