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Il rapporto difficile di Mazzoleni con il VAR, quando disse: “Non è improvvisazione”

L’arbitro al Var, Mazzoleni, è finito nel mirino per l’applicazione del protocollo: ha sollevato proteste l’interpretazione, apparsa contraddittoria, di alcuni episodi avvenuti nelle ultime settimane. Quanto accaduto in Lazio-Milan, Napoli-Cagliari e Benevento-Cagliari è l’ennesimo esempio di come, nonostante il riferimento alla chiarezza del regolamento, qualcosa ancora non va. Eppure è stato proprio lui a spiegare: “Il Var non è improvvisazione”.
A cura di Maurizio De Santis
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Lazio-Milan, Napoli-Cagliari, Benevento-Cagliari sono le due partite di che hanno visto l'arbitro Mazzoleni, oggi al Var, nell'occhio del ciclone. Il motivo è l'applicazione del protocollo che ha sollevato proteste per l'interpretazione, apparsa contraddittoria, di alcuni episodi avvenuti nelle ultime settimane. Ecco cosa è accaduto e quali sono le zone d'ombra.

1) La rete dei capitolini è viziata da un fallo di Leiva su Calhanoglu, Orsato va alla moviola a bordo campo su indicazione dalla cabina di regia (e la prende male, come si evince dal dialogo) ma alla fine conferma la marcatura. Poteva intervenire il Var? Sì, in quel caso la segnalazione di Mazzoleni è corretta non altrettanto la revisione (durata appena 11 secondi) da parte del direttore di gara.

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2) In occasione del gol annullato a Osimhen da Fabbri (per un tocco che avrebbe sbilanciato Godin nell'azione di contropiede) Mazzoleni non interviene. Giusto, considerato che la decisione dell'arbitro è netta anche se nel merito appare molto dubbia sull'entità del contatto.

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3) Il rigore revocato alla on-field-review da Doveri dopo la segnalazione ricevuta dalla cabina di regia (contatto tra Asamoah e Viola) è caratterizzato dallo sfogo durissimo prima del presidente dei sanniti, Vigorito, poi del direttore sportivo, Foggia. Ma saranno le parole del tecnico, Inzaghi, a sollevare il nocciolo della questione: se non è intervenuto (correttamente) per valutare l'entità del contatto Osimhen/Godin perché lo ha fatto in relazione ad Asamoah/Viola? In buona sostanza, Mazzoleni contraddice se stesso nell'interpretazione e nell'applicazione del protocollo.

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La domanda sorge spontanea: perché nella sfida tra azzurri e sardi non è intervenuto mentre ha avuto un metro di giudizio differente per quel penalty che s'è rivelato decisivo sulle sorti della sfida salvezza? Quanto accaduto è l'ennesimo esempio di come, nonostante il riferimento alla chiarezza del regolamento, qualcosa ancora non va.

Eppure era stato lo stesso ufficiale di gara – in un'intervista alla Gazzetta di Parma – a spiegare come "il Var non è improvvisazione. Ci atteniamo a protocolli rigidi che sono ben noti a tutti gli arbitri. Il Var entra in azione solo a determinate condizioni". Dov'è il vulnus? Lo ammette lo stesso Mazzoleni: "La tecnologia è uno strumento straordinario, solo che è in mano agli uomini, che sono fallibili. Non s’è mai pensato che azzerasse la possibilità di errore".

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