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Verona, è una marocchina di 46 anni la donna fatta a pezzi e data in pasto ai cinghiali

Si trovava in Italia da circa 20 anni, e viveva svolgendo lavori saltuari, come badante e addetta alle pulizie. Era separata da tempo dal marito, che ora gli investigatori stanno cercando. Il suo corpo fatto a pezzi è stato rinvenuto in un campo di ulivi a Valeggio sul Mincio, nel Veronese.
A cura di Biagio Chiariello
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Il cadavere smembrato ritrovato lo scorso 30 dicembre in un campo nei pressi di Valeggio sul Mincio, nel veronese, è stato identificato. Si tratta di una donna nordafricana di 46 anni, che viveva regolarmente in Italia da circa 20 anni e abitava a Verona guadagnandosi da vivere con lavori saltuari, come badante e addetta alle pulizie. “I carabinieri non dicono nulla, ma da quanto ho saputo la vittima è una marocchina”, ha detto il sindaco Angelo Tosoni. La donna era separata da tempo dal marito, che ora gli investigatori stanno cercando. L’identificazione, riporta Il Corriere del Veneto, è arrivata grazie alle impronte digitali rilevate dal medico legale che domenica ha eseguito l’autopsia.

Cadavere fatto a pezzi: forse un rituale

Il corpo fatto a pezzi con una sega a motore trovato era stato rinvenuto in una decina di sezioni, ma con volto e impronte digitali intatte. A scoprirlo era stata una donna della zona che in un primo momento ha ammesso di averlo scambiato per i resti di un manichino e di aver avuto l'impressione che le parti del corpo fossero state in qualche modo messe in un ordine preciso: erano infatti sparse a semicerchio. Circostanza inquietante che potrebbe essere legata a un rituale, anche se – trapela dalle indagini – la donna non avrebbe subito mutilazioni.

Corpo dato in pasto ai cinghiali

Secondo una prima ispezione del medico legale, la 46enne sarebbe stata fatta a pezzi quando era già morta. Un'operazione condotta sicuramente non nel luogo del ritrovamento  – nei pressi di una base militare abbandonata e poi diventata negli anni una tana dei cinghiali della zona – dove non sono state rinvenute tracce di sangue. Ora gli inquirenti stanno passando al setaccio le frequentazioni della donna, partendo dalle persone che le stavano più vicine, per arrivare al killer.

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