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Scampata l’abolizione, il Pd chiede il raddoppio dei fondi per le Province

L’emendamento alla manovra bis è stato presentato da 33 deputati del Partito Democratico e prevede il raddoppio delle risorse a disposizione delle province per il 2017, da 110 a 220 milioni, per arrivare a stanziare 480 milioni nel 2018.
A cura di Charlotte Matteini
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Scampata l'abolizione, le province ora hanno bisogno di risorse finanziarie e il Partito Democratico è disposto a concederle. Trentatré deputati del Pd hanno infatti depositato un emendamento alla manovra bis chiedendo di raddoppiare gli stanziamenti dedicati agli enti, chiedendo risorse ancora più ingenti a partire dal 2018. La proposta chiede sostanzialmente di portare il contributo previsto per il finanziamento delle funzioni fondamentali delle province da 110 milioni a 220 milioni nel 2017 e da 80 milioni a 480 milioni "a decorrere dal 2018". Gli enti da tempo denunciano il rischio di dissesto finanziario, chiedendo a più riprese al governo di intervenire dopo la sconfitta al referendum costituzionale dello scorso 4 dicembre che avrebbe dovuto abolirle definitivamente. Le province, infatti, nel corso degli scorsi mesi hanno denunciato varie problematiche, tra cui l'impossibilità di erogare la fondamentale manutenzione stradale a loro carico causa mancanza di adeguate risorse finanziarie.

"Io ero per l'abolizione dell'ente Provincia, se fosse passato il referendum costituzionale l'avremmo fatto. Le condizioni per farlo sono venute meno con il no al referendum. Però ora dobbiamo trovare un po' di soldi per le Province. Il governo è molto impegnato insieme ad Achille Variati, presidente dell'Unione province, per trovare i soldi per le province nei prossimi mesi. Dovremo assolutamente lavorare in questa direzione. Daremo una mano", ha spiegato ieri il segretario del Partito Democratico e promotore del referendum costituzionale, Matteo Renzi.

"Non si scherza con la sicurezza dei cittadini. Non si scherza con la tenuta degli edifici scolastici dove i nostri figli trascorrono gran parte delle loro giornate, è assolutamente necessario garantire a Province e Città metropolitane il ristoro almeno parziale dei tagli e quindi le risorse perché questi enti siano nelle condizioni di assicurare i servizi essenziali", ha dichiarato il presidente dell'Anci e sindaco di Bari, Antonio Decaro.

Oltre al totale azzeramento del taglio da 650 milioni previsto per il 2017 operato dal Governo, le Province chiedono anche l'assegnazione di almeno 300 milioni del fondo Anas per la manutenzione straordinaria delle strade, la cancellazione delle sanzioni per quelle Province che abbiano sforato il patto di stabilità 2017 e la possibilità di utilizzare gli avanzi di amministrazione per assicurare l'equilibrio dei bilanci.

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