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Giorgia Meloni ottiene la fiducia alla Camera per il suo governo

Il governo Meloni si è insediato e ora incassa la fiducia alla Camera. Domani tocca al Senato.
A cura di Annalisa Cangemi
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Il nuovo governo Meloni, dopo il discorso programmatico pronunciato questa mattina nell'Aula della Camera dalla presidente del Consiglio, incassa la fiducia a Montecitorio con 235 sì e 154 no.

Domani toccherà a Palazzo Madama, dove la discussione generale inizierà alle 13 (il testo delle dichiarazioni programmatiche è stato depositato oggi al Senato da Meloni). La premier replicherà domani in Aula intorno alle 16,30-17, mentre la ‘chiama' dei senatori per il voto è atteso dalle 19.

Durante il discorso di questa mattina Giorgia Meloni ha preso le distanze dal fascismo: "Ho sempre reputato le leggi razziali del 1938 il punto più basso della storia italiana, una vergogna che segnerà il nostro popolo per sempre" ha detto nel suo intervento, aggiungendo che "Libertà e democrazia sono gli elementi distintivi della civiltà europea contemporanea nei quali da sempre mi riconosco. E dunque, a dispetto di quello che strumentalmente si è sostenuto, non ho mai provato simpatia o vicinanza nei confronti dei regimi antidemocratici. Per nessun regime, fascismo compreso".

Le dichiarazioni programmatiche sono durate oltre un'ora, spesso interrotte da applausi dell'Aula. Giorgia Meloni non ha nascosto una certa emozione, soprattutto quando ha ricordato il suo percorso politico: "Non sono certo arrivata fin qui fra le braccia di un contesto familiare e di amicizie influenti. Rappresento ciò che gli inglesi chiamerebbero l'underdog. Lo sfavorito, per semplificare, che per affermarsi deve stravolgere tutti i pronostici. Intendo farlo ancora, stravolgere i pronostici".

Meloni è la prima donna a guidare a Palazzo Chigi, circostanza che ha sottolineato all'inizio del discorso, elencando anche altre donne che nella storia si sono distinte per le loro doti e sono riuscite a occupare ruoli importanti: "Sento gravare sulle mie spalle oggi, il fatto di essere la prima donna a capo del governo in questa Nazione. Quando mi soffermo sulla portata di questo fatto, mi ritrovo inevitabilmente a pensare alla responsabilità che ho di fronte alle tante donne che in questo momento affrontano difficoltà grandi e ingiuste per affermare il proprio talento o il diritto di vedere apprezzati i loro sacrifici quotidiani". Meloni ringrazia le grandi donne italiane del passato e del presente, che hanno rappresentato un modello anche per lei, ma le chiama per nome, senza pronunciare i cognomi. Cita Cristina Trivulzio di Belgioioso, Rosalie Montmasson, Alfonsina Strada, Maria Montessori, Grazia Deledda, Tina Anselmi, Nilde Iotti, Rita Levi Montalcini, Oriana Fallaci, Ilaria Alpi, Mariagrazia Cutuli, Fabiola Giannotti, Marta Cartabia, Elisabetta Casellati, Samantha Cristoforetti, Chiara Corbella Petrillo.

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