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Salvini: “La soluzione è una mega pace fiscale, ma alla Camera si parla di immigrazione”

Matteo Salvini, ospite di Carta Bianca su Rai 3, ha parlato di tasse e immigrazione, ma anche dell’Europa e del prossimo Dpcm. “Sbagliato parlare del business dei clandestini alla Camera, anziché del lavoro”, ha attaccato il leader della Lega. Sul Natale, Salvini ha detto che “nessuno sta organizzando veglioni”, mentre in montagna “non si sta chiedendo l’apertura delle stazioni di sci, ma delle seconde case”.
A cura di Tommaso Coluzzi
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Matteo Salvini senza freni, discute di tutto: economia, tasse, lavoro, immigrazione, Europa, Dpcm, Natale, vacanze in montagna, seconde case, pagamenti in contanti. E la lista sarebbe ancora lunga. Sono stati tanti gli argomenti toccati ieri sera dall'ex ministro dell'Interno, ospite della trasmissione Carta Bianca su Rai 3, tanto che è stato ripreso da Corrado Augias, che si è detto ammirato dalla capacità di Salvini di essere "un frullatore che mescola qualsiasi cosa". Su come trovare i soldi che servono a finanziare la ripresa del Paese, senza fare ulteriore debito o attingere ai famosi fondi europei, il leader della Lega ha proposto "una mega operazione di pace fiscale", ovvero "aiuti milioni di italiani a tornare a lavorare e pagare le tasse e tu come Stato incassi alcune centinaia di miliardi". La situazione di stallo sul Recovery Fund blocca, di fatto, il piano Ue di aiuti agli Stati, pesa ancora il veto di Polonia e Ungheria, che hanno posizioni politiche vicine a Matteo Salvini e alla sua alleata, Giorgia Meloni. "Sia i polacchi che gli ungheresi governano in Europa con Pd e Forza Italia, i veti devono risolverlo i popolari e i socialisti che governano insieme a Bruxelles – ha detto però il leader del Carroccio – Come fa il capo dell'opposizione italiana a risolvere i veti? In attesa che a Bruxelles risolvano le beghe io mi occupo di Italia e di italiani".

Salvini è tornato sul tema immigrazione, parlando del decreto legge che modifica i dl Sicurezza che tanto aveva voluto da ministro dell'Interno: "In questo momento la Camera sta parlando di immigrazione, non credo che sia questo il tema che sta angosciando gli italiani". Secondo il leader della Lega, "il Parlamento dovrebbe parlare di lavoro, parlare a dicembre di riaprire i porti e del business dei clandestini mi sembra una scelta sbagliata".

Il diritto alla salute "viene prima di tutto", ha spiegato Salvini. Ma sulla discussione in merito al nuovo Dpcm, l'ex ministro dell'Interno ha le idee chiare: "Non credo che qualcuno stia ipotizzando veglioni, tutti pensano a un Natale tranquillo". Perciò "non capisco perché chi ha una seconda casa a 500 chilometri, che può raggiungere con la macchina, crei un danno". In montagna "nessuno sta chiedendo l'apertura delle stazioni di sci, ma di aprire la seconde case". Il leader della Lega ha chiesto "perché dire no, con un mese di anticipo, a chi vive 11 mesi a Milano e vuole raggiungere la madre a Palermo?". Ma la sola cosa inaccettabile, per Salvini "è che ci sia una mancanza di aiuti economici".

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