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Sospeso il divieto di vendita dei biglietti di Napoli-Eintracht ai tedeschi: ha deciso il TAR

Il ricorso presentato dall’Eintracht Francoforte al TAR della Campania contro il provvedimento del Prefetto che aveva disposto il divieto di vendita dei tagliandi ai residenti in Germania per tutti i settori dello stadio Maradona in occasione di Napoli-Eintracht di mercoledì prossimo è stato accolto: sconfessata clamorosamente la linea del Ministero dell’Interno.
A cura di Paolo Fiorenza
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Colpo di scena nella vicenda che negli ultimi giorni aveva visto polemiche feroci scatenarsi dalla Germania sul Napoli, il calcio italiano e il Governo del nostro Paese, dopo che il Ministero dell'Interno aveva disposto – tramite provvedimento del Prefetto della Provincia di Napoli dello scorso 8 marzo –  "il divieto di vendita dei tagliandi ai residenti in Germania per tutti i settori dello stadio" in occasione del match di ritorno degli ottavi di finale di Champions League tra Napoli e Eintracht Francoforte, in programma mercoledì prossimo allo stadio Maradona. Il divieto è stato revocato oggi da una sentenza amministrativa del TAR campano, che dunque ha sconfessato clamorosamente l'intera struttura – e le relative esigenze che erano alla sua base – dell'ingiunzione degli Interni.

Le asserite motivazioni di ordine pubblico che erano alla base del provvedimento avevano fatto gridare allo scandalo in Germania, creando un vero e proprio caso politico. La dirigenza dell'Eintracht Francoforte aveva attaccato a testa bassa, parlando di alterazione dell'integrità della competizione e lanciando sospetti per nulla velati su una possibile manovra fatta di comune accordo tra il Napoli e autorità ‘amiche' per impedire ai tifosi tedeschi di andare al Maradona per sostenere la squadra e spingerla verso una difficile rimonta dello 0-2 subìto in casa all'andata. Qualcuno era arrivato addirittura a chiedere l'esclusione del club azzurro dalla Champions League, pur non avendo la società di De Laurentiis alcuna responsabilità, e il membro del consiglio di amministrazione dell'Eintracht Philipp Reschke aveva preannunciato il ricorso al tribunale amministrativo.

Napoli e Eintracht Francoforte in azione nella partita di andata degli ottavi di finale di Champions League: in Germania hanno vinto gli azzurri 2-0
Napoli e Eintracht Francoforte in azione nella partita di andata degli ottavi di finale di Champions League: in Germania hanno vinto gli azzurri 2-0

Trattandosi di ricorso d'urgenza per ovvi motivi temporali, la decisione della Quinta Sezione del Tribunale Amministrativo Regionale della Campania è arrivata in tempi brevi. Nella sentenza si legge che "la misura impugnata non è adeguatamente motivata quanto ai presupposti di fatto da cui origina; al riguardo, si fa riferimento, invero, alla sola partita di andata a Francoforte, unico precedente nel quale, in circostanze di luogo del tutto diverse, le due tifoserie si sono recentemente incontrate (a parte un antichissimo altro evento) e nel corso del quale, a quanto è dato desumere dalla produzione di parte ricorrente, gli incidenti verificati sono stati prontamente individuati e bloccati con l'intervento tempestivo delle forze dell'ordine e l'individuazione dei responsabili; infine, del tutto irrilevante è, con evidenza, la questione della tifoseria dell'Atalanta, che sarebbe stata presente a Francoforte e gemellata con la squadra tedesca e che si teme possa intervenire anche a Napoli, che tuttavia resta estranea al divieto impugnato".

"Sicché il ‘pericolo' per la sicurezza pubblica resta solo genericamente prospettato – continua la sentenza del TAR – ma di fatto, in assenza di ulteriori e concreti elementi predittivi, predicabile per tutti gli eventi sportivi del genere e dunque non utilizzabile per la validazione di misure del genere di quella impugnata". Il divieto imposto dal Prefetto "non considera la possibilità di contenere il paventato rischio con misure alternative e meno invasive, che costituiscono il proprium delle attività di prevenzione, che possono essere ampiamente modulate e che, peraltro, erano pure state, da tempo, predisposte e concordate, come evidenziato in ricorso (previa individuazione dei gruppi di tifosi, ‘accompagnamento' degli stessi lungo percorsi dedicati, settori destinati alla sola tifoseria ospite, o altro)".

I tifosi dell'Eintracht Francoforte in trasferta a Lipsia lo scorso 25 febbraio
I tifosi dell'Eintracht Francoforte in trasferta a Lipsia lo scorso 25 febbraio

E ancora il provvedimento dell'Interno "non è proporzionato, giacché impone il divieto, generalizzato, a tutti i cittadini tedeschi (più di ottanta milioni di persone), senza ipotizzare neppure la possibilità di concentrare l'inibitoria su più immediate e identificate fonti di pericolo". Questa sproporzione della misura "è vieppiù evidente ove si consideri che incide su rapporti regolati anche da convenzioni e da regolamenti extra-statuali che, nell'ottica propria delle manifestazioni sportive internazionali, nella prospettiva della massima partecipazione, sono intese a garantire, entro limiti prefissati, la presenza dei tifosi ospiti in settori separati, e dunque il libero accesso alla fruizione di tali eventi".

"Considerato infine che la sospensione disposta con il presente decreto non esime l'Autorità locale di polizia dal predisporre tutte le misure adeguate per prevenire il rischio che pure ha ritenuto sussistente, e peraltro già attuate in consimili eventi, non escluse quelle eventualmente già previamente individuate ovvero quelle diverse a predisporsi", il TAR della Campania "accoglie l'istanza cautelare e, per l'effetto, sospende i provvedimenti impugnati nella parte in cui, in relazione alla partita di calcio in programma per il giorno 15 marzo 2023 tra Napoli ed Eintracht Frankfurt, è stato disposto il divieto di vendita dei tagliandi ai residenti in Germania per tutti i settori dello stadio".

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