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L’appello disperato di Spalletti dopo Napoli-Eintracht: “Adesso non rovinate tutto”

Dopo la vittoria e la storica qualificazione ai quarti di Champions del Napoli, il tecnico ha chiesto ai tifosi di non lasciarsi trascinare dalla violenza e dalla voglia i vendetta per non macchiare un momento bellissimo per la città, la squadra e il popolo azzurro.
A cura di Maurizio De Santis
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Appello al senso di responsabilità dei tifosi del Napoli: Spalletti lo ha fatto al termine della gara con l'Eintracht.
Appello al senso di responsabilità dei tifosi del Napoli: Spalletti lo ha fatto al termine della gara con l'Eintracht.

Le immagini del Centro di Napoli invaso e devastato dai tifosi teppisti dell'Eintracht, arrivati da Francoforte senza biglietto in occasione della gara di Champions League, oscurano in parte la storica impresa degli azzurri, qualificatisi ai quarti di finale. Piazza del Gesù messa a ferro e fuoco, devastata mentre le forze dell'ordine sono costrette a indietreggiare, è l'icona di una giornata che ha lasciato per terra i segni della battaglia (è stata incendiata perfino un'auto della polizia) e molte perplessità per gli errori sull'organizzazione e sull'efficacia del servizio di sicurezza e nella gestione dell'ordine pubblico.

La domanda alla quale non è stata data una risposta chiara è una sola: com'è stato possibile permettere a centinaia di facinorosi, la cui pericolosità era nota visti i precedenti (non solo relativi al match di quindici giorni fa), di marciare liberamente per strada e poi commettere atti di vandalismo?

Un'auto della polizia data alle fiamme negli scontri avvenuti nel Centro di Napoli tra teppisti tedeschi e forse dell'ordine.
Un'auto della polizia data alle fiamme negli scontri avvenuti nel Centro di Napoli tra teppisti tedeschi e forse dell'ordine.

Non erano soli i facinorosi dell'Eintracht, con loro c'erano anche le frange più impetuose degli ultrà dell'Atalanta. Un'alleanza folle che ha avuto un solo obiettivo: fare terra bruciata e reagire con la forza al divieto di trasferta e di vendita dei tagliandi che le autorità italiane, al netto della doppia sentenza del Tar (prima ha accolto e poi bocciato il ricorso del club tedesco), avevano promulgato alla luce di quanto era accaduto all'andata, per il clima ostile nei confronti dei partenopei, per gli agguati e per le aggressioni avvenute nella città tedesca.

L'urlo "The Champions" che si è propagato dallo stadio "Maradona" nella notte furente e furibonda di Napoli, la vittoria scandita dalle reti di Osimhen (doppietta) e Zielinski hanno silenziato per qualche ora il frastuono dei colpi sparati, dei vetri in frantumi e il clamore degli scontri che sono proseguiti anche dopo la partita. Poi la cronaca nera ha preso di nuovo il sopravvento su quella sportiva: in via Chiatamone, nella zona nei pressi del Lungomare non lontana dall'albergo dove hanno alloggiato gli ultras tedeschi, sono proseguiti i tafferugli, questa volta tra agenti e supporter del Napoli che cercavano vendetta.

Nelle interviste del dopo gara il tecnico degli azzurri, Luciano Spalletti, ha rivolto un appello al senso di responsabilità, un invito a non "rovinare tutto" cedendo agli istinti più bassi così da macchiare la conquista di un risultato così importante per la squadra, il club e la città oltre ad alimentare il rischio di possibili sanzioni Uefa verso la società.

"Siccome abbiamo raggiunto un traguardo storico e i nostri tifosi sono felicissimi – le parole dell'allenatore ad Amazon Prime Video -, non andiamo a rovinare il traguardo che abbiamo raggiunto in giro per la città. Cerchiamo di essere del livello del traguardo raggiunto, uniti contro i violenti. Perché tutti quelli che vogliono fare casino devono stare fuori dal calcio. Bisogna essere contenti, felici, andare a festeggiare lasciando da parte qualsiasi tipo di provocazione ci possano mettere davanti. Bisogna andare a festeggiare, a divertirsi, a cantare i cori del Napoli. Forza Napoli".

Le parole di Spalletti prima degli scontri dopo Napoli-Eintracht

Le polemiche che hanno accompagnato la vigilia di Napoli-Eintracht per la levata di scudi dei tedeschi (per l'altolà imposto ai tifosi e il trattamento loro riservato) e per l'eco delle affermazioni del presidente della Uefa, Ceferin (che aveva definito inaccettabili i provvedimenti delle autorità italiane) erano stato oggetto di discussione anche nella conferenza stampa che aveva preceduto il ritorno degli ottavi di Champions.

"Nella partita d'andata in Germania la sicurezza dei nostri tifosi non è stata garantita – il ragionamento fatto da Spalletti alla domanda che gli era stata posta sul rischio incidenti – e per questo sono stati presi dei provvedimenti. Ci sono organi preposti per intervenire in situazioni del genere e bisogna avere rispetto del lavoro delle forze dell'ordine". Concetti che fanno il paio con il video nel quale, nell'immediata vigilia dell'incontro, il capitano, Giovanni Di Lorenzo, raccomandava al popolo di fans partenopei di non cedere alle provocazioni.

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