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RedBird-Milan, in arrivo firme e incontro con Maldini. Ma Commisso attacca: “Belli coi soldi altrui”

In settimana verrà sottoscritto il preliminare che darà il via ufficiale al passaggio di proprietà. Poi il confronto con Maldini, altra priorità RedBird. Per nuovi investimenti, al di là delle ironie del presidente della Fiorentina.
A cura di Alessio Pediglieri
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Ci siamo, dopo la festa è il momento delle firme e dei chiarimenti. RedBird e il Milan si uniscono in matrimonio mettendo nero su bianco il preliminare che avrà il potere di dare il via ufficiale al passaggio dal Gruppo Elliott ai connazionali americani. Gerry Cardinale sarà in questi giorni nel capoluogo lombardo per godersi gli ultimi stralci della festa Scudetto ma anche per ratificare l'accordo oramai saldamente in mano, dopo l'abbandono di InvestCorp e l'intesa totale con la famiglia Singer nell'assicurare al Milan un futuro ancora più radioso dell'attuale.

Questione di giorni, ormai, perché si è davvero ai dettagli tra i due gruppi americani che stanno procedendo con attenzione ma senza indugio al passaggio proprietario del Diavolo su una base stimata attorno al 1.3 miliardi di euro. Tanto riceverà Elliott da RedBird per avere le quote del Milan Campione d'Italia e pronto ad investire ulteriormente sia sul fronte sportivo guardando al mercato, sia su quello imprenditoriale, tra brand e merchandising. Soldi che soddisfano la famiglia Singer e scelta che alimenta le aspettative del popolo rossonero con l'ennesimo rilancio, oramai ratificato dall'imminente signing che prelude alla conclusione del processo della trattativa che, al più tardi, dovrebbe arrivare entro l'inizio della nuova stagione.

Quasi in contemporanea ci sarà anche il colloquio con la parte dirigenziale, Paolo Maldini in testa, dopo le frasi rilasciate dall'ex capitano e oggi quotato direttore dell'area tecnica che, insieme a Massara, ha creato la attuale struttura che si è imposta in Serie A, mantenendo un budget dentro i canoni prestabiliti, un monte ingaggi proporzionato ai ricavi e un progetto sportivo con enormi margini di miglioramento. Le parole di rammarico e fastidio, però, rilasciate nei giorni scorsi richiederanno un confronto con Cardinale in persona e tutto ciò arriverà, con serenità, nell'intento di proseguire insieme l'avventura.

Rocco Commisso, presidente della Fiorentina dal 2019: ha prelevato il club dai Della Valle
Rocco Commisso, presidente della Fiorentina dal 2019: ha prelevato il club dai Della Valle

Secondo le ultime indiscrezioni vicine a Casa Milan, proprio il rinnovo del gruppo dirigenziale attuale sarebbe una delle priorità di RedBird, nell'intento di sedimentarsi in una struttura già rodata, senza scossoni o ripercussioni alcune. L'obiettivo è immettersi di prepotenza ma con giudizio sul mercato estivo, mentre si sta già lavorando sulla nuova immagine rossonera e sulla struttura di una media company tutta da ridisegnare. Sogni in grande che hanno già trovato le prime critiche in un altro imprenditore italo-americano che ha avviato la sua avventura in Italia: Rocco Commisso.

Il patron della Fiorentina, mai restio nel commentare le vicende calcistiche al di là della sua Fiorentina, ha accolto con favore l'avvento di una nuova realtà filo americana per il movimento italiano ma ha voluto anche togliersi alcuni sassolini fastidiosi. Alla Fiorentina, Commisso è arrivato il 6 giugno 2019 quando è stato ufficializzato l'acquisto della squadra, per una cifra stimata tra i 150 e 170 milioni di dollari, dai Della Valle. Da allora, ha investito svariati milioni di euro nel club "tutti provenienti dal patrimonio personale" si è recentemente vantato di sottolineare. "Tutti soldi miei, fino all'ultimo centesimo. Quando sento dire che Cardinale pagherà il Milan 1,3 miliardi di euro… è una bravissima persona, ma quelli non sono suoi soldi, gli piace fare il bello con quelli degli altri.."

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