Pd, Boschi: “Ora sono libera di dire quello che penso, in Italia Viva c’è più allegria”

Si dice più libera la deputata di Italia Viva, Maria Elena Boschi, da quando ha lasciato il Pd. Intervistata a L’aria che tira, in onda su La7, l’ex ministro ed ex sottosegretario alla presidenza del Consiglio parla del suo approdo nella formazione politica voluta da Matteo Renzi. E parte dall’addio ai dem: “Sicuramente quando si lascia una comunità di cui si è fatto parte, e io mi sono impegnata tanto e ho cercato di fare del mio meglio dentro al Pd, un po’ dispiace”. Però – sottolinea Boschi – “prevale un po’ più il senso di libertà, non di liberazione. Direi proprio di libertà nel poter dire quello che si pensa ed essere fuori dalle logiche delle correnti che, purtroppo, stanno rovinando un po’ il Partito Democratico”.

Libertà di dire alcune cose, in particolare: “Soprattutto liberi di fare delle proposte, parlando ai cittadini, cercando anche di risolvere dei problemi concreti, senza che tutte le volte una proposta sembri un modo per attaccare il segretario del partito o qualcuno dentro al Pd”. Obiettivo di Italia Viva, proprio per questi motivi, è anche quello di “cercare di parlare un po’ più fuori dal palazzo”. Anche perché – aggiunge ancora – dentro il Pd “la cosa un po’ brutta era ridursi ad avere, tra virgolette, paura del compagno di banco, aver paura che tutto potesse essere frainteso”.

Diverso lo spirito dentro Italia Viva, secondo la capogruppo alla Camera della nuova formazione politica: “Invece in Italia Viva abbiamo cambiato proprio aria, nel senso che siamo tutti un po’ più in sintonia, c’è anche un po’ più di allegria, diciamoci la verità”. Tornando sul Pd, Boschi risponde alla conduttrice che le chiede se crede di essere stata lasciata sola, in alcuni momenti, all’interno del partito: “Alcuni sono sempre stati molto vicini, soprattutto tra le persone. Io ho sentito magari più l’affetto del popolo, della gente del Pd che non dei dirigenti del partito, in certi momenti. Devo dire che ci sono state fasi molto diverse. Non tutti hanno avuto un senso di comunità”. E, invece, secondo Boschi è importante che non accada questo “se si fa parte di una squadra, di una comunità”.