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Ritardi nei pagamenti e obiettivi al 2026: di cosa si è discusso nella cabina di regia sul Pnrr

Raggiungimento degli obiettivi rendicontati ai fini della terza rata, lo stato di attuazione di milestone e target in scadenza nel primo semestre 2023 e gli avanzamenti per quanto riguarda il Repower Eu: di questo si è discusso nella cabina di regia sul Pnrr.
A cura di Annalisa Girardi
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A Palazzo Chigi, dopo il Consiglio dei ministri, si è svolta la cabina di regia sul Pnrr. Un vertice che arriva all'indomani della notizia sullo slittamento della terza rata di pagamenti all'Italia. Una tranche da 19 miliardi di euro. Sul tavolo della cabina di regia è finito il raggiungimento degli obiettivi rendicontati ai fini della terza rata, lo stato di attuazione di milestone e target in scadenza nel primo semestre 2023 e gli avanzamenti per quanto riguarda il Repower Eu.

Il ministro per gli Affari europei, il sud, le politiche di coesione e il Pnrr, Raffaele Fitto, secondo quanto riportano le agenzie di stampa, avrebbe invitato tutti i ministri presenti ad effettuare "in tempi rapidi un'analisi netta e chiara di tutte le criticità relative ai progetti di competenza di ciascun ministero elaborando delle proposte d'azione concrete".

"Quello che serve non è una radiografia, ma una vera e propria risonanza magnetica di tutti i progetti Pnrr da qui fino alla scadenza del Piano nel 2026. È necessario che ogni ministero evidenzi chiaramente le criticità, ne spieghi le ragioni e individui delle soluzioni percorribili", avrebbe detto ancora Fitto.

Il ministro avrebbe spiegato che in questo modo l'Italia potrebbe dimostrare di avere delle buone ragioni per rinegoziare gli obiettivi del Piano, come richiede fin dalla campagna elettorale la maggioranza di governo. Fitto ha poi ricordato che però la scadenza del 2026 non è negoziabile e ha invitato tutti i partecipanti al vertice a tenerne conto.

Intanto da Bruxelles fanno sapere che la proroga di un mese per la decisione sulla richiesta italiana del terzo pagamento del Recovery Fund "non è inusuale". La portavoce della Commissione europea Veerle Nyts ha spiegato: "È accaduto per la valutazione delle richieste di pagamento di altri Stati membri. La Commissione apprezza i significativi progressi compiuti nelle ultime settimane e si augura di continuare a collaborare strettamente con le autorità italiane per affrontare tutti gli elementi in sospeso di questa complessa richiesta di pagamento".

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