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Prodi: “Ho chiesto una serie tv sui periti tecnici, ma c’è spazio solo per preti e carabinieri”

L’ex presidente del Consiglio, Romano Prodi, ironizza spiegando di aver proposto per anni di realizzare una serie televisiva sui periti tecnici, una figura ritenuta fondamentale: “L’Arma dei carabinieri io l’adoro, i preti vanno benissimo, ma non ne hanno fatta una sui tecnici, non c’è stato verso”.
A cura di Stefano Rizzuti
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Non solo politica e scissione del Pd. L’ex presidente del Consiglio, Romano Prodi, parla anche dei suoi obiettivi televisivi. Non come attore o protagonista di qualche prodotto in tv. Ma come promotore di una serie con protagonisti i periti tecnici. Uno sceneggiato che, però, con il rammarico dell’ex presidente del Consiglio, non è mai stato prodotto. Parlando con i ragazzi della Deles Academy di Ubaldo (Varese), Prodi si sofferma sulla necessità di avere più periti tecnici nel nostro Paese. E per questo spiega: “Non sono riuscito a far fare dai server televisivi un serial televisivo sui periti tecnici che hanno fatto successo nella vita, ho insistito per almeno 12 anni”. L’ex presidente del Consiglio motiva questa sua richiesta, mai ascoltata: “In un paese che è stato salvato dall'industria, costruito dai periti industriali, hanno rinnovato l'immagine dei carabinieri, della Polizia, della Finanza, Don Matteo, ma fatela una…”. Prodi poi ironizza: “L’Arma dei carabinieri io l'adoro, i preti vanno benissimo, ma non ne hanno fatto uno sui tecnici, non c'è stato verso”.

Poi Prodi passa alla situazione politica e si sofferma sulla decisione di Matteo Renzi di lasciare il Pd: “La frammentazione è la nostra politica, è questa frammentazione quella che ti distrugge”. “Abbiamo il sistema maggioritario perché le elezioni non sono fatte per fare la fotografia del Paese, ma per dare un governo al Paese”, afferma ancora l’ex presidente del Consiglio. Ma anche altri sono i temi affrontati da Prodi durante l’evento, come quello dell’evasione fiscale, e se non finisce – a suo parere – “non c’è più nulla da fare: al Paese manca quello che viene portato via”.

Sulla formazione del nuovo governo Prodi ritiene fondamentale quanto avvenuto in Europa, dove il Movimento 5 Stelle ha sostenuto la candidatura di Ursula von der Leyen alla presidenza della Commissione: “Per l’Italia è stato importantissimo il voto dei 5 Stelle per Ursula von der Leyen in Europa, altrimenti se non fosse stato determinante, forse non ci sarebbe stata la scissione del vecchio governo”. Sempre parlando di Ue, l’ex presidente del Consiglio non si dice preoccupato della “maggioranza risicata” che guiderà l’Unione: “Molti dei voti che non sono andati alla von der Leyen sono fortemente europeisti”. E per questo, secondo Prodi, la maggioranza potrebbe anche allargarsi.

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