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Indagato Alberto Bianchi, ex presidente della fondazione che finanziava la Leopolda di Renzi

L’ex presidente della Fondazione Open, nata per sostenere le iniziative di Matteo Renzi, è indagato per traffico di influenze in un’inchiesta coordinata dalla Guardia di finanza e dalla procura di Firenze. Alberto Bianchi ha sostenuto, con la sua fondazione, anche la kermesse della Leopolda che l’ex presidente del Consiglio organizza tutti gli anni a Firenze.
A cura di Stefano Rizzuti
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Alberto Bianchi è indagato nell’ambito di un’inchiesta in cui viene ipotizzato il reato di traffico di influenze. Bianchi è un avvocato fiorentino ed è ex presidente della Fondazione Open, nata per sostenere le iniziative di Matteo Renzi. A partire dalla Leopolda, appuntamento annuale che lo stesso ex presidente del Consiglio organizza a Firenze e che quest’anno si terrà a partire dal 18 ottobre, dopo la nascita annunciata in questi giorni del nuovo movimento Italia Viva. Bianchi è indagato dalla procura di Firenze, coordinata dal pm Luca Turco. Secondo quanto riportato finora sarebbe stata anche eseguita una perquisizione.

La notizia dell’indagine a carico di Bianchi, 65enne, è stata confermata anche dal suo legale, l’avvocato Nino D’Avirro. Che ha spiegato: “L’avvocato Alberto Bianchi è indagato per una ipotesi di reato fumosa qual è il traffico di influenze per prestazioni professionali a mio avviso perfettamente legittime”. Il legale prosegue e spiega: “L’avvocato Bianchi ha messo a disposizione degli inquirenti la documentazione richiesta nella convinzione di poter chiarire al più presto questa vicenda che lo sta profondamente amareggiando”. L’inchiesta viene condotta dalla Guardia di finanza. La perquisizione è avvenuta nello studio dell’avvocato Bianchi, durante le operazioni è stato acquisito inoltre materiale informatico, insieme a diversi faldoni di documenti.

La perquisizione all’interno dello studio di Firenze è avvenuta nella giornata di ieri, alla presenza anche dello stesso procuratore che segue le indagini, Luca Turco, titolare dell’inchiesta. La Fondazione Open viene considerata come una sorta di think tank renziano e dal 2012 alla sua chiusura (avvenuta di recente) ha raccolto oltre sei milioni di euro di fondi con cui ha finanziato alcune iniziative, tra cui soprattutto la Leopolda.

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