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Sondaggi politici: stabile il consenso per Meloni, Conte al primo posto tra i leader

Lo scenario politico di fine anno fa registrare la tenuta del consenso per il governo e la presidente Giorgia Meloni. È quanto rileva Nando Pagnoncelli in un sondaggio pubblicato dal Corriere.
A cura di Susanna Picone
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Resta stabile il consenso per il governo e la presidente del Consiglio Giorgia Meloni secondo l’ultima rilevazione di Nando Pagnoncelli per il Corriere.

Il sondaggio indica che l’indice di gradimento dell’esecutivo flette di un solo punto (da 55 a 54), quello per Meloni rimane stabile a 58. Il partito di Meloni è il più trasversale: lo vota il 39% degli operai ed è anche primo tra i benestanti.

Il M5S al 17,6 stacca il Pd

L’apprezzamento per l’operato del governo si riflette anche sugli orientamenti di voto che vedono aumentare il vantaggio di Fratelli d'Italia, oggi stimato al 31,7%, sulle altre forze politiche. Il M5S, dopo aver scavalcato il Pd un mese fa, consolida il secondo posto con il 17,6%. Ulteriore flessione per il Pd (-0,9%) che si ferma al 16,3%.

Poi c’è la Lega con il 7,8% (+0,5%) e Azione/Italia viva (7%) che sorpassa Forza Italia (6,2%, in calo di 0,6%). Complessivamente il centrodestra ottiene il 46,8% delle preferenze e si mantiene stabile rispetto a fine novembre (+0,1%); il centrosinistra subisce un ulteriore calo (-1,4%) e scende al 22,1%.

Il gradimento dei leader di partito

Per quanto riguarda il gradimento dei leader, Giuseppe Conte si conferma al primo posto con un indice di gradimento pari a 32, seguito da Matteo Salvini (27), Silvio Berlusconi (24) e Carlo Calenda (22).

Il partito di Meloni tre mesi dopo il voto può contare su l’elettorato più fedele (87,9% di chi votò FdI alle politiche oggi confermerebbe il proprio voto) e sulla più elevata capacità di attrarre nuovi elettori.

La Lega può contare sulla fedeltà del 72,1% dei propri elettori ma non riesce ad arginare il flusso verso FdI (12,4%) e l’astensione (10,5%).

FI e Noi Moderati hanno un elettorato meno fedele (65,5%) e più sensibile al richiamo di FdI (14%).

Passando all’opposizione, un quinto degli elettori del Pd (19,7%) dichiara di essere indeciso su chi votare o di volersi astenere, e gli altri elettori in uscita risultano più propensi a votare per il M5S (3,8%) o un’altra forza di sinistra (1,9%) rispetto al Terzo polo (1,5%). Elevato tasso di fedeltà per il M5S di Conte.

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