L’Inter è senza allenatore: Simone Inzaghi lascia subito il club nerazzurro e va all’Al Hilal

Simone Inzaghi lascia subito l'Inter e si va a prendere le palate di milioni arabi dell'Al Hilal, che allenerà già nell'imminente Mondiale per Club. Competizione cui parteciperà anche la squadra nerazzurra, che adesso si trova senza un tecnico in panchina. La decisione del 49enne tecnico piacentino era nell'aria da giorni, ancora prima della finale di Champions League disastrosamente persa col PSG a Monaco di Baviera, ed è stata comunicata alla dirigenza al termine dell'incontro andato in scena oggi. Inzaghi aveva sul tavolo un'offerta faraonica dell'Al Hilal, superiore ai 25 milioni netti a stagione, e firmerà un contratto biennale con la squadra che milita nella Saudi Pro League.
Troppo allettante la proposta araba, a fronte di un ciclo con l'Inter che l'allenatore sentiva essere arrivato alla fisiologica conclusione dopo quattro anni in cui ha vinto uno Scudetto, due Coppe Italia, tre Supercoppe nazionali ed è arrivato due volte in finale di Champions League, perdendo nel 2023 col Manchester City e poi quest'anno col PSG. Una stanchezza cui si era aggiunta l'amarezza per le critiche ricevute nell'ultimo periodo, dopo che l'ultima stagione – che aveva visto l'Inter in corsa su tutti i fronti fino all'ultimo – si era conclusa con zero titoli.
Simone Inzaghi lascia l'Inter "di comune accordo": va subito al Mondiale per Club con l'Al Hilal
Evidentemente nell'incontro di oggi non sono arrivate quelle rassicurazioni su progetto, ambizioni, rinnovamento della rosa e quant'altro avrebbe potuto far cambiare idea al tecnico, che dunque ha deciso di lasciare l'Inter con un anno di anticipo rispetto alla scadenza del suo contratto, che era fissata al 30 giugno 2026.
L'addio a Inzaghi è stato ufficializzato con una nota sul sito del club nerazzurro: "Le strade del Club e di Simone Inzaghi si separano. È questa la decisione presa di comune accordo dopo l'incontro avvenuto pochi minuti fa. La gestione di Inzaghi all'Inter sarà ricordata da tifosi, calciatori, dirigenti e dipendenti come caratterizzata da grande passione, accompagnata da professionalità e dedizione. Sei trofei, uno Scudetto, due Coppa Italia e tre Supercoppa di serie A, sono il palmarès maturato in quattro stagioni, che hanno riportato il club ai vertici del calcio italiano ed europeo. Inzaghi è uno degli allenatori con il maggior numero di partite nella storia del club nerazzurro, dopo Herrera, Mancini, Trapattoni e Mourinho. Esattamente come gli altri membri esclusivi di questo novero, Inzaghi ha contribuito significativamente alla crescita del palmarès interista e passerà per sempre alla storia come il coach che ci ha portato alla conquista della Seconda Stella".
Il presidente Beppe Marotta ha poi salutato a sua volta l'allenatore piacentino: "A nome del nostro azionista Oaktree e di tutto il club, desidero ringraziare Simone Inzaghi per il lavoro svolto, per la passione dimostrata e anche per la sincerità nel confronto odierno, che ha portato alla decisione comune di separare le nostre strade. Solamente quando si è combattuto insieme per raggiungere il successo giorno per giorno, si può avere un dialogo franco come quello accaduto oggi".

L'avventura con l'Al Hilal inizierà immediatamente, visto che la squadra di Riad – classificatasi al secondo posto nell'ultimo campionato appena concluso, dietro l'Al Ittihad – sarà impegnata già il 18 giugno nel Mondiale per Club, scendendo in campo contro il Real Madrid allo stadio Hard Rock di Miami.
Chi allenerà l'Inter dopo l'addio di Inzaghi: due nomi in cima alla lista
Anche l'Inter – assieme alla Juventus, unica altra formazione italiana – sarà presente nella nuova competizione varata dalla FIFA, che si terrà negli Stati Uniti dal 14 giugno al 13 luglio. C'è da capire adesso chi sarà a guidare dalla panchina la squadra nerazzurra, che peraltro ci arriva con la spia della riserva che lampeggia, come ha dimostrato la disfatta nella finale di Champions.
Il preferito è Cesc Fabregas, reduce dalla grande stagione al Como e che peraltro pareva aver deciso di restare sul Lago rifiutando per il momento di ascoltare le sirene delle grandi squadre. Poi c'è Roberto De Zerbi, che quest'anno ha portato il Marsiglia in Champions League. Dietro queste due prime scelte, ci sono poi i due ex nerazzurri Cristian Chivu e Patrick Vieira, che hanno appena salvato Parma e Genoa in Serie A. Sullo sfondo altre piste che al momento sembrano meno probabili come Thiago Motta e Raffaele Palladino.