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Conte chiede scusa, poi si libera di un macigno: “Non sono quel tipo di persona”

Antonio Conte dopo il con il Burnley si è sfogato in diretta tv, l’allenatore del Tottenham ha spiegato cosa gli succede quando perde una partita: “
A cura di Alessio Morra
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Con il grande successo ottenuto contro il Manchester City, il Tottenham aveva cancellato due sconfitte interne e si era rimesso in corsa per il quarto posto. Ma la zona Champions si è tremendamente allontanata dopo il ko con il Burnley. Un'altra sconfitta per Conte, che dopo quella partita ha fatto un duro sfogo in diretta TV. L'ex c.t. ha detto a chiare lettere che forse non è così bravo e che la società avrebbe potuto decidere di cambiare (ancora) allenatore. Alla vigilia di Leeds-Tottenham il tecnico salentino è tornato su quelle affermazioni.

Dopo aver battuto Guardiola, Conte aveva ritrovato il sorriso, nella conferenza pre Burnley-Spurs aveva scherzato citando una frase di Pantaleo Corvino, poi il Burnley si è imposto 1-0 giocando una partita da calcio d'altri tempi: difesa a oltranza e gol di testa di capitan Ben Mee. Subito a caldo Conte aveva detto: "Con il Tottenham si deve fare una valutazione. Non posso accettare di continuare a perdere. Mi dispiace per i tifosi. Qui cambiano gli allenatori, ma i giocatori sono sempre gli stessi… e i risultati non cambiano. Non è una buona cosa per nessuno".

Parole durissime, e di queste dichiarazioni ha dovuto rispondere e l'allenatore quattro volte campione d'Italia non si è nascosto dicendo innanzitutto: "Non sono abituato a perdere in questo modo. Questo tipo di situazione mi fa molto male".

E ha spiegato qual è il suo rapporto con le sconfitte. Conte non ama perdere, mai, e dopo i ko è sempre di pessimo umore, e ha bisogno di tempo per assorbire la sconfitta: "Mi scuso. Io non sono quel tipo di persona che quando perde una partita va a cenare. Quando perdo una partita il mio umore è pessimo e preferisco stare da solo e vivere la sconfitta, restare solo e metabolizzare la sconfitta. Ho bisogno almeno di un giorno per riprendermi. Questo sono io. Sono io. Non mi piace perdere. Se mi chiedi cosa odio nella vita è perdere le partite. La mia mentalità è prepararmi, preparare i giocatori ed evitare questo tipo di situazioni".

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Ed ha poi aggiunto: "Ci sono molti allenatori che non soffrono dopo le sconfitte. Volevo essere più morbido ma non ci riesco e questo fa di me una persona che in carriera ha vinto sia da giocatore che poi da allenatore. Di sicuro quando perdo non sono felice nel venire a una conferenza stampa. Mi dispiace se mostro la mia delusione perché forse sarebbe bene tenersi questo dentro e non mostrare le emozioni. Ma sono una persona onesta, è difficile per me mentire o nascondere la verità e per questo motivo".

Poi ha parlato della società londinese: "Il presidente Levy mi mostra considerazione ogni  giorno e penso che la considerazione per me potrebbe essere molto eccessiva. Il club è contento del mio lavoro e di quello che stiamo facendo. Il problema è che sono un perfezionista. Voglio ottenere rapidamente un risultato". 

Dunque polemiche spazzate via e nei prossimi mesi il Tottenham proverà a recuperare almeno un paio di posizioni in classifica. L'obiettivo è quello di ottenere il miglior risultato possibile e poi a fine campionato si tireranno le somme: "Ora è importante porre le basi per questi quattro mesi, vogliamo ottenere il miglior risultato possibile a fine stagione, poi vedremo".

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