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Migranti, i 363 della Open Arms sbarcano a Pozzallo: avviati controlli per il Coronavirus

I 363 migranti a bordo della Open Arms stanno sbarcando in questi momenti nel porto di Pozzallo. Le operazioni sono più lunghe del solito per i controlli a cui vengono sottoposte tutte le persone sull’imbarcazione dopo la dichiarazione dell’emergenza sanitaria per il Coronavirus. I migranti hanno accolto la notizia dello sbarco esultando.
A cura di Stefano Rizzuti
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La nave Open Arms, con a bordo 363 migranti, è nel porto di Pozzallo per le operazioni di sbarco delle persone soccorse negli scorsi giorni in cinque diverse operazioni nel Mediterraneo. Le procedure di sbarco sono più lunghe del solito per lo stato d’emergenza dichiarato a causa del Coronavirus. Si tratta del primo sbarco dopo la dichiarazione dell’emergenza sanitaria: i controlli saranno più lunghi per verificare le condizioni dei migranti a bordo e per escludere il rischio che ci siano persone infette. I migranti hanno esultato per la gioia quando hanno saputo che sarebbero sbarcati in tempi rapidi. La nave è arrivata nel porto di Pozzallo scortata dalle motovedette della Guardia costiera e della Guardia di finanza. Una volta concluse le operazioni di sbarco, i 363 verranno trasferiti nell’hotspot di Pozzallo, attualmente vuoto perché tutti i migranti degli sbarchi precedenti sono stati ridistribuiti, così come avverrà anche per questi.

La gioia dei migranti per lo sbarco a Pozzallo

L’Open Arms racconta su Twitter, anche attraverso un video, l’esultanza delle persone a bordo nel momento in cui hanno appreso la notizia dello sbarco: “Attimi di gioia dopo tanta sofferenza. Le 363 persone a bordo della nostra nave hanno saputo che potranno scendere. Il viaggio continua in Europa. Buona fortuna”. Chi protesta, invece, è il leader della Lega, Matteo Salvini: “Dopo il rifiuto di Malta, quasi altri 400 presunti profughi sbarcano dalla nave Ong Open Arms a Pozzallo (Ragusa)”.

Le condizioni dei migranti a bordo della Open Arms

Una volta che l’imbarcazione è approdata nel porto di Pozzallo sono iniziate le visite a bordo. Ci sono 98 minori non accompagnati. Finora un solo migrante è stato trasferito a Modica per accertamenti medici. Sulla banchina, comunque, sono pronti medici e infermieri per qualsiasi evenienza. Trattandosi del primo sbarco dopo l’emergenza sanitaria, ci sono da considerare anche i protocolli da seguire per il rischio Coronavisur: “L’attenzione è alta, come sempre. Si procede a ritmi serrati, con procedure consolidate e standard. Come da prassi verifichiamo i paesi eventualmente attraversati negli ultimi 14 giorni per dirimere ogni tipo di sospetto e va comunque detto che gran parte dei migranti ha sostato per mesi, se non per anni, in Libia prima della partenza”, spiegano i sanitari.

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