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Quando smetteremo di indossare la mascherina al chiuso: il piano del governo

La misura che impone l’obbligo di indossare la mascherina nei luoghi chiusi è in scadenza il prossimo 30 aprile. Ma con la curva dei contagi ancora elevata e la diffusione di Omicron 2, tra gli esperti del mondo scientifico c’è chi frena e avverte sui rischi di un addio precoce alle mascherine al chiuso.
A cura di Annalisa Girardi
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Il decreto che impone l'obbligo di indossare la mascherina negli spazi al chiuso è in scadenza il 30 aprile, tra non più di qualche settimana. Ma con i contagi Covid che continuano a correre, tra gli esperti sale la preoccupazione e c'è chi spinge per una proroga della misura con cui abbiamo convissuto praticamente ininterrottamente negli ultimi due anni di pandemia. Insomma, non è detto che dal 1° maggio diremo addio alle mascherine al chiuso, come previsto inizialmente dai piani di riaperture del governo Draghi.

A frenare è anche il consulente del ministro della Salute, Walter Ricciardi. Secondo cui l'utilizzo delle mascherine "è inderogabile" fino a quando avremo a che fare con la pandemia. Ricciardi ha assicurato che, nonostante l'obiettivo sia quello di allentare anche questa misura dal mese prossimo, sia il ministro Roberto Speranza che il presidente del Consiglio, Mario Draghi, sono consapevoli della necessità di guardare alla curva dei contagi, prima di prendere una decisione definitiva.

Nelle ultime ventiquattro ore, del resto, si sono contati oltre 88 mila nuovi contagi. Numeri che chiaramente ci dicono che, al di là del termine dello stato di emergenza, la pandemia non sia finita. Secondo il virologo Andrea Crisanti, però, il punto è un altro: e cioè, ha affermato in un'intervista al Corriere del Veneto, il fatto che con questi numeri nemmeno la mascherina sia più sufficiente. "La variante Omicron ha un indice di trasmissibilità tra 12 e 15. E poi non tutti usano questa protezione al chiuso, alcuni la portano male e altri non sempre. Le misure di contenimento servono a poco, bisogna cambiare politica e proteggere i fragili".

Contro Omicron 2, secondo Crisanti, il dibattito non è tanto sull'obbligo o meno da maggio, quanto la necessità di rimettere in discussione tutte le misure anti contagio con cui fronteggiamo questa nuova fase. Secondo l'immunologa Antonella Viola, al di là di queste considerazioni, non possiamo permetterci di rimuovere la mascherina al chiuso "perché ad oggi è l'unica difesa che possiamo utilizzare".

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