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Dadone alla conferenza sulle dipendenze: “Legalizzare la cannabis seguendo esempio della Germania”

La ministra Fabiana Dadone alla conferenza nazionale sulle dipendenze ha detto l’Italia dovrebbe valutare la legalizzazione della cannabis. Sulla stessa scia le dichiarazioni del ministro Orlando.
A cura di Annalisa Cangemi
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La ministra delle Politiche giovanili Fabiana Dadone ha aperto all'ipotesi di legalizzazione della cannabis. Secondo la ministra del M5s sul tema delle dipendenze bisogna superare gli "steccati ideologici", prendendo atto che sulle droghe "è cambiato tutto", a partire dalle modalità di spaccio.

Secondo la ministra Dadone, che ieri ha aperto a Genova la sesta Conferenza nazionale sulle dipendenze dal titolo "Oltre le fragilità", bisogna pensare alla legalizzazione della cannabis sul modello di quanto sta discutendo il nuovo governo eletto in Germania: "La scelta di legalizzare la cannabis operata dal nuovo governo tedesco è una scelta che l'Italia dovrebbe valutare ma bisogna riuscire a raggiungere la maggioranza al Parlamento. È questo il punto delicato. Il potere su quel fronte spetta alla competenza parlamentare , il governo deve fare un lavoro istruttorio. E lo dico con estrema umiltà, perché il governo possa prendere la decisione giusta".

La via della cannabis legale indicata da Dadone è la stessa che auspica anche il ministro del Lavoro Orlando: "Nel momento in cui un partner non proprio irrilevante e un alleato non proprio trascurabile come la Germania sembra cambiare profondamente linea su questo fronte, credo sia inevitabile che qualche riflessione si faccia anche nel nostro Paese, anche perché quella scelta determinerà dei riflessi che riguarderanno anche il nostro Paese, lo si voglia o no, in un mercato unico senza frontiere".

"Andiamo oltre ipocrisie, ideologie e stereotipi che sono il presupposto fondamentale di quello stigma contro il quale diciamo di voler cooperare" ha aggiunto il ministro dem. Per Orlando "l'approccio meramente repressivo è stato pregiudizievole, sicuramente restringente, e non si è fatto carico delle fragilità. La condanna senza cercare di capire quelle fragilità è stata una collettiva autoassoluzione rispetto ai fallimenti collettivi che riguardano quota parte ciascuno di noi. Oggi si tratta di costruire una strategia ampia che coinvolga molti ambiti, la famiglia, le scuole, il sistema sociale e sanitario che devono puntare a integrarsi".

In un'intervista al Corriere della Sera Dadone è tornata a chiedere una modifica del testo unico sulle droghe: "Non stiamo scoprendo nulla: sappiamo bene che la maggioranza di questo governo non è omogenea", ha spiegato oggi a proposito del no all'apertura alla legalizzazione della cannabis arrivato dal centrodestra, a cui oggi si è aggiunta la posizione contraria anche del sottosegretario alla Salute Andrea Costa: "Sono fortemente contrario alla liberalizzazione di ogni tipo di sostanza stupefacente e trovo profondamente sbagliato usare un palco come quello della Conferenza nazionale sulle dipendenze per veicolare un messaggio così ambiguo e pericoloso".

"È comunque il Parlamento che decide", ha sottolineato oggi la ministra al Corriere della Sera.

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