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Il caso Muschio Selvaggio

“Interrompere Muschio Selvaggio equivale a chiuderlo”, il futuro del podcast visto dallo staff di Fedez

Fonti vicine all’entourage di Fedez, interpellate da Fanpage.it, fanno il punto della vicenda legata alla proprietà del podcast Muschio Selvaggio che vede Federico Lucia e l’ex socio Luis Sal scontrarsi in tribunale.
A cura di Stefania Rocco
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Fanpage.it ha interpellato fonti vicine a Fedez per fare il punto a proposito della proprietà del podcast Muschio Selvaggio dopo l’ordinanza che ha stabilito il sequestro giudiziario del 50% delle quote di proprietà della società dell’artista in attesa della sentenza che farà luce sull’intera vicenda che lo vede contrapposto a Luis Sal. I fatti principali sono ormai noti. Dopo che l’ordinanza era stata annunciata come una vittoria dal team dello YouTuber, Fedez ha fatto chiarezza precisando che non esiste ancora alcuna sentenza e che l’ordinanza firmata dal giudice Amina Simonetti ha solo stabilito che la quota di proprietà del rapper venga amministrata da un custode giudiziario nell’esclusivo interesse della stessa società e, quindi, del podcast che rappresenta in sostanza il suo unico asset e scopo sociale.

La prima proposta di Luis Sal: 600mila euro per vendere le quote di Muschio Selvaggio

Mesi fa, Fedez aveva raccontato che Sal gli avrebbe proposto di vendergli le sue quote per 600mila euro. Tuttavia, secondo quanto apprende Fanpage.it da fonti vicine all’entourage dell’artisa, questa richiesta sarebbe stata avanzata dopo che Fedez avrebbe rinvenuto un investitore che avrebbe investito una rilevante somma sul Podcast, sul presupposto che vi rimanessero sia Fedez che Sal, il quale, invece, dopo Sanremo, ha manifestato l'intenzione di uscirne. Per questo motivo, secondo Fedez, il valore della quota non poteva essere lo stesso di quella trattativa saltata.

Dalle informazioni raccolte da Fanpage.it risulta, quindi, che nei primi mesi di questa storia, Fedez avesse proposto a Luis Sal l'acquisto delle quote nell'ambito di una trattativa informale, prima del contenzioso tra le parti e dell'attivazione della clausola contenuta nello statuto (la cosiddetta clausola della roulette russa) che si attiva solo con un’offerta formale. La valutazione di 250 mila euro, poi inserita nella proposta formale, sarebbe quella di fronte alla quale Luisolve (la società che rappresenta Luis Sal, amministrata dal padre) si sarebbe detta d'accordo al fine della cessione delle quote a Doom (società che rappresenta Fedez, amministrata dalla madre Annamaria Berrinzaghi). Questo prima che tra i due iniziasse il contenzioso.

La clausola della roulette russa secondo il team di Fedez

Secondo Doom, scrivere che l’ordinanza stabilisce che Muschio Selvaggio è di Luis Sal e che Fedez è obbligato a vendere è sbagliato sotto il profilo legale, perché quella che è emersa è una pronuncia esclusivamente cautelare. La causa di merito deve ancora iniziare e solo con la sentenza si deciderà chi deve vendere a chi. Secondo la posizione di Luisolve, se la Doom offre alla società di Luis Sal di comprare le sue quote per 250mila euro e la società rifiuta, Luisolve può pretendere di comprare le quote di Doom per la stessa cifra. Secondo l’interpretazione di Doom, invece, Luisolve non ha il diritto di acquistare le quote ma il dovere di comprare solo se Doom intende vendere. Se Doom non intende vendere, si parte con una nuova possibilità di offerta come previsto dalla stessa clausola che stabilisce che le parti possano fare una nuova offerta o rilanciarla. Si tratta di clausole atipiche di derivazione anglosassone che prevedono che le parti possano accordarsi nella maniera che ritengono. Secondo l'interpretazione di Doom, se la clausola avesse inteso stabilire che Luisolve ha il diritto di comprare, si sarebbe parlato di “diritto” e non di "obbligo”. È una questione che farà giurisprudenza nel caso in cui arrivi a sentenza. Non esisterebbero, infatti, precedenti italiani in questo senso.

Fedez potrebbe decidere di vendere le quote di Muschio Selvaggio a Luis Sal

Fanpage.it ha appreso che la Doom non ha atteso che fosse Luisolve ad avanzare una proposta formale allo scopo di definire la situazione di un podcast sul quale Fedez stava lavorando alacremente ma con un socio che, invece, avrebbe spinto perché il Podcast non si facesse più (motivo che ha dato origine al contenzioso) e con l'incertezza dell'esito finale, insita in ogni causa. Avere avanzato un’offerta per primi potrebbe i rivelarsi un boomerang, ma anche rimanere perennemente in una situazione indefinita lo sarebbe stato. Sarà un tribunale ad accertarlo. Sempre che Federico non decida di lasciar perdere e vendere, cosa che al momento non si può valutare.

Il rischio che Muschio Selvaggio chiuda

Fedez ha annunciato che continuerà ad andare in onda con Muschio Selvaggio anche perché è a conoscenza del fatto che il custode giudiziario è stato nominato nell’interesse della società che rappresenta il podcast. Tale figura avrà, quindi, interesse a fare in modo che il format non si interrompa, format che rappresenta in sostanza l'unica attività sociale. L’entusiasmo di Federico nel dichiarare che il podcast sarebbe proseguito è quindi da intendersi nel puro interesse di Muschio Selvaggio. Secondo quanto ci riferiscono, è probabile esistano delle puntate a cui Fedez e il suo team hanno lavorato in questi mesi in cui Luis Sal non si è in alcuna forma dedicato al progetto. Sempre la passione nei confronti di un progetto alla cui creazione si è dedicato fin dalle prime battute avrebbe spinto Federico Lucia a dichiarare che nulla sarebbe cambiato e che sarebbe andato avanti. Ma sarà il custode giudiziario, nell’interesse di Muschio Selvaggio, a decidere che cosa fare. Certo, riferiscono a Fanpage.it, interrompere il podcast equivarrebbe a chiuderlo. La Doom sta comunque per presentare il reclamo della fase cautelare, per il quale non è stata ancora fissata una data.

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