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Prodi critica Renzi: “Italia Viva è come yogurt, partiti personali funzionano solo la prima volta”

“Attenzione che i partiti personali funzionano la prima volta. Ripeterli crea problemi”: questo è l’avvertimento lanciato da Romano Prodi a Matteo Renzi. L’ex presidente del Consiglio non risparmia critiche a Italia Viva: “Bellissimo nome. Un mio amico lo propose per uno yogurt forse per via dei fermenti vivi. Il problema è che lo yogurt ha una scadenza ravvicinata”.
A cura di Stefano Rizzuti
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L’ex presidente del Consiglio, Romano Prodi, non risparmia critiche a Matteo Renzi e alla sua decisione di fondare un nuovo partito: Italia Viva. Prodi, in un’intervista a Repubblica, inizia proprio dal nome: “Bellissimo nome. Un mio amico lo propose per uno yogurt forse per via dei fermenti vivi. Il problema è che lo yogurt ha una scadenza ravvicinata e questo per un partito può essere un problema”. Sull’azione solitaria di Renzi, Prodi avverte: “Attenzione che i partiti personali funzionano la prima volta. Ripeterli crea problemi. Questo vale per tutti, per Renzi e forse anche per Salvini”. Tanto che l’ex presidente del Consiglio afferma: “Che tragedia i partiti di un uomo solo”.

Per Prodi l’unità è fondamentale: “Sono contro ogni divisione. La pensavo così anche quando il gruppo di Pier Luigi Bersani ha lasciato, temporaneamente, i Democratici”. L’uscita di Renzi “era assolutamente prevedibile. Ma ugualmente inspiegabile nei tempi. Non si può operare per costruire un governo e immediatamente mettere un’ipoteca sullo stesso governo”. Sull’aspetto della tenuta del governo, comunque, “la scelta di Renzi ha meno importanza di quella che le si attribuisce. Adesso il suo eventuale distacco dal governo sarebbe palese e quindi lo pagherebbe più di prima”. Prodi è duro nei confronti di Renzi: “Nei partiti è obbligatorio saper stare in minoranza e confrontarsi continuamente nelle sedi appropriate anche quando si perde. Rifugiarsi alla Leopolda non sostituisce il confronto di un congresso aperto a tutte le tesi”.

L’ex presidente del Consiglio critica ancora i personalismi: “Oggi sono ancora più esasperati fino a rischiare il ridicolo”. Poi torna a parlare del Pd e delle speranze che può avere per il futuro “se ritrova la sua anima: un’anima di sinistra, ma soprattutto un’anima riformista. E dovrebbe presentarsi con un solo punto all’ordine del giorno che è la condizione per tutto il resto: lotta spietata, organica e di lungo periodo all’evasione fiscale”.

Proprio la lotta all’evasione fiscale deve essere al centro dell’azione di governo, secondo Prodi. Che sulle prossime regionali ha una visione positiva: “Se il governo comincia a governare, non perde l’Emilia e vince anche in Lombardia”. Un ottimismo che in realtà è altro: “Speranza più che ottimismo. Perché l’evasione fiscale è drammatica e va affrontata con ogni mezzo, sapendo che vi sono momenti in cui una sola decisione condiziona tutte le altre e rende concreto il significato della parola futuro”.

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