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Il piano di Conte per rilanciare l’Italia: “Sto preparando una cura da cavallo”

Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, lancia la fase due del governo assicurando che sta lavorando a un progetto rivoluzionario per il Paese: “Mi prenderò qualche giorno per poi lanciare una cura da cavallo per il sistema Italia. Dobbiamo lavorare tutti e ragionare come fossimo in emergenza perché quando ragioniamo di emergenza riusciamo a coordinarci al meglio”.
A cura di Stefano Rizzuti
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La ricetta di Giuseppe Conte per l’Italia è semplice: sottoporre il Paese a una “cura da cavallo”. Sono queste le parole utilizzate dal presidente del Consiglio, al termine delle comunicazioni al Senato in vista del Consiglio Ue, per definire i nuovi progetti dell'esecutivo che lui stesso guida. Parlando con i cronisti a Palazzo Madama, Conte torna sulla fase due del governo e, parzialmente, anche sulle fibrillazioni nella maggioranza, in attesta di quello che dirà questa sera il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, nella puntata di Porta a Porta in cui potrebbe dare importanti segnali per la stabilità (o l’instabilità) del governo.

Conte guarda al futuro indipendentemente dalle tensioni nella maggioranza, per il momento: “Mi prenderò qualche giorno per poi lanciare una cura da cavallo per il sistema Italia. Dobbiamo lavorare tutti e ragionare come fossimo in emergenza perché quando ragioniamo di emergenza riusciamo a coordinarci al meglio”. L’obiettivo del presidente del Consiglio, dunque, è quello di stabilire le prossime mosse ragionando come se “ci fosse un’emergenza nazionale” in corso. E l’emergenza sembra essere quella economica, con l’Italia relegata in fondo all’Ue per crescita, con un dato nettamente inferiore rispetto a quello di tutti gli altri stati membri.

Il problema principale sembra proprio essere quello della crescita per il presidente del Consiglio: “Non possiamo essere fanalino di coda, ci sono delle situazioni anche congiunturali. C’è l’emergenza Coronavirus, ci sono le tensioni commerciali internazionali”, afferma cercando di spiegare a cosa siano dovuti questi dati. Parlando con i cronisti dell’Ansa, Conte si sofferma anche sull’ipotesi di una verifica numerica in Parlamento: “Noi siamo concentrati sull'azione di governo, i titoli dei giornali non mi appassionano. In questo momento siamo concentrati su una priorità che è far crescere l’Italia”. Infine, rispondendo a un cronista che aveva chiesto, benevolmente, se “questo Renzi” lo tenesse sulle spine, il presidente del Consiglio risponde precisando: “Questo Renzi? Non si dice questo Renzi, è il senatore Matteo Renzi, leader di un partito di maggioranza, Italia Viva”.

La linea dettata da Conte viene ribadita dallo stesso presidente del Consiglio in occasione della firma del Protocollo d’intesa tra presidenza del Consiglio e Bei: “Non possiamo accettare un tasso di crescita allo 0,3%, potrà essere anche di più, ma parliamo di percentuali che sarebbero molto modeste e confermerebbero un ruolo di fanalino di coda per l’Italia, ed è inaccettabile”. Secondo il presidente del Consiglio “il sistema Italia ha bisogno di molte cose, ma dobbiamo ragionare nella logica dell’emergenza. Chiamerò a raccolta tutte le forze sane del Paese per contribuire a questa nuova fase”.

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