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Maiorino a Fanpage: “M5s a favore di matrimonio egualitario e adozioni, famiglie arcobaleno esistono”

La senatrice Alessandra Maiorino ha spiegato in un’intervista la proposta del M5s sul matrimonio egualitario, che chiede anche di estendere le adozioni alle coppie omogenitoriali. “Con maternità surrogata reato universale i genitori finirebbero in galera e il bambino in orfanotrofio. È questo che la destra intende per tutela dei bambini?”, ha detto Maiorino a Fanpage.it.
A cura di Annalisa Cangemi
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Il M5s nella scorsa legislatura ha presentato in Senato un ddl, a firma della senatrice Alessandra Maiorino, scritto con la collaborazione di associazioni di settore. La proposta è stata ripresentata ora anche a Montecitorio, a firma della deputata Chiara Appendino, e comprende il matrimonio egualitario e le adozioni estese alle coppie omogenitoriali.

La proposta di legge del M5s non è l'unica esistente: pochi giorni fa è stata annunciata anche quella dell'onorevole Alessandro Zan, del Pd – che introduce il matrimonio egualitario, l'estensione dell’adozione alle coppie dello stesso sesso e ai single e le trascrizioni alla nascita per bambini e bambine – e ce ne è anche una del Terzo Polo (a prima firma di Giulia Pastorella). Sul tema del matrimonio egualitario le opposizioni potrebbero essere compatte: "Quando lo scorso anno abbiamo presentato il nostro testo, abbiamo detto che era a disposizione dell’intero campo progressista, inviandolo per sottoscrizione ai parlamentari di quel campo, ma solo due del gruppo misto aderirono. Oggi il Pd sembra voler presentare un testo proprio, e ne siamo felici. Ho sempre sostenuto che sui diritti non bisogna piantare bandierine, ma lavorare come un fronte unico", ha detto la senatrice Maiorino in un'intervista a Fanpage.it.

Intanto alla Camera è iniziato l'iter della proposta di legge di Fratelli d'Italia che punta a rendere la maternità surrogata reato universale, perseguibile quindi anche all'estero: il testo è stato incardinato ieri in Commissione Giustizia, e l'esame del provvedimento, che ha come relatrice Carolina Varchi (Fdi), inizierà la prossima settimana.

Ci sono due sentenze della Corte Costituzionale del 2021 che invitano il Parlamento a legiferare, prendendo atto dell'esistenza di un vuoto di tutela per i bambini figli di genitori di coppie omosessuali. Che possibilità ci sono che in questa legislatura il Parlamento si attivi?

I gruppi di opposizione hanno diritto a chiedere l’avvio dell’esame di un numero concordato di propri disegni di legge. Come M5S la scorsa settimana abbiamo chiesto alla commissione Giustizia del Senato l’esame del ddl 130 su matrimonio egualitario e filiazione a mia prima firma. È il primo disegno di legge che chiediamo, ci auguriamo che la maggioranza non voglia negarcelo.

Nella proposta di legge, che ha presentato anche la sua collega Appendino alla Camera, si parla di matrimonio egualitario. Cosa dice il testo?

Il mio disegno di legge nasce da lontano, per la precisione nella scorsa legislatura, ed è stato presentato alla stampa il 31 marzo 2022. Non nasce quindi sull’onda delle recenti vicende politiche, ma per rispondere a precise istanze di uguaglianza delle persone LGBTI+. In questa legislatura abbiamo scelto di presentarlo anche alla Camera – a firma di Chiara Appendino – in quanto il matrimonio egualitario è in seguito entrato nel programma politico del M5S, e volevamo assicurarci ogni chance di calendarizzazione in uno dei due rami.
Si tratta di una vera e propria riforma del diritto di famiglia che estende l’istituto del matrimonio laico e civile a tutte le coppie comunque formate, ossia anche a quelle dello stesso sesso, oggi confinate alle unioni civili. Analogamente estendiamo queste ultime, oggi riservate solo alle coppie delle stesso sesso, anche alle coppie di sesso diverso.
Si modifica cioè il Codice Civile sostituendo ovunque i termini “marito” e “moglie” con coniugi. Naturalmente ogni coppia unita in matrimonio ha accesso ai diritti e ai doveri in esso previsti, in primis il riconoscimento dei propri figli e le adozioni.

Nella proposta si parla anche di adozioni per le coppie omogenitoriali. Dialogherete anche con il Pd, che ha annunciato una legge simile?

