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Come recuperare gli arretrati dell’Assegno Unico, chi può farlo e entro quando

Dal 20 maggio partiranno i nuovi pagamenti dell’Assegno unico per i figli, con importi aggiornati in base all’Isee 2025. Chi non ha ancora rinnovato la Dsu ha tempo fino al 30 giugno per evitare ulteriori tagli e recuperare gli arretrati da marzo.
A cura di Francesca Moriero
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Arrivano dal 20 maggio i nuovi accrediti dell'Assegno unico e universale, la misura di sostegno destinata alle famiglie con figli a carico. Il calendario Inps conferma che anche per questo mese l'erogazione partirà nella seconda metà del mese, in linea con quanto già accaduto ad aprile. A ricevere il pagamento per primi saranno i nuclei familiari che non hanno subito variazioni nella composizione del nucleo o nella situazione economica. Chi, invece, non ha ancora aggiornato l'Isee rischia di continuare a percepire solo l'importo minimo, e ha tempo fino al 30 giugno per mettersi in regola e recuperare gli arretrati.

Quando partono i pagamenti dell'Assegno Unico di maggio 2025

Il primo giorno utile per l'erogazione dell'Assegno unico di maggio è fissato a lunedì 20. Come nei mesi precedenti, la finestra dei pagamenti può estendersi per diversi giorni, ma si parte sempre da questa data. La tempistica riguarda soltanto i beneficiari che non hanno modificato il proprio Isee rispetto all’anno precedente e che rientrano tra i percettori automatici. In caso di variazioni nella composizione del nucleo familiare, o di ricalcolo dell'indicatore economico, l'erogazione potrebbe subire dei ritardi, ma resterà comunque prevista all'interno del mese.

Cosa succede a chi non ha aggiornato l'Isee

Chi non ha presentato l'Isee aggiornato entro il termine fissato al 28 febbraio 2025 riceve da marzo l'importo minimo previsto per l'Assegno unico: 57,50 euro. Una cifra notevolmente ridotta rispetto agli importi ordinari, che variano in base alla condizione economica e alla composizione della famiglia. Non tutto è però perduto: l'Inps consente di aggiornare la Dsu (Dichiarazione Sostitutiva Unica) fino al 30 giugno 2025. Chi lo fa entro questa scadenza potrà ricevere, oltre all'importo corretto da luglio in avanti, anche gli arretrati relativi ai mesi di marzo, aprile e maggio.

Come aggiornare la Dsu e richiedere gli arretrati

L'aggiornamento della Dsu è necessario per ottenere un assegno adeguato all'effettiva condizione economica del nucleo familiare. Può essere compilata:

  • online, tramite il portale Inps, con accesso tramite Spid, Carta d’identità elettronica (Cie) o Carta nazionale dei servizi (Cns);
  • tramite i Caf e patronati, che offrono assistenza gratuita nella compilazione.

Chi presenta la nuova Dsu entro il 30 giugno riceverà il ricalcolo dell'assegno e il pagamento degli arretrati in un secondo momento, in date stabilite dall'Inps.

Chi ha diritto all'Assegno unico

L'Assegno unico spetta a tutte le famiglie con figli a carico, a prescindere dalla condizione lavorativa dei genitori. In particolare:

  • per ogni figlio minorenne, fin dal settimo mese di gravidanza;
  • per ogni figlio maggiorenne fino a 21 anni, se frequenta un corso di formazione scolastica, professionale o universitaria; se svolge un tirocinio o lavoro con reddito inferiore agli 8mila euro annui; è disoccupato e iscritto ai centri per l’impiego; svolge il servizio civile universale;
  • per ogni figlio con disabilità, senza limiti di età.

A quanto ammonta l'Assegno unico: gli importi aggiornati

Gli importi dell’Assegno unico vengono calcolati in base all’Isee aggiornato del nucleo familiare. Dal 2025, sono previsti aumenti leggeri rispetto all'anno precedente. Gli importi mensili sono:

  • 201 euro per ciascun figlio minorenne (in aumento rispetto ai 199,40 euro del 2024);
  • 97,70 euro per i figli tra i 18 e i 20 anni (prima 96,90 euro);
  • 120,60 euro per i figli con disabilità non autosufficienti (prima 119,60 euro);
  • 34,40 euro per il secondo percettore di reddito (contro i precedenti 34,10 euro).

A questi importi base possono aggiungersi maggiorazioni, ad esempio per nuclei numerosi, madri sotto i 21 anni, genitori entrambi lavoratori o figli con disabilità.

Come viene erogato l'Assegno unico

L'Assegno unico viene versato mensilmente con le seguenti modalità:

  • bonifico su conto corrente bancario o postale;
  • accredito su libretto di risparmio con IBAN;
  • versamento su carta di credito o debito con IBAN;
  • bonifico domiciliato da ritirare presso gli sportelli postali.
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