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Migranti, Matteo Salvini replica a Roberto Saviano: “Non capisce quello che legge”

Il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, replica allo scrittore Roberto Saviano e al suo appello di aprire i porti ai 49 migranti da giorni in mare: “Le polemiche di sindaci o di pseudo scrittori che non capiscono quello che leggono non mi toccano, perché sono impegnato a lavorare e passo il mio tempo a lavorare e non a polemizzare”.
A cura di Stefano Rizzuti
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Si riaccende lo scontro tra il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, e lo scrittore, Roberto Saviano. La discussione è stata sollevata questo pomeriggio da Saviano con un video, rilanciato su Twitter, nel quale lo scrittore ha invitato Salvini a smetterla “di fare il pagliaccio sulla pelle delle persone”, con riferimento alla decisione di chiudere i porti e di non accogliere i 49 migranti da giorni in mare, a bordo delle due imbarcazioni Sea Watch 3 e Sea Eye, al largo di Malta. “Apri i porti, basta con questa becera propaganda, basta fare campagna elettorale sulla pelle degli ultimi”, aveva detto oggi Saviano. La replica di Salvini non si è fatta attendere ed è arrivata durante una conferenza stampa a Pescara: “Le polemiche di sindaci o di pseudo scrittori che non capiscono quello che leggono non mi toccano, perché sono impegnato a lavorare e passo il mio tempo a lavorare e non a polemizzare”.

Oggi Saviano ha rivolto un vero e proprio appello al ministro dell’Interno per aprire i porti. “Ricordati che sei un ministro della Repubblica. Smettila. Queste 49 persone vanno accolte. L'Italia ha già dato molto e l'Europa si sta comportando male… È vero. L'Europa ha un comportamento drammatico, ignobile, ma questo non autorizza a fare propaganda su 49 innocenti. Basta propaganda dell'uomo duro che non fa entrare immigrati, quando sai benissimo che non è cosi. Al ministro Salvini dico: basta pagliacciate, basta propaganda per le Europee. Comportati da uomo, fai sbarcare queste persone o delega, come in altri sbarchi, dove è stato tutto taciuto fai entrare queste persone. Basta, sii serio e istituzionale”. L’appello dello scrittore sembra esser stato parzialmente accolto dall’altro vicepresidente del Consiglio, Luigi Di Maio, che su Facebook ha fatto sapere che l’Italia è disposta a far entrare le donne e i bambini presenti sulle due imbarcazioni nel nostro territorio, ma solo se Malta accetterà di farli sbarcare nei suoi porti.

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