Quando lo scorso anno abbiamo presentato il nostro testo, abbiamo detto che era a disposizione dell’intero campo progressista, inviandolo per sottoscrizione ai parlamentari di quel campo, ma solo due del gruppo misto aderirono. Oggi il Pd sembra voler presentare un testo proprio, e ne siamo felici. Ho sempre sostenuto che sui diritti non bisogna piantare bandierine, ma lavorare come un fronte unico. Per questo a inizio legislatura ho promosso l’intergruppo parlamentare per la tutela e la promozione dei diritti delle persone LGBTI+, ed è all’interno di quel gruppo che il 15 marzo abbiamo deciso di chiedere unitariamente nelle commissioni Giustizia di Camera e Senato l’incardinamento dei disegni di legge in materia. Al momento lo abbiamo fatto solo noi, lo scorso mercoledì, e attendiamo che la presidente Giulia Bongiorno ci dia una risposta.
Ogni essere umano è in grado di dare l’amore e le cure necessarie a far crescere sano un bambino o una bambina, questo lo dimostra la storia dell’umanità, per questo come è ovvio nel nostro testo prevediamo anche le adozioni per le coppie dello stesso sesso.

Il tema dei diritti delle coppie gay e dei loro figli è tornato centrale dopo la bocciatura del Certificato europeo di filiazione. Come M5s avete depositato un’osservazione scritta in cui si evidenziano gli errori nella risoluzione della maggioranza, che si basa sostanzialmente su un’interpretazione sbagliata del regolamento. Che possibilità ci sono di riaprire la discussione e arrivare a un nuovo voto in commissione?

Non vedo possibilità, quel voto non si ripete. Resta la pessima figura che l’Italia fa in Europa a causa dell’incapacità della maggioranza di leggere bene il Regolamento e il fatto che ci collochiamo con Polonia e Ungheria in una Visegrad dei diritti civili. Non solo la maggioranza ha sbagliato nell’interpretare l’applicazione del Certificato europeo di filiazione, ma sbaglia anche quando, per bocca della ministra delle Pari Opportunità e della Famiglia, afferma che l’adozione speciale è sufficiente a tutelare il minore. La Cassazione a Sezioni Riunite il 30 dicembre 2022 ha infatti stabilito che “L’adozione in casi particolari non appare ancora del tutto adeguata al metro dei principi costituzionali e sovranazionali, dal momento che essa non attribuisce la genitorialità all’adottante e richiede il necessario assenso del genitore biologico, che potrebbe non essere prestato in situazioni di sopravvenuta crisi della coppia. Il compito di adeguare il diritto vigente alle esigenze di tutela degli interessi dei bambini nati da maternità surrogata – ha rilevato la Corte – non può che spettare, in prima battuta, al legislatore”. Qui qualcuno mente, o non sa leggere le sentenze.

E poi c’è stato lo stop alle trascrizioni degli atti di nascita dei bimbi delle coppie omogenitoriali. Alcuni sindaci hanno annunciato che proseguiranno con le registrazioni dei piccoli all’anagrafe. In assenza di una legge tutti i sindaci italiani dovrebbero reagire alle pressioni del governo e del Viminale?

Si chiama disobbedienza civile, e credo che in questo caso sarebbe davvero un mirevole atto di coraggio da parte dei sindaci. D’altra parte la nostra Chiara Appendino, da sindaca, lo fece ancor prima che la Corte Costituzionale si pronunciasse, come ha fatto nel 2021 con le sentenze 32 e 33, ricordando che occorre tutelare innanzitutto il preminente interesse del minore, che ha diritto a due genitori e alla cerchia di affetti familiari riconosciuta come tutti i bambini.

Perché secondo lei c’è stato un improvviso attivismo del governo e un accanimento su questi temi?

Questa è la destra italiana, purtroppo. In Gran Bretagna è stato un governo conservatore ad introdurre il matrimonio egualitario: essere conservatori non significa necessariamente essere contro delle minoranze o imporre i propri modelli a dispetto della società in cui si vive. Le famiglie arcobaleno esistono, non è continuando a ripetere le parole “mamma e papà” come un mantra che le persone delle stesso sesso smetteranno di amarsi e di fare progetti di vita insieme, e anche di avere dei figli. Estendere i diritti e dare tutele a queste famiglie non significa sottrarli alle famiglie cosiddette “tradizionali”, ma semplicemente riconoscerne l’esistenza, che è un dato di fatto solido, che alla compagine Meloni piaccia o no.

Alla Camera è iniziato l'iter parlamentare delle proposte di legge di Fdi per rendere la maternità surrogata un reato universale. È davvero possibile dal punto di vista costituzionale?

Si tratta di fantascienza giuridica, pura propaganda. Un reato può essere universale quando c’è reciprocità tra Stati, ossia quando è tale in ogni parte del mondo. Faccio un esempio: non tutti sanno che il matrimonio forzato è tecnicamente vietato persino in quei Paesi dove poi, per tradizioni tribali, si continua a praticare. Noi nel Codice Rosso lo abbiamo reso perseguibile anche se commesso all’estero perché anche fuori dall’Italia è reato. La maternità surrogata è legale e regolamentata in Paesi come il Canada, la California, o anche il Portogallo, per fare un solo esempio in Europa. Inoltre la cosa che più lascia attoniti è che si guardano bene dal dire quali sarebbero le conseguenze di questa sciagurata proposta qualora diventasse legge: i genitori finirebbero in galera e il bambino in orfanotrofio. È questo che la destra intende per tutela dei bambini?

Anche il Papa ha denunciato il rischio "mercificazione" delle donne, soprattutto di quelle povere. Eppure ci sono Paesi in cui la pratica non prevede uno scambio di denaro. Qual è la posizione del M5s? Fa bene l’Italia a mantenere il divieto?

Innanzitutto bisogna chiarire un equivoco: la stragrande maggioranza delle coppie che si recano all’estero per ottenere una maternità surrogata sono coppie eterosessuali. Detto questo, siamo ovviamente contrari senza esitazioni a qualsiasi forma di mercificazione del corpo della donna. Ma oggi il tema è un altro e la destra sta cercando in ogni modo, invece, di spostare l’attenzione e creare il solito dibattito ideologico e rozzo. E lo fa anche presentando proposte di legge che non stanno in piedi. In Italia bisogna quanto prima stabilire una volta per tutte che tutti i bambini hanno diritto a due genitori e agli affetti parentali, bisogna dare pieno e sistematico riconoscimento ai figli delle coppie omogenitoriali. Non è più accettabile che si vada avanti con decisioni dei tribunali e interventi oscurantisti del Viminale e dei prefetti. Inoltre, dobbiamo superare assurdi steccati sul matrimonio civile aprendo questo istituto giuridico a tutte le coppie, a prescindere dal loro orientamento sessuale.

Le adozioni ‘in casi particolari’ bastano a tutelare i diritti dei bambini nati da maternità surrogata?

Assolutamente no. Le adozioni speciali hanno delle limitazioni rispetto al pieno riconoscimento o alla adozione piena, ad esempio in materia ereditaria, di trasmissione del cognome e anche del riconoscimento della rete parentale, che ora avviene solo in via giurisprudenziale. Sorprende che la ministra Roccella abbia recentemente affermato che l’adozione speciale sia sufficiente: o ignora la materia, o è in malafede perché accecata da una ideologia. Così facendo discrimina i bambini, che si trovano ad avere un genitore pieno e un genitore a metà.

La ministra Roccella dice che combattere “l’utero in affitto” non significa essere ostili verso le coppie omosessuali. È così?

Non è credibile. Se questa destra non fosse ostile verso le coppie omosessuali, non si ricorderebbe di intraprendere crociate contro la maternità surrogata solo quando si parla di famiglie arcobaleno. I dati ci dicono che oltre il 90% delle coppie che vanno all’estero per ottenere una maternità surrogata sono coppie etero sposate, anche perché in molti Paesi dove la pratica è legale, questa è accessibile solo alle coppie etero sposate, non ai single né tanto meno alle coppie dello stesso sesso. La differenza è che se una coppia uomo-donna torna dall’Ucraina con un bambino e un certificato di nascita ucraino, nessuno fa domande e i genitori vengono semplicemente trascritti. Avete mai sentito di contenziosi di coppie etero per vedersi riconosciuto il figlio? No. Ma se torna una coppia di uomini dal Canada con un bambino e un certificato di nascita canadese, ovviamente se ne deduce che sono ricorsi alla maternità surrogata, e lì inizia la trafila per il riconoscimento a colpi di tribunale carte e bollate. Sono due pesi e due misure inaccettabili che la destra invece sponsorizza e avalla, ministra Roccella compresa. Parlano di utero in affitto solo per screditare le coppie dello stesso sesso e criminalizzarle, mentre in realtà si tratta di una pratica assolutamente residuale nella comunità LGBTI e molto più diffusa tra gli etero.

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