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L’Atletico provoca con pallonate e schiaffetti, Guardiola usa le maniere forti: “Ma sei matto?”

In Manchester City-Atletico Madrid, atmosfera elettrica con gli spagnoli che hanno provato a far innervosire gli avversari. In vista del ritorno dei quarti di Champions Guardiola corre ai ripari.
A cura di Marco Beltrami
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Da una parte una squadra che prova ad attaccare costantemente, dall'altra una che punta soprattutto a non prenderle con un 5-5-0. La sintesi tattica di Manchester City-Atletico Madrid, confermata anche dalle statistiche della gara (15 tiri a 0 per i padroni di casa, tanto per citarne una) è tutta qui. Inutile sottolineare quanto il gol di De Bruyne, decisivo per l'1-0 finale, sia fondamentale per la squadra di Guardiola che è riuscita dopo 70′ a sfondare il muro di Simeone. Una rete però che non deve far gongolare più di tanto gli inglesi, consapevoli di quello che aspetta loro al ritorno. Al Wanda Metropolitano infatti il City non dovrà sbagliare nulla, confermandosi impeccabile anche dal punto di vista caratteriale, dribblando le provocazioni degli avversari.

Da questo punto di vista nel match valido per i quarti di finale della Champions League, le cose sono andate tutto sommato bene per la squadra di Manchester, che nel finale ha dovuto fare i conti anche con la frustrazione dei Colchoneros. Emblematica soprattutto una scena verificatasi a circa 10′ dal termine proprio davanti alla panchina di Pep. Correa entrato da poco in campo ha colpito con una pallonata Grealish che si trovava già a terra per le conseguenze di un fallo subito. La sfera dopo un rimpallo sulla gamba è finita sul volto del nazionale inglese, che è scattato su come una molla scagliandosi contro l'argentino.

Inevitabile il parapiglia, con Guardiola che però è stato più veloce del suo giocatore. L'allenatore del Manchester City prima si è lamentato con Correa e con i suoi compagni urlando "Ma sei matto?" e poi ha cercato con le maniere forti di allontanare i calciatori dell'Atletico. Poco dopo, l'ex Barça si è concentrato su Grealish e lo ha spintonato lontano invitandolo in malo modo a pensare a giocare e non reagire. L'ex Aston Villa ha ripreso il suo posto in campo, ma ha continuato a battibeccare a distanza con gli avversari. Questi ultimi lo hanno preso di mira, e non sono mancati anche i colpi proibiti. Prima uno schiaffetto da Savic e poi una leggera tirata di capelli da parte di Vrsaljko.

Insomma diversi tentativi di provocazione, con l'obiettivo magari di provocare una reazione da parte del calciatore del City che pur rispondendo a parole ad entrambi (con tanto di mano a coprire le labbra), è riuscito a restare freddo. Ed è quello che Guardiola che chiede ai suoi anche in vista del match di ritorno, come rivelato poi nella conferenza post-partita. Oltre a sottolineare la "preistoria" del giocare contro una squadra schierata con il 5-5-0, l'allenatore ha iniziato a lanciare un monito ai suoi: "Dobbiamo controllare le nostre emozioni e fare quello che dobbiamo fare. Ci ​​sarà un arbitro lì". A fargli eco il match-winner Kevin De Bruyne: "‘Dobbiamo rimanere composti e non cercare di farci coinvolgere nelle loro azioni. È il modo in cui giocano. Mi aspetto un match simile in Spagna. Se la partita è serrata, dovranno attaccare un po' di più".

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