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I retroscena di Commisso su Vlahovic, bugie e recite: “Il signorino ci ha rovinati”

Rocco Commisso ha raccontato tutti i retroscena della trattativa che ha portato Vlahovic alla Juventus. Giorni concitati fatti di bugie e recite da parte degli agenti del serbo che hanno spiazzato il club viola.
A cura di Fabrizio Rinelli
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Rocco Commisso è tornato. Il presidente della Fiorentina ha parlato pubblicamente dopo tanti mesi di silenzio in una videoconferenza riservata alla stampa. Ha risposto ad alcune domande ricevute già prima dai giornalisti improntate sulla Fiorentina, il bilancio finale della stagione della viola, il mercato e soprattutto le sue condizioni di salute. "Non sono stato in grado di guardare tutte le partite perché ho dovuto affrontare situazioni difficili ma ora mi sento meglio – ha detto – Grazie ai dottori e alla mia famiglia che mi è stata vicina". Commisso era stato molto contestato dalla tifoseria dopo la cessione di Vlahovic alla Juventus, una cessione dolorosa che lo stesso patron dei toscani avrebbe voluto evitare: "Ho sbagliato a tornare in Italia, volevo parlare con Vlahovic, il suo procuratore e farlo ragionare ma è stato tutto inutile e mi sono ammalato".

Il presidente della Fiorentina avrebbe dunque fatto resistenza all'ormai palese volontà di agenti e giocatore di voler andare a Torino. In quei giorni concitati fu lo stesso Commisso a rivelare come i procuratori del serbo avessero fatto saltare diverse trattative, anche più vantaggiose per la Fiorentina, pur di mantenere fede ‘alla promessa' fatta alla Juve dato un accordo probabilmente preso già qualche mese prima. Arsenal, Real e Atletico Madrid bruciate dai bianconeri con gli agenti di Vlahovic che ormai non rispondevano neanche più al telefono negandosi a tutti con una tattica degna di un thriller, anche alla stessa Fiorentina che aveva comunque provato a fargli rinnovare il contratto.

Il presidente e Joe Barone hanno ascoltato solo il telefono squillare invano prima di capire le reali intenzioni di Vlahovic. Commisso ha dunque fatto sapere di averci provato fino all'ultimo pur di far ragionare l'attaccante e spingerlo a restare con la maglia viola, ma poi sappiamo tutti come è andata. Oggi ha parlato proprio di quei giorni che a quanto pare sono stati difficili per lui.

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Commisso ha fatto un breve riassunto della vicenda spiegando le tappe che hanno portato Vlahovic a firmare con la Juventus: "Per prima cosa i dati sono chiari dato che con lui all'andata eravamo al settimo posto e siamo arrivati comunque al settimo posto – ha spiegato – Con la Juve ha fatto 6-7 gol, gli stessi numeri di Piatek e Cabral. Non abbiamo perso molto vendendolo". Il presidente della viola spiega proprio questo aspetto senza filtri: "Io so solo che siamo arrivati nello stesso posto con e senza di lui". Il vulcanico patron dei toscani a questo momento racconta nei dettagli la vicenda. Spiega cosa sia accaduto in quelle concitate settimane tra il rinnovo di Vlahovic e l'inserimento improvviso della Juventus: "I procuratori non hanno fatto un gioco onesto quando sono tornato e non si sono comportati bene – sottolinea – Ristic mi ha detto che voleva vedere solo me e ogni mezz'ora andava via dicendo di andare in bagno, invece aveva due amici lì".

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Il presidente della Fiorentina non ha apprezzato la proposta provocatoria: "Vlahovic si può fare a 8 milioni netti – mi ha detto – Da 4 a 8 nel giro di 24 ore più 3 milioni e la percentuale sulla vendita di Vlahovic". A quel punto il negoziato si è interrotto: "Ho detto ai miei di iniziare a trovare un altro centravanti nel minor tempo possibile – ha detto – E abbiamo preso Piatek". Ma l'addio a Vlahovic è ancora una ferita aperta e Commisso di certo non lo nasconde: "Il signorino che ci ha rovinati ci aveva promesso di rinnovare e non avevamo preso nessuno a settembre – tuona il patron della viola – Non so da quanto parlavano con la Juventus ma dopo che ha rifiutato Real, Atletico Madrid e Arsenal, la Juventus in una settimana ha poi chiuso l'operazione". Commisso è sicuro di una cosa e conclude con una considerazione neanche così sbagliata dal punto di vista aziendale: "Se avessimo rinnovato Vlahovic avremmo fatto meglio della Juventus: per questo è andato via – spiega ancora – Ho preso 75 milioni a differenza di tutti quelli che hanno perso i giocatori a zero e così ho fatto i soldi”.

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