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Obbligo vaccinale, Meloni: “Agenzia delle Entrate ha nostri dati, pronto esposto a Garante privacy”

Fratelli d’Italia annuncia esposto al Garante della privacy. Giorgia Meloni: “Dal governo scandalosa violazione dei dati sensibili dei cittadini”.
A cura di Annalisa Cangemi
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Giorgia Meloni ha annunciato che Fratelli d'Italia è pronta a presentare un esposto al Garante della Privacy. Secondo il partito d'opposizione le sanzioni previste per l'introduzione dell'obbligo vaccinale, da poco allargato a tutti gli over 50, e in vigore da oggi 7 gennaio,  rappresentano una violazione della privacy dei cittadini.

L'obbligo vaccinale era già previsto per il personale sanitario, per quello scolastico per le forze dell’ordine e per i lavoratori dei servizi esterni delle Rsa, senza limiti d'età, e con l'ultimo provvedimento del governo è stato esteso anche al personale universitario.

La questione dell'abuso, sollevata da Fratelli d'Italia, la spiega la leader Giorgia Meloni su Facebook: "Il ‘governo dei migliori' ci fa sapere, come se nulla fosse, che i nostri dati sanitari sono a disposizione dell'Agenzia delle Entrate. Oggi per multare gli over 50 non vaccinati, domani magari per sapere chi è andato al ristorante col Green Pass. Fratelli d'Italia sottoporrà questa ennesima scandalosa violazione della tutela dei dati sensibili degli italiani al Garante della Privacy. Perché non è stato ancora introdotto in Italia il modello cinese di controllo dei cittadini che tanto piace alla sinistra".

Per tutti gli over 5o che non si sono ancora immunizzati, sebbene l'obbligo sia già in vigore dopo la pubblicazione del decreto del 5 gennaio in Gazzetta Ufficiale, c'è tempo fino al 31 gennaio per prenotare la prima dose. Dal giorno dopo, quindi dal 1 febbraio, scatteranno le sanzioni amministrative di 100 euro, che verranno fatte ‘una tantum'. La multa, ha fatto sapere il governo, verrà inflitta dall'Agenzia delle entrate, grazie all’incrocio dei dati della popolazione residente con quelli risultanti nelle anagrafi vaccinali regionali o provinciali e forse anche attraverso i medici di base.

Invece il Super Green Pass, (la certificazione verde rafforzata rilasciata dopo il vaccino o la guarigione dal Covid), previsto per tutti i lavoratori del pubblico e del settore privato, quindi anche i liberi professionisti di almeno 50 anni, partirà dal 15 febbraio 2022. Da quel momento tutti i lavoratori saranno tenuti a esibire il Green Pass rafforzato nei luoghi di lavoro, e quindi chi non è ancora immunizzato dovrà effettuare la prima dose del vaccino entro il 31 gennaio per ottenere un certificato verde rafforzato valido a partire dal 15 febbraio. Chi non si metterà in regola rischia di incorrere in una sanzione da 600 a 1.500 euro, se dovesse essere trovato sul lavoro in violazione dell'obbligo.

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