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Luigi Di Maio: “Non ci saranno rimpasti, andiamo avanti per combattere e non per vivacchiare”

Luigi Di Maio è intervenuto a Radio24, raccontando che ieri, durante l’incontro con Matteo Salvini, “non c’è stata nessuna discussione su ruoli e rimpasti”. Quello di ieri pomeriggio “è stato un buon incontro – ha spiegato il capo politico del Movimento 5 Stelle – perché ci siamo detti che se si va avanti lo si fa per combattere e non per vivacchiare”.
A cura di Tommaso Coluzzi
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Il giorno dopo l'incontro tra Luigi Di Maio e Matteo Salvini, il vicepresidente del Consiglio pentastellato ha raccontato, in un'intervista a Radio24, che con il leader della Lega "non c'è stata nessuna discussione su ruoli e rimpasti", ma si è parlato "di salario minimo, di abbassamento delle tasse e di atteggiamento da tenere con l'Europa". A breve ci sarà la nomina del ministro per gli Affari europei, "bisogna farla nelle prossime settimane, come quelle dei sottosegretari che dovremo rimpiazzare – ha spiegato Di Maio – e parleremo anche della nomina del nuovo commissario europeo". Non importa se sarà un uomo della Lega o del Movimento 5 Stelle, per il ministro del Lavoro "l'importante è che sia una persona all'altezza del ruolo". Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte "sapeva che ci saremmo visti – ha continuato Di Maio – ma è chiaro che era in missione all'estero e non poteva partecipare". Secondo il capo politico del Movimento 5 Stelle "l'incontro di ieri è stato un buon incontro, perché ci siamo detti che se si va avanti lo si fa per combattere e non per vivacchiare", ha spiegato, in questo momento era importante "incontrarci per fare ripartire tutto".

"Se vogliamo favorire la crescita economica dobbiamo favorire la crescita demografica, un bambino che nasce in Francia ha il triplo degli aiuti – ha annunciato Luigi Di Maio – Non credo che la differenza sulla finanza pubblica la faccia quel miliardo di euro risparmiato dal reddito di cittadinanza, perché un quarto dei richiedenti non aveva i requisiti". Per quanto riguarda l'economia, il ministro del Lavoro ha assicurato che verranno tagliate "tutte le spese inutili" e si lotterà contro "la grade evasione", ma sui conti pubblici dell'Italia "deve esser chiara una cosa: noi dobbiamo abbassare la tassazione per far ripartire l'economia". Perciò "staremo attenti a ciò che è scritto nella lettera – dell'Unione europea – ma la trattativa delle prossime settimane e dei prossimi mesi la deve fare la politica, non qualche burocrate".

Inoltre Luigi Di Maio si è detto d'accordo con i suggerimenti del presidente della Banca centrale europea, Mario Draghi, che ha auspicato un piano di riduzione del debito sul medio termine. "È giusto così – ha commentato il ministro del Lavoro – mentre la lettera arrivata da Bruxelles qualche giorno fa ci dice di tagliare e risparmiare sui diritti dei cittadini". Secondo il vicepresidente del Consiglio pentastellato, "la Commissione europea continua a fare quello che ha fatto negli ultimi 15 anni e che ha indebolito l'economia europea così tanto che con le tensioni commerciali tra Usa e Cina si è fermata pure la Germania".

Luigi Di Maio ha risposto anche al presidente dell'Anac Raffaele Cantone, che aveva criticato duramente lo sblocca cantieri. Il capo politico del Movimento 5 Stelle ha annunciato: "In Italia tutti sanno che non è complicando il Codice degli appalti che si contrasta la corruzione, noi non abbiamo eliminato nessuna norma che prevede controlli sugli appalti ma solo iniziato a eliminare alcune norme che impedivano alle imprese di partecipare agli appalti".

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