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Opinioni

Stefano De Martino, dal no a L’Eredità all’ipotesi Affari Tuoi con un solo obiettivo: Sanremo

Questo è un fotomontaggio che potrebbe diventare realtà. Con l’addio di Amadeus si apre un’autostrada per Stefano De Martino. Il conduttore, dopo aver detto no a L’Eredità mesi fa, potrebbe accettare l’arma a doppio taglio di Affari Tuoi con un obiettivo chiaro, quello dell’Ariston.
A cura di Andrea Parrella
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Immagine generata con intelligenza artificiale. La foto originale raffigurava Amadeus.
Immagine generata con intelligenza artificiale. La foto originale raffigurava Amadeus.

Ma quindi, che ne sarà della Rai? Il futuro dell'azienda, dopo l'addio definitivo di Amadeus, è offuscato da nubi di incertezza. Il conduttore di Affari Tuoi e re degli ultimi cinque Sanremo non era di certo il solo conduttore a disposizione dell'azienda, ma la sua uscita è un evento traumatico che costringe la Rai a una riorganizzazione che comporterà i suoi rischi oggettivi.

Al centro di questa rivoluzione necessaria potrebbe esserci il volto di Stefano De Martino e sono diversi gli elementi che spingono a pensare la Rai possa provare a puntare su di lui. La giovinezza in primis, per evidenti ragioni anagrafiche, unita alla trasversalità del suo pubblico potenziale, sono segnali sui quali l'azienda potrebbe provare a investire per metterlo al centro di una serie di progetti che possano cementare il rapporto di De Martino con il grande pubblico. Un legame di cui ha già dato prova con l'esperienza fortunata di STEP e quella, diversa ma ugualmente efficace, di Bar Stella. Il titolo indicato, secondo le indiscrezioni, è quello di Affari Tuoi.

Perché Affari Tuoi è un'arma a doppio taglio

Se tutte le evidenze portano a dare per scontato un interesse di De Martino verso un'ipotesi di questo tipo, vari elementi potrebbero rendere Affari Tuoi una sorta di arma a doppio taglio. Il precedente di Amadeus non aiuta, visto che chiunque lo sostituirà dovrà sobbarcarsi il peso di aver preso il posto di colui che non doveva essere cacciato. Non è favorevole il contesto politico, perché il conduttore rischierebbe di trovarsi ostaggio della narrazione di una Rai a trazione destrorsa, per certi versi incompatibile con la stessa scuderia di cui il presentatore fa parte, quella di Beppe Caschetto. Ultima, ma non in ordina di importanza, Affari Tuoi rappresenterebbe una deviazione nel percorso "arboriano" che De Martino ha tentato di impegnare negli ultimi anni. La prima serata leggera con una compagnia di giro, la seconda serata con il retrogusto dell'improvvisazione, non sembrano i tratti di chi punta ad esserci tutti i giorni, ma di chi vuole esserci in un modo diverso, anche sottraendosi.

Il no di De Martino a L'Eredità

Inoltre c'è un precedente che ci spingerebbe ad un no di De Martino a questo scenario. Fanpage.it è in grado di raccontarvi che mesi fa, quando "l'eredità della conduzione de L'Eredità" era in forse, visto il caos generatosi su Pino Insegno, una proposta di condurre L'Eredità sarebbe arrivata proprio a De Martino, il quale dopo una riflessione avrebbe gentilmente detto no all'appuntamento quotidiano, per il quale è stato poi incaricato Marco Liorni.

Cosa potrebbe essere cambiato da allora tanto da spingere De Martino ad accettare l'eventuale proposta di condurre Affari Tuoi? Una parola sola: Sanremo. L'anno prossimo, o quello successivo se Carlo Conti dovesse accettare di tornare al Festival (si parla di un trio con gli amici Panariello e Pieraccioni), potrebbe crearsi lo spazio giusto per un nuovo volto alla guida del festival. Il programma dell'access di Rai1, che in queste settimane di primavera sta spesso superando i 6 milioni di telespettatori medi ed è uno dei più visti della Tv, rappresenterebbe un'ottima palestra così da irrobustirsi ed avere i mezzi necessari per puntare a Sanremo che, dopo un po' di evasività ha iniziato a parlare concretamente di Sanremo dicendo di avere molte idee a riguardo, pur pensando sia ancora presto.

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"L'avvenire è dei curiosi di professione", recitava la frase di un vecchio film che provo a ricordare ogni giorno. Scrivo di intrattenimento e televisione dal 2012, coltivando la speranza di riuscire a raccontare la realtà che vediamo attraverso uno schermo, di qualunque dimensione sia. Renzo Arbore è il mio profeta.
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