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Premier M5s, scaduto il termine: Di Maio unico big ad aver ufficializzato la candidatura

Scaduto il termine per la presentazione delle candidature alle votazioni online del M5s per la corsa alla presidenza del Consiglio. Luigi Di Maio è l’unico ad aver finora ufficializzato la sua candidatura, ma non è escluso che possa scendere in campo qualche altro nome. Intanto ha già rinunciato Alessandro Di Battista, probabile che faccia lo stesso anche Roberto Fico.
A cura di Stefano Rizzuti
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È scaduto alle 12 di questa mattina il termine per presentare la candidatura alle votazioni online del MoVimento 5 Stelle per decidere chi sarà il candidato alla presidenza del Consiglio. L'unico candidato tra i big ad aver ufficializzato, finora, la sua volontà a partecipare alle votazioni sul blog di Grillo è il vicepresidente della Camera e da tempo premier in pectore del M5s Luigi Di Maio. Quello che era dato fino a pochi giorni fa come il suo rivale più accreditato, Alessandro Di Battista, ha annunciato di non voler presentare la sua candidatura. Probabile la rinuncia anche di Roberto Fico, esponente dell'ala ortodossa che secondo l'Adnkronos non scenderà in campo. Questo non vuol dire che Di Maio sarà certamente l'unico candidato. Finora non è stata data comunicazione ufficiale delle candidature presentate, ma anche se nessuno ha fatto sapere di essere pronto a sfidare Di Maio, può anche spuntare qualche nome – probabilmente non tra i big del partito – che parteciperà alla votazione online.

Il nome del vincitore dovrà essere annunciato durante la kermesse Italia 5 Stelle che si terrà a Rimini dal 22 al 24 settembre. Chiunque avesse voluto candidarsi aveva tempo fino a questa mattina alle 12, seguendo le regole pubblicate poche giorni fa sul blog di Beppe Grillo che hanno suscitato non poche polemiche, soprattutto in merito alla possibilità di candidare anche esponenti del M5s indagati: una norma – novità per il MoVimento – ritenuta da molti come una soluzione ad hoc per Luigi Di Maio.

Luigi Di Maio aveva ufficializzato la sua candidatura a premier con un post su Facebook nel quale aveva scritto: "Siamo ancora qui, più forti di prima. E ora dobbiamo completare l'opera: andiamo a Palazzo Chigi e facciamo risorgere l'italia. Oggi ho accettato la mia candidatura a Premier per il Movimento 5 Stelle". Il vicepresidente della Camera aveva comunque già reso noto di essere disponibile a correre per la poltrona di palazzo Chigi, affermando di voler rappresentare l'M5s nel caso in cui fosse stato votato dagli attivisti del MoVimento che prenderanno parte alla consultazione online.

La rinuncia di Alessandro Di Battista e Roberto Fico

Uno dei nomi papabili fino a pochi giorni fa era quello di Alessandro Di Battista, deputato e volto noto del MoVimento. Questa mattina ha però confermato di non volersi candidare: “Ho deciso di non candidarmi a premier del Movimento 5 Stelle. Le ragioni le spiegherò durante il mio intervento sabato prossimo a Rimini. Tra poco si inizierà a votare e invito alla massima partecipazione. A colui che sarà candidato faccio un grande in bocca al lupo ricordandogli che avrà un compito meraviglioso: quello di portare avanti il programma votato da migliaia di iscritti. Ringrazio tutte le persone che in queste ore mi hanno scritto chiedendomi di candidarmi. È meraviglioso avere tutto questo sostegno. Allo stesso tempo sono sicuro che la mia scelta sia quella giusta. A riveder le stelle!”.

Uno dei dibattiti principali degli ultimi giorni riguardava l’ala ortodossa del MoVimento che rischiava – e rischia ancora di più oggi – di non essere rappresentata durante queste primarie online che si terranno nei prossimi giorni. Proprio per questo in molti avrebbero spinto sulla candidatura di Roberto Fico, anche per poter legittimare le votazioni con una vera sfida tra lui e Di Maio, ma Fico avrebbe deciso di non aver inoltrato la candidatura, secondo quanto riferito dall'Adnkronos. Di recente, aveva già rinunciato alla possibile candidatura anche Roberta Lombardi, annunciando di essere pronta a correre per la presidenza della regione Lazio contro la consigliera regionale uscente Valentina Corrado.

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