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“Eravamo bloccati e spauriti”, Griezmann racconta l’incubo della Francia alla Puskas Arena

Ungheria-Francia è terminata 1-1 con i campioni del mondo di Deschamps costretti alla rimonta. Una gara vissuta dalla nazionale transalpina quasi come un “incubo” davanti ai 60 mila della Puskas Arena, unico stadio di Euro 2020 ad avere l’accesso al completo, “Non eravamo più abituati a questo clima, non siamo riusciti a esprimere il nostro gioco per la presenza del pubblico”
A cura di Alessio Pediglieri
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Nel Girone più complicato, impossibile e stupendo, c'è anche la Francia Campione del mondo in carica che ha dato segnali di cedimento. Se non nella qualità dei suoi interpreti, decisamente una spanna superiore a quasi tutte le Nazionali presenti a questo Europeo, almeno sul piano psicologico. La piccola stonatura contro l'Ungheria (1-1 di rimonta) ha acceso un allarme arancione anche in casa Deschamps confermando ancora una volta il vecchio adagio secondo cui se bastassero solamente i soldi a vincere una partita non si dovrebbe scendere nemmeno in campo.

Marco Rossi, con una rosa da 6 milioni, di fronte a quella francese da 900 ha confermato che è sempre e solo il campo a decidere al 90′. Alla vigilia la ‘piccola' Ungheria – vaso di coccio in un Girone di Ferro – sembrava già battuta ma nessuno – soprattutto i francesi – hanno fatto i conti con un elemento che alla fine ha fatto la differenza: il pubblico. 60 mila anime assiepate alla Puskas Arena, come non si vedevano da mesi, hanno trascinato la nazionale magiara verso l'impresa memorabile. Non è arrivata la vittoria, ma la partita è da quelle da incorniciare tra esultanze ed emozioni come fosse stata una finale.

Il pubblico, appunto. Che in Ungheria non è contingentato per le normative anti Covid e ha potuto entrare alla Puskas Arena in tutto il suo splendore: 60 mila tifosi, ovviamente per 3/4 ungheresi che hanno creato la classica ‘bolgia' umana di fronte alla quale la Francia si è arresa: "Non eravamo preparati, non siamo più abituati a questo clima in campo" dirà Antoine Griezmann, salvatore della patria francese.

Abbiamo perso l'abitudine di giocare in uno stadio pieno. La differenza l'ha fatta il pubblico: eravamo bloccati, spauriti. Non ci siamo ritrovati e non abbiamo saputo esprimere il nostro gioco. Ecco, questa è la verità

Il classico 12° uomo, dunque, è tornato prepotentemente anche a Euro 2020. Al momento solamente alla Puskas Arena dove si ritornerà a giocare Portogallo-Francia mercoledì 26 giugno alle 21.00 mentre l'Ungheria volerà a Monaco di Baviera per il match in contemporanea contro la Germania. Ma si sta lavorando anche per ‘ampliare' la presenza altrove. Come a Wembley, possibile scenario dell'Italia di Mancini, dove si è fatta già richiesta di portare al 50% della capienza dell'impianto per una cornice di pubblico che potrebbe tornare a fare la differenza, ridando normalità anche al calcio giocato.

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