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Di Maio e Di Battista lanciano campagna M5s per le Europee: “Chiudiamo la sede del Parlamento Ue”

Un viaggio in auto verso Strasburgo per lanciare la campagna elettorale in vista delle prossime elezioni europee: Luigi Di Maio e Alessandro Di Battista parlano in diretta Facebook per annunciare il percorso che porterà il M5s al voto di maggio. “L’Europa o si mette in testa che si cambiano i trattati o crolla, e se crolla l’Europa non è colpa del M5s”, affermano. E sostengono di puntare a far chiudere la sede del Parlamento di Strasburgo.
A cura di Stefano Rizzuti
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Una diretta Facebook per iniziare un viaggio in auto verso Strasburgo. Un viaggio anche metaforico, con l’obiettivo di conquistare le sedi dell’Unione europea attraverso il voto di maggio. Così Luigi Di Maio e Alessandro Di Battista lanciano la campagna elettorale in vista delle elezioni europee, con un lungo viaggio “attraversando vari paesi europei”. Una campagna elettorale che li vedrà impegnati per il Movimento 5 Stelle, nonostante Di Battista abbia confermato anche oggi di non volersi candidare. Ma il messaggio lanciato dai due è chiaro: “L'Europa o si mette in testa che si cambiano i trattati o crolla, e se crolla l'Europa non è colpa del M5s. C’è da fare una battaglia sul merito di alcuni trattati: allargare la platea di chi beneficia di diritti economici e sociali e aumentare i fondi per i dissesto”, afferma Di Battista in diretta Facebook.

Per Di Maio questo viaggio servirà anche per capire “come gli italiani hanno situazioni più svantaggiose rispetto ad altri cittadini europei”. E da qui ripartire per continuare la battaglia con l’obiettivo di “fare quota 41, cioè il verso superamento della legge Fornero, ma anche aumentare la platea dei beneficiari del reddito di cittadinanza”. “Pensiamo che questa Ue così com’è non va, ma ci sono cose specifiche che vanno prese di petto – racconta ancora Di Maio – cambiamo questa Europa per fare una legge di Bilancio che possa essere ancora più importante per i cittadini”. Tanto che Di Battista parla di quello che definisce un “tira e molla” avuto con l’Ue sui numeri della manovra: “Mi ha indignato dover combattere in questo modo per ottenere ciò che dovrebbe essere il minimo”.

Il sito del reddito di cittadinanza a marzo

Il vicepresidente del Consiglio, durante la diretta Facebook organizzata nell’auto da lui guidata verso la Francia, parla anche del reddito di cittadinanza, confermando che il portale internet che servirà per richiederlo “sarà pronto nel mese di marzo”. Spiegando poi come funzionerà l’iter per ricevere il reddito, sottolinea che il navigator chiamerà al telefono il beneficiario per spiegarli diritti e doveri. “Ci abbiamo lavorato tanto, è una cosa non semplice. Ma ci siamo quasi. Riusciremo a farcela e quindi si tratta di resistere due mesi e ci siamo, arriverà alle famiglie in difficoltà”.

Altro tema toccato durante la diretta è quello riguardante la condizione dei terremotati del Centro Italia. “Il sottosegretario Vito Crimi nei prossimi giorni avrà delle novità – assicura Di Maio –. Avremo bisogno di snellire una serie di procedure”. Secondo il ministro del Lavoro, infatti, è questo il modo migliore per uscire dal “rallentamento della ricostruzione”, il cui “vero nemico è la burocrazia”. Quindi, spiega ancora Di Maio, “per fare cose straordinarie servono anche regole straordinarie”, in modo da poter accelerare sulle procedure. Persino “allargando le maglie” degli appalti, per esempio come fatto con la norma che permette di affidare lavori senza gara sotto i 150mila euro. Il che, assicura ancora Di Maio parlando delle nuove norme anticorruzione, “non vuol dire aiutare a delinquere”.

L'arrivo a Strasburgo: ‘Eliminiamo questa sede del Parlamento'

Di Maio e Di Battista sono arrivati nel pomeriggio a Strasburgo e hanno dato vita a una diretta Facebook proprio davanti alla sede del Parlamento europeo della città francese. "Questa è una delle due sedi del Parlamento, è un’assurdità avere due sedi. Questa è la marchetta francese che dobbiamo chiudere il prima possibile”, afferma chiaramente Di Maio. Anche per Di Battista “questa sede va chiusa, questi sprechi devono finire. Si buttano soldi dei contribuenti europei. Questa sede costa circa 200 milioni di euro all’anno, soldi buttati soltanto per fare un regalo ai francesi”, continua l’ex deputato parlando di cifre non precise e spiegando che “bisogna aggredire gli sprechi anche in ambito europeo”. Il vicepresidente del Consiglio afferma invece che “questo palazzo viene usato pochissimo” e che bisogna puntare su un taglio degli sprechi dell’Ue, uno dei punti del “manifesto del nuovo gruppo parlamentare” a cui darà vita il M5s. “Questo – dice ancora Di Maio riferendosi alla sede dell’Europarlamento – è il simbolo dell’arroganza di una Ue che a noi viene a rompere le scatole anche sulle pensioni agli invalidi, mentre in altri paesi si può fare quello che si vuole. Iniziamo a eliminare questi simboli dell’arroganza, queste marchette. E iniziamo a recuperare risorse. Saremo l’ago della bilancia nel prossimo Parlamento europeo”.

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