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Nuove misure, il costituzionalista Celotto: “È lockdown ai No Vax, ci avviciniamo a obbligo vaccino”

“È la solita questione. Diritto alla salute, diritto alla socialità, diritto economico. Quello alla salute è il primo, è l’unico diritto definito fondamentale in Costituzione”: così il costituzionalista Alfonso Celotto, in un colloquio con Fanpage.it, commenta le nuove regole che hanno di fatto introdotto un lockdown per i non vaccinati.
A cura di Annalisa Girardi
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Fonte: Facebook
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Durante il Consiglio dei ministri che ha approvato il decreto con le nuove regole per la quarantena e l'estensione del Super Green Pass, si era parlato anche di introdurre l'obbligo di Certificazione Covid rafforzata anche sul lavoro, almeno per la Pubblica amministrazione (inizialmente). Misura che però ha incontrato il netto rifiuto di una parte della maggioranza. Nessun accordo su quel fronte quindi. Alla fine nel decreto è stata inserita un'estensione del Super Green Pass praticamente generalizzata, ad esclusione dei negozi, attività commerciali e dei luoghi di lavoro (per cui rimane sufficiente il tampone), che limiterà in modo consistente la vita dei non vaccinati. "Stiamo copiando la misura del lockdown per i non vaccinati che hanno fatto ad esempio Austria e Germania. La cosa che un po' stupisce è che se le cose sono gravi come sembrano, perché prendere la misura tra più di 10 giorni? Questo è anche un po' il segno di come si sia dovuto mediare tra i diversi partiti che siedono in Consiglio dei ministri. Secondo me è evidente che è stato il primo Cdm un po' burrascoso del governo Draghi", ha commentato in un colloquio con Fanpage.it il costituzionalista Alfonso Celotto, professore di Diritto costituzionale alla facoltà di Giurisprudenza dell'Università Roma 3.

"Non si riusciva a decidere e alla fine si è arrivati a questa misura, che è una misura estremamente severa, però dal 10 gennaio. E nel frattempo si è deciso di non intervenire sui lavoratori", ha aggiunto. Per poi precisare: "Non c'è ancora l'obbligo, ma ci stiamo sostanzialmente avvicinando. D'altra parte, ancora una volta siamo rimasti sorpresi dal virus. Sembrava quasi tutto finito, c'erano moltissimi vaccinati: e invece adesso è un problema di capire come convivere con il virus senza fare un lockdown generalizzato che non ce lo possiamo permettere".

Proprio sulla questione dell'obbligo vaccinale convergono le critiche di parti politiche e sociali, che accusano il governo di aver sostanzialmente introdotto un obbligo mascherato, rendendo il Super Green Pass obbligatorio così tanti luoghi e attività. "È un contemperamento delle diverse esigenze. Se ci fosse l'obbligo vaccinale ci sarebbe anche chi direbbe che le proprie libertà sono state violate. In questo modo, come accaduto anche in Austria e in Germania, chi non si vuole vaccinare può non farlo ma allo stesso tempo può fare molte meno cose. Quella è una scelta", ha sottolineato il costituzionalista.

Celotto ha quindi concluso: "È la solita questione. Diritto alla salute, diritto alla socialità, diritto economico. Quello alla salute è il primo, è l'unico diritto definito fondamentale in Costituzione, all'articolo 32".

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