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Mix di vaccini, cosa pensano gli esperti e in che Paesi la vaccinazione eterologa è già in uso

“La vaccinazione eterologa è già utilizzata in altri Paesi come la Germania e i risultati sono incoraggianti, la risposta immunitaria sarebbe persino migliore rispetto a quella con due dosi dello stesso vaccino”, ha detto il ministro Speranza parlando del mix di vaccini per gli under 60 che hanno già ricevuto la prima dose di AstraZeneca. “La combinazione è stata approvata ed è da tempo utilizzata con diverse modalità in Francia, Canada, Germania, Danimarca, Svezia, Norvegia e Regno Unito”, ha ribadito il membro del Cts Fabio Ciciliano.
A cura di Annalisa Girardi
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Gli under 60 che hanno già ricevuto la prima dose di AstraZeneca effettueranno il richiamo con un vaccino a mRna, come Pfizer BioNTech o Moderna. Lo ha deciso il governo aprendo così il dibattito tra gli esperti sul mix di vaccini. Come ha sottolineato infatti il coordinatore del Comitato tecnico scientifico Franco Locatelli gli studi prevedono due dosi uguali di vaccino, ma ci "sono tutti i presupposti teorici e reali dall'immunologia per ipotizzare che combinare due tipologie di vaccini non porti alcun detrimento se non qualche vantaggio". La maggior parte di virologi e scienziati sembra essere d'accordo: "Diversi studi clinici internazionali hanno evidenziato la capacità dell'eterologa di indurre una adeguata produzione di anticorpi. C'è ovviamente molta attenzione nel monitorare le reazioni avverse. In via preliminare è stata registrata una maggiore efficacia nella produzione di anticorpi con dosi eterologhe inoculate con un intervallo di 9-12 settimane (AstraZeneca-Pfizer) rispetto al protocollo vaccinale omologo", commenta in un'intervista al Corriere della Sera un altro membro del Cts, Fabio Ciciliano.

In che Paesi europei è già in uso la vaccinazione eterologa

Ricordando poi come la somministrazione eterologa di vaccini non sia "una novità nel panorama della profilassi delle malattie". Al contrario: "È stata già impiegata per l'influenza e l'epatite B. Per l'immunizzazione da Covid-19, la combinazione è stata approvata ed è da tempo utilizzata con diverse modalità in Francia, Canada, Germania, Danimarca, Svezia, Norvegia e Regno Unito". Un punto ribadito anche dal ministro della Salute, Roberto Speranza, che ieri ha incontrato i giornalisti per fare il punto sulle nuove regole in tema di campagna vaccinale: "La vaccinazione eterologa è già utilizzata in altri paesi come la Germania e i risultati sono incoraggianti, vi sono alcuni studi che dimostrano come la risposta immunitaria sia persino migliore rispetto a quella con due dosi dello stesso vaccino", ha detto.

I virologi a favore: "Soluzione ottimale"

Secondo Guido Rasi, ex direttore generale dell'Agenzia europea del farmaco (Ema) e attualmente consulente del commissario straordinario Francesco Figliuolo, la vaccinazione etereloga è una "soluzione ottimale". E ancora: "Se il sistema immunitario riceve stimoli diversi per una stessa malattia ci si aspetta che risponda in maniera ancora più efficace". Secondo il virologo Fabrizio Pregliasco, la decisione del Cts rappresenta un elemento di rassicurazione per minimizzare anche il più piccolo e residuale rischio rispetto al vaccino prodotto dalla farmaceutica anglo-svedese.

I dubbi dell'infettivologo Andreoni

Non è invece della stessa opinione il direttore di Infettivologia al policlinico dell'Università Tor Vergata di Roma, Massimo Andreoni: "Ho forti dubbi sull'opportunità di estendere la vaccinazione eterologa all'intera platea di under 60 e penso che l'esigenza di mescolare i vaccini si ponga solo per i soggetti che dopo la prima vaccinazione AstraZeneca abbiano avuto rilevanti disturbi neurologici", ha detto.

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