Re Carlo pronto a sfrattare Sarah Ferguson, vuole che lasci il Royal Lodge dopo lo scandalo delle mail a Epstein

Per oltre 20 anni il Royal Lodge, la villa da 30 stanze immersa nel parco di Windsor, è stata la residenza del principe Andrea e della sua ex moglie Sarah Ferguson. Nonostante il divorzio firmato nel 1996, i due hanno continuato a convivere sotto lo stesso tetto. Ma la situazione potrebbe presto cambiare. Secondo le indiscrezioni di un insider riportate da Radar, re Carlo sarebbe deciso a sfrattare il fratello e l’ex cognata dopo l’ennesima ondata di imbarazzo provocata alla famiglia reale dalla pubblicazione delle mail compromettenti inviate da Ferguson a Jeffrey Epstein.
Le mail di Sarah Ferguson a Jeffrey Epstein
Al centro della bufera ci sono i rapporti tra l’ex duchessa di York e Jeffrey Epstein, accusato di pedofilia e induzione alla prostituzione, morto suicida in carcere nel 2019. Già in passato Ferguson aveva ammesso di essere incappata in un “gigantesco errore di giudizio” per aver accettato da Epstein circa 20mila dollari per coprire alcuni debiti personali. Ma i documenti emersi di recente rivelano che, poche settimane dopo aver preso pubblicamente le distanze dal finanziere, la donna gli scrisse una mail privata chiedendo perdono e definendolo un “amico generoso e leale”. A peggiorare un quadro già compromesso in termini di immagine sono arrivate anche alcune fotografie scattate a Manhattan, che ritraggono Andrea e Sarah sorridenti accanto ai collaboratori più stretti di Epstein. Proprio per questo, Carlo sarebbe determinato a fare in modo che l’ex cognata e il fratello lascino il Royal Lodge per trasferirsi in una residenza lontana da Windsor.
Il legame tra il principe Andrea ed Epstein, il finanziere accusato di pedofilia
Il caso Ferguson ha inevitabilmente riportato l’attenzione sulla figura del principe Andrea, da tempo al centro delle polemiche per la lunga amicizia con il finanziere americano. Nel 2019 Andrea fu costretto a rinunciare agli incarichi pubblici, dopo le accuse di Virginia Giuffrè e le prove che lo collocavano vicino a Epstein negli anni delle sue attività criminali. Da allora la sua presenza nella famiglia reale è stata ridimensionata, ma gli era stato consentito di continuare a vivere al Royal Lodge, scelta che da sempre divide l’opinione pubblica britannica.
Le associazioni prendono le distanze da Sarah Ferguson
A complicare ulteriormente la posizione della duchessa c’è la presa di distanza delle associazioni benefiche. Nel giro di poche ore, diverse organizzazioni hanno annunciato l’intenzione di terminare ogni collaborazione. L’hospice pediatrico Julia’s House ha spiegato che il sostegno di Ferguson non è più compatibile con la propria missione. Una posizione cui sono seguite quelle di Prevent Breast Cancer, Teenage Cancer Trust, British Heart Foundation, Children’s Literacy Charity e Natasha Allergy Research Foundation che hanno confermato l’interruzione del rapporto. Un atteggiamento che, secondo fonti vicine alla corte, avrebbe convinto definitivamente re Carlo che per Sarah non ci sia più alcuna possibilità di ritorno sulla scena pubblica